martedì 11 ottobre 2011

Spari dall’auto. In manette due cacciatori

Due cacciatori sorpresi a sparare da un veicolo in movimento nel territorio della riserva di caccia di Aquileia
Rischiano l’arresto fino a 3 mesi o il pagamento di una multa pari a circa 2mila 66 euro, i due cacciatori che la Polizia Provinciale ha sorpreso a sparare da un veicolo in movimento nel territorio della riserva di caccia di Aquileia. L’operazione di cui è stata inoltrata relativa notizia di reato alla Procura della Repubblica di Udine, si è svolta in località Viola: qui, nei giorni scorsi, gli agenti della Polizia Provinciale che si erano appostati per effettuare la normale attività di controllo, hanno colto in flagranza di reato i due cacciatori e provveduto all’immediato sequestro dei fucili, delle munizioni e della selvaggina (fagiani) già abbattuta.Esercitare la caccia a bordo di un veicolo a motore e sparare dallo stesso mentre è in movimento, è una pratica scorretta dal punto di vista dell’etica venatoria che si configura pure come reato punibile con sanzione penale come stabilito dall’art.30 comma 1 lettera “i” della Legge 157/1992 (tutela della fauna e regolamentazione della caccia). Il comportamento dei due cacciatori, sorpresi con entrambi i fucili pronti all’uso a bordo dell’autovettura, costituisce però – e questo rappresenta l’aggravante dell’illecito accertato - un pericolo per la propria e per l’altrui incolumità. In alcune riserve di caccia della Regione Fvg, i regolamenti di gestione faunistica e di fruizione venatoria prevedono sì l’utilizzo di veicoli a motore ma solo per effettuare spostamenti da una zona di caccia all’altra e, a bordo degli stessi, il fucile deve essere trasportato scarico e in custodia. La “tecnica” adottata dai cacciatori sorpresi dalla Polizia Provinciale, permetteva di avvicinarsi alla selvaggina (fagiani) più facilmente in quanto questi animali sono abituati al rumore provocato da veicoli in movimento. La Polizia Provinciale, dunque, continua a mantenere alta la guardia e a battere a tappeto il territorio con un’attività di controllo e pattugliamento che si è notevolmente incrementata con l’inizio della stagione di caccia. Obiettivo degli appostamenti, verificare il corretto esercizio dell’attività venatoria e prevenire attività illecite effettuate da chi, il più delle volte, nulla ha a che fare con il mondo venatorio e che si dedica all’attività di bracconaggio.




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