domenica 16 ottobre 2011

Marsala (TP): cacciatore fuorilegge finisce nei guai

COMUNICATO STAMPA DEL 16.10.2011


Marsala(TP) - Un sasso con il verso della quaglia. Tra quei numerosi cespugli si udiva con ossessiva ripetitività il verso della quaglia. Un richiamo elettromagnetico. La legge ne vieta l’uso. Serve ad attirare le quaglie sotto il tiro del fucile. Una (comoda) carneficina.Ai primi spari, si attiva subito Enrico Rizzi, coordinatore nazionale c.t. del PAE (Partito Animalista Europeo). Nel prato brullo, in Contrada Porcospino, a Marsala (TP) nota infatti un uomo con fucile e tenuta mimentica. Rizzi senza pensarci due volte scende dall'auto, entra nei campi e tenta di avvicinarsi sempre più all'uomo. Il cacciatore lo nota ed insospettito della sua presenza tenta la fuga, subito interrotta dalla Forestale, congiuntamente al misterioso spegnimento del chimaquaglie....
Nei luoghi infatti prontamente arriva, sebbene libero dal servizio, l’Ispettore Superiore del Corpo Forestale della Regione siciliana, Alberto Vitaggio, allertato proprio dall'animalista. L'Ispettore del Corpo Forestale non avendo personale del suo Comando disponibile ad intervenire, decide di nominare AUSILIARIO DI POLIZIA GIUDIZIARIA, viste le sue comprovate competenze lo stesso Enrico Rizzi, iniziando così subito la perlustrazione della zona alla ricerca dello strumento da sequestrare. Del chimaquaglie, però, sembrano essersi perse le tracce. Oltre mezz’ora di vane ricerche. Poi, la pantomima. Il cacciatore è anziano. Dice di essere sofferente, ha bisogno di un bicchiere d’acqua. Viene accompagnato subito alla sua macchina e mentre cerca di prendere una bottiglia con l’acqua, fa scivolare qualcosa all’interno del mezzo. " Prenda quel telecomando " , urla Rizzi, rimasto nei pressi. Lui, il cacciatore subito ripresosi dal malore, prima nega ma poi, innanzi l’evidenza dei fatti, ammette. Il telecomando viene azionato e da sotto un grosso sasso, parte il verso della quaglia. E’ lo stesso cacciatore, a questo punto, a disattivarlo (vedi foto).Tutto finito? No. Il cacciatore-bracconiere prende il marchingegno e tenta di regalarlo alla Forestale. Ve lo regalo, mi fate 50 euro di amministrativo e mi lasciate in pace. Poi, partono le minacce contro Rizzi e Vitaggio, essendo fallito il suo tentativo di corruzione.Sequestro del fucile, del chiamaquaglie e denuncia per i reati venatori, tentata corruzione e minacce a pubblici ufficiali. Questi sono i reati a cui dovrà rispondere il cacciatore.


Fonte: Ufficio stampa - Partito Animalista Europeo - www.partitoanimalistaeuropeo.com

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