(AGENPARL) - Roma, 24 ott - “Per Bruxelles i pareri dell’ISPRA in materia di caccia vanno considerati vincolanti, anche per evitare nuove condanne della Corte di giustizia. Le Regioni si adeguino subito”. Lo afferma la LIPU-BirdLife Italia rendendo nota una lettera trasmessa nei giorni scorsi dalla Commissione europea all’Italia che ha chiarito e confermato la posizione espressa da Bruxelles nel luglio scorso sull’Ispra (Istituto superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), quando aveva affermato che “i pareri rilasciati da Ispra sui provvedimenti regionali in materia di caccia devono considerarsi obbligatori e le Regioni debbono necessariamente uniformarsi”. Rispondendo a un quesito posto dalla Federazione Italiana della Caccia su quelle dichiarazioni, la Commissione europea ha espresso pieno sostegno all’Ispra e riaffermato il carattere sostanzialmente vincolante dei suoi pareri rispetto alla corretta applicazione del diritto comunitario”.
Nella lettera inviata all’Italia la Commissione europea scrive che “la legge nazionale italiana affida a Ispra il compito di fornire, in qualità di organo nazionale scientifico e tecnico, le necessarie valutazioni scientifiche e i pareri a tutte le amministrazioni nazionali, regionali e provinciali su una serie di aspetti che riguardano l’attuazione della Direttiva Uccelli. Dal nostro punto di vista questo ruolo di Ispra è fondamentale al fine di assicurare, in tutto il territorio italiano, un’attuazione coerente, unitaria e fondata sui solide basi scientifiche della Direttiva Uccelli”.
Esprimendo “apprezzamento per le capacità e l’autorevolezza dell’Istituto, dei cui pareri sia la Commissione europea che la Corte di Giustizia dell’Unione europea hanno finora riconosciuto la validità scientifica e la coerenza con i principi di conservazione della Direttiva Uccelli”, e ricordandone l’importanza in particolare in tema di deroghe di caccia, la Commissione sottolinea come tutte le condanne contro l’Italia abbiano avuto per prologo il fatto che tali pareri sono stati “sistematicamente ignorati dalle autorità regionali”.
“Riteniamo quindi che, per le Regioni italiane - conclude la Commissione - seguire i pareri Ispra sia un ottimo modo per evitare possibili problemi nell’applicazione della Direttiva Uccelli”.
“Quello che giunge all’Italia da Bruxelles – commenta Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU-BirdLife Italia - è un monito chiaro, a fronte di una situazione che, in materia di caccia, si aggrava di giorno in giorno. Sui calendari venatori, molte regioni stanno disattendendo la Guida trasmessa dall’Ispra con le dettagliate indicazioni su come prevedere la stagione venatoria nel rispetto dei vincoli comunitari.
Attualmente, per fare un esempio – prosegue Mamone Capria - molte specie di uccelli sono cacciate in periodo rigorosamente vietato dal diritto comunitario, nonostante gli avvisi dell’Ispra. Per non parlare del reiterato abuso della caccia in deroga in regioni come la Lombardia, il Veneto o la Liguria.
“Un quadro disastroso - conclude Mamone Capria - di cui nei prossimi giorni porteremo i dettagli a Bruxelles, chiedendo l’intervento ormai improcrastinabile delle autorità comunitarie sulle regioni ma anche sul governo e i ministeri italiani”.
Nella lettera inviata all’Italia la Commissione europea scrive che “la legge nazionale italiana affida a Ispra il compito di fornire, in qualità di organo nazionale scientifico e tecnico, le necessarie valutazioni scientifiche e i pareri a tutte le amministrazioni nazionali, regionali e provinciali su una serie di aspetti che riguardano l’attuazione della Direttiva Uccelli. Dal nostro punto di vista questo ruolo di Ispra è fondamentale al fine di assicurare, in tutto il territorio italiano, un’attuazione coerente, unitaria e fondata sui solide basi scientifiche della Direttiva Uccelli”.
Esprimendo “apprezzamento per le capacità e l’autorevolezza dell’Istituto, dei cui pareri sia la Commissione europea che la Corte di Giustizia dell’Unione europea hanno finora riconosciuto la validità scientifica e la coerenza con i principi di conservazione della Direttiva Uccelli”, e ricordandone l’importanza in particolare in tema di deroghe di caccia, la Commissione sottolinea come tutte le condanne contro l’Italia abbiano avuto per prologo il fatto che tali pareri sono stati “sistematicamente ignorati dalle autorità regionali”.
“Riteniamo quindi che, per le Regioni italiane - conclude la Commissione - seguire i pareri Ispra sia un ottimo modo per evitare possibili problemi nell’applicazione della Direttiva Uccelli”.
“Quello che giunge all’Italia da Bruxelles – commenta Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU-BirdLife Italia - è un monito chiaro, a fronte di una situazione che, in materia di caccia, si aggrava di giorno in giorno. Sui calendari venatori, molte regioni stanno disattendendo la Guida trasmessa dall’Ispra con le dettagliate indicazioni su come prevedere la stagione venatoria nel rispetto dei vincoli comunitari.
Attualmente, per fare un esempio – prosegue Mamone Capria - molte specie di uccelli sono cacciate in periodo rigorosamente vietato dal diritto comunitario, nonostante gli avvisi dell’Ispra. Per non parlare del reiterato abuso della caccia in deroga in regioni come la Lombardia, il Veneto o la Liguria.
“Un quadro disastroso - conclude Mamone Capria - di cui nei prossimi giorni porteremo i dettagli a Bruxelles, chiedendo l’intervento ormai improcrastinabile delle autorità comunitarie sulle regioni ma anche sul governo e i ministeri italiani”.
Nessun commento:
Posta un commento