lunedì 13 dicembre 2010

Cagnolino ucciso da cacciatori; da Lac 'taglia' mille euro

Comunicato LAC del 13 dicembre 2010

Taglia di 1000 euro su chi ha massacrato un piccolo cagnolino con spari di quattro diversi tipi di munizioni da caccia.

Rocco è morto tentando di scodinzolare a chi lo accudiva.


Lo scorso ottobre, Rocco, un giovane cagnolino di tre anni è stato ucciso a fucilate nella contrada Vegri, a Valdagno, comune del vicentino.

L’uccisione di Rocco aveva lasciato tutti sgomenti perché era un cagnolino, conosciuto in tutta la contrada, che da tempo una famiglia del posto aveva adottato fornendogli una calda cuccia e provvedendo ad alimentarlo quotidianamente.

Il referto del veterinario descriveva una ferita da arma da fuoco sul collo, con rottura di un tratto di trachea, di esofago e della muscolatura del collo.


Diagnosi impietosa che ha portato all’eutanasia del cane il quale, dopo il ritrovamento all’interno della sua cuccia, pur agonizzante si è lasciato accarezzare tentando di scodinzolare.

I volontari dell’ENPA di Arzignano (VI) dopo alcuni giorni dall’uccisione di Rocco, per vederci chiaro, hanno sottoposto il cadavere ad un esame a raggi X scoprendo che era stato praticamente oggetto di un vero e proprio tiro al bersaglio con fucilate con ben quattro diversi tipi di munizione.

Dalla radiografia sono stati infatti rinvenuti dei pallettoni per la caccia alla lepre, dei pallini per la caccia agli uccellini ed addirittura un pallino di piombo di un fucile ad aria compressa che si sono pertanto aggiunti alla nota ferita provocata da un proiettile per la caccia agli ungulati (Cervi, Caprioli, Camosci, ecc.).

Ora a distanza di quasi due mesi i sospetti dei volontari si sono concentrati su qualcuno della zona pur senza ottenere nessuna prova utile alla denuncia per uccisione e maltrattamento di animali.

La LAC del Veneto ha pertanto deciso di mettere una taglia di mille euro a disposizione per coloro che decidessero finalmente di fare nome e cognome del responsabile di questo inqualificabile gesto, telefonando al 347/9385856 o scrivendo a LAC Veneto, via Cadore, n.15/C interno 1 31100 Treviso.

“Siamo costretti a mettere questa taglia – ha commentato Andrea Zanoni presidente della Lega per l’Abolizione della Caccia del Veneto – perché le attuali normative non danno grosse possibilità di scovare questo delinquente. In queste zone circolano troppe armi utilizzate dai cacciatori e questo caso diventa pertanto un rebus difficile da risolvere a meno che coloro che conoscono i fatti non decidano finalmente di parlare. Rocco è stato tradito da qualcuno che molto probabilmente ha finto di dargli da mangiare.”

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