Il Presidente del Tar Veneto blocca fino al 19 ottobre la delibera regionale sulla caccia in deroga approvata a settembre dalla Giunta Zaia. Accolto il ricorso della LAC. Andrea Zanoni: “Preludio alla bocciatura della delibera Zaia. Finalmente viene fatta giustizia. Adesso paghino Zaia e Stival ”
Il Presidente del Tar Veneto, con decreto n° 810/2011, ha sospeso la delibera regionale n° 1506 sulla caccia in deroga a specie protette accogliendo il ricorso della Lega per l'abolizione della caccia (LAC).
La delibera approvata il 20 settembre scorso dalla Giunta Zaia viene quindi sospesa fino al 19 ottobre, quando il collegio del Tar si riunirà per prendere una decisione finale.
“La domanda cautelare proposta deve essere più approfonditamente esaminata […] tenuto anche conto che sulla questione dei limiti della caccia in deroga in Veneto si sta pronunciando la Corte Costituzionale”, si legge nel decreto del TAR del Veneto.
In questo modo il Presidente del TAR, Vincenzo Borea, accoglie pienamente l'istanza presentata dall'Avv. della LAC Claudio Linzola.
“Si tratta del preludio all'ennesima bocciatura legale della caccia in deroga in Veneto approvata in modo miope dalla Giunta Zaia che, solo per obbedire alla lobby ingorda ed estremista dei cacciatori, approva delibere palesemente contrarie alla legislazione europea”, commenta Andrea Zanoni, Eurodeputato e Presidente Lac Veneto.
“Ancora una volta per bloccare l'illegittimità della Giunta Zaia bisogna andare in Tribunale. Ancora una volta chi fa le leggi, rischia di diventare fuorilegge”.
Zanoni punta il dito anche contro l'Assessore Daniele Stival, “responsabile insieme a Zaia di questa delibera illegittima”.
“A pagare le multe che l'Ue rischia di infliggere all'Italia siano loro due”, attacca Zanoni, “ovvero i responsabili della caccia in deroga in Veneto. Non è giusto che a pagare le loro colpe siano i cittadini”.
Zanoni ha da poco presentato anche un'interrogazione alla Commissione europea per bloccare la caccia in deroga in Veneto e far rispettare le sentenze della Corte di Giustizia Ue.
“La caccia in deroga non solamente provoca lo sterminio di migliaia di uccelli protetti, comprese alcune specie particolarmente protette, ma viola apertamente la normativa comunitaria”.
La Regione Veneto è stata già riconosciuta responsabile dell'infrazione ai danni dell'Italia dalla Corte di Giustizia l'11 novembre 2010 per la violazione della Direttiva 2009/147/CE.
Fonte comunicato stampa LAC del 05 ottobre 2011
Il Presidente del Tar Veneto, con decreto n° 810/2011, ha sospeso la delibera regionale n° 1506 sulla caccia in deroga a specie protette accogliendo il ricorso della Lega per l'abolizione della caccia (LAC).
La delibera approvata il 20 settembre scorso dalla Giunta Zaia viene quindi sospesa fino al 19 ottobre, quando il collegio del Tar si riunirà per prendere una decisione finale.
“La domanda cautelare proposta deve essere più approfonditamente esaminata […] tenuto anche conto che sulla questione dei limiti della caccia in deroga in Veneto si sta pronunciando la Corte Costituzionale”, si legge nel decreto del TAR del Veneto.
In questo modo il Presidente del TAR, Vincenzo Borea, accoglie pienamente l'istanza presentata dall'Avv. della LAC Claudio Linzola.
“Si tratta del preludio all'ennesima bocciatura legale della caccia in deroga in Veneto approvata in modo miope dalla Giunta Zaia che, solo per obbedire alla lobby ingorda ed estremista dei cacciatori, approva delibere palesemente contrarie alla legislazione europea”, commenta Andrea Zanoni, Eurodeputato e Presidente Lac Veneto.
“Ancora una volta per bloccare l'illegittimità della Giunta Zaia bisogna andare in Tribunale. Ancora una volta chi fa le leggi, rischia di diventare fuorilegge”.
Zanoni punta il dito anche contro l'Assessore Daniele Stival, “responsabile insieme a Zaia di questa delibera illegittima”.
“A pagare le multe che l'Ue rischia di infliggere all'Italia siano loro due”, attacca Zanoni, “ovvero i responsabili della caccia in deroga in Veneto. Non è giusto che a pagare le loro colpe siano i cittadini”.
Zanoni ha da poco presentato anche un'interrogazione alla Commissione europea per bloccare la caccia in deroga in Veneto e far rispettare le sentenze della Corte di Giustizia Ue.
“La caccia in deroga non solamente provoca lo sterminio di migliaia di uccelli protetti, comprese alcune specie particolarmente protette, ma viola apertamente la normativa comunitaria”.
La Regione Veneto è stata già riconosciuta responsabile dell'infrazione ai danni dell'Italia dalla Corte di Giustizia l'11 novembre 2010 per la violazione della Direttiva 2009/147/CE.
Fonte comunicato stampa LAC del 05 ottobre 2011
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