lunedì 21 novembre 2011

Pisa. Sfiorata al viso da una pallottola per cinghiali

GABBRO. «Ho sentito un sibilo ed ho visto una pallottola passarmi a dieci centimetri dal viso. Il colpo è stato sparato da uno dei cacciatori presenti ad una battuta al cinghiale. È inconcepibile che si spari dentro i giardini». Lo sfogo è di una commercialista pisana, Alice Sanpaolesi, proprietaria di una villa tra Gabbro e Castelnuovo. La donna è stata sfiorata da una pallottola (volgarmente un pallettone per cinghiali, arma micidiale), ieri pomeriggio mentre si trovava nella sua proprietà “La Madonninna”, fra Castelnuovo della Misericordia e Gabbro. La battuta di caccia avrebbe dovuto svolgersi, e in parte si è svolta, in una vasta proprietà della famiglia Sanpaolesi, ma nello spazio esterno all’area recintata. «La battuta - aggiunge la commercialista sbalordita - risulterebbe autorizzata dall’amministrazione provinciale. C’erano nella zona vari cartelli che in pratica chiariscono orari e tempi di eventuali presenze, perché la caccia sarebbe aperta. Non è questo il punto, al di là del fatto che sono contraria alla caccia in sé, che caccino pure, ma chiaramente lontano dalle case e dai giardini privati. Di fatto la pallottola che mi ha sfiorato l’orecchio è stata esplosa ad altezza d’uomo e imprudentemente in direzione di una casa». Visto quel che è accaduto, la proprietaria della tenuta può considerarsi una miracolata, viva per un soffio, per un caso del destino. Ieri pomeriggio nell’area intorno alla zona recintata c’erano circa cinquanta cacciatori. «Abbiamo cacciato dieci esemplari»: ha urlato uno di loro. «Abbiamo sentito di tutto - hanno aggiunto abituali frequentatori della zona, gente di Castelnuovo rimasta sbalordita dai fatti -: urla inaudite e anche parolacce». La caccia al cinghiale avviene con due schiaramenti su fronti opposti che si avvicinano a forbice costringendo in una sorta di strettoia gli animali, che popolano in abbondanza quella proprietà, in località Paltratico. Ieri pomeriggio però i cacciatori si sarebbero spinti molto vicino a villa Sanpaolesi e ad alcune costruzioni che ci sono in zona. I colpi, fra l’altro, sarebbero stati esplosi, stando ad alcuni testimoni, dal basso verso l’alto, cosa, chiaramente, assolutamente proibita. I proprietari della tenuta, dati i pallettoni vaganti, sono scappati dal giardino in casa ed hanno chiamato i carabinieri che hanno inviato sul posto la Forestale. Ma i padroni di casa hanno preferito andarsene subito, tornando a Pisa, senza attendere l’arrivo della guardie. «Se si spara agli uccellini - precisano dalla Forestale - ovviamente con altri tipi di fucili, bisogna stare a trenta metri dalle case. Con le pallottole per cinghiale, micidiali, bisogna stare ad almeno tre chilometri dall’abitato se la gittata dell’arma è di due». Inutile dire che in questo caso, in cui, davvero, si è assurdamente sfiorata la tragedia, non è stata osservata alcuna norma di sicurezza o dettata dal comune buon senso.


Nessun commento:

Posta un commento