giovedì 10 novembre 2011

Caccia. Quando spuntano i furbetti del sondaggio

Gentili lettori, per la seconda volta in pochi giorni i «furbetti del sondaggio», in maniera poco sportiva, si sono messi d'impegno per alterare il risultato di una votazione su un tema d’attualità proposto dalla redazione web. È successo due settimane fa con la domanda sulla caccia («La caccia andrebbe abolita?»). I "Sì" che toccavano un vantaggio del 90% nel giro di poche ore sono stati raggiunti e superati dai "No". In questo fine settimana la cosa si è ripetuta con l'ultimo sondaggio: «Dopo un anno e mezzo è stato finalmente svelato il monumento di piazza Bra intitolato "Presenze". Ti piace?». I "No" avevano un vantaggio attorno all'83 %. Ma nel giro di poche ore i "Sì" hanno rovesciato il risultato toccando il 62 per cento. Fatte le debite verifiche tecniche sull’accaduto, la redazione web ha sostituito il sondaggio. Si sa, i sondaggi sui siti vanno presi per il valore che hanno: poco più di un gioco. Lo abbiamo anche scritto nell'avvertenza in calce alla pagina: "I nostri sondaggi web non pretendono di avere alcun valore statistico non essendo elaborati scientificamente, e hanno il solo scopo di permettere a chi lo desidera di esprimere liberamente il proprio punto di vista". Qualcuno evidentemente ha preso il sondaggio davvero seriamente. Fin troppo. Addirittura tanto da adottare qualche espediente per superare i filtri informatici posti a salvaguardia - almeno formale - del principio secondo il quale un lettore dovrebbe votare una sola volta. Sono gli stessi filtri adottati anche dagli altri siti di informazione, aggirabili con semplici stratagemmi, semplici da utilizzare ma anche facili, per la redazione, da smascherare. Nell'ultima votazione, per esempio, i nostri tecnici hanno riscontrato che, allo scopo di ribaltare il risultato, da fonti uniche erano giunti «pacchetti» anche di oltre 200 voti. Più di qualcuno deve aver trascorso la domenica - vabbé era piovosa ma pur sempre domenica era - davanti al pc nell’intento di capovolgere le sorti del sondaggio. Entrambi i casi di «sondaggio adulterato» naturalmente non sono sfuggiti alla redazione. Nel primo caso (caccia) fatte le debite verifiche si è scelto di sostituirlo con uno nuovo. Anche questa seconda volta si è deciso in tal senso. Ma aggiungendo un’avvertenza ai «furbetti»: la redazione è sempre attenta.


Nessun commento:

Posta un commento