A trasportare gli uccelli due albanesi e un italiano. Continuano le identificazioni
Oltre 500 chilogrammi di selvaggina nelle valige di due albanesi e un italiano. Gli uccelli sono stati cacciati in Albania e trasportati in aereo fino in Italia. In una normale operazione di controllo all’aeroporto di Sant’Egidio, a Perugia, i militari della guardia di Finanza hanno fatto aprire le valigie ai cacciatori ed hanno scoperto mezza tonnellata di selvaggina varia (allodole, quaglie, storni, fringuillidi, verdoni, pispole, ballerine bianche ed altre), «specie queste non cacciabili in Italia – rende noto la Forestale – la cui detenzione è punibile penalmente a prescindere dal luogo di provenienza. Anche l’importazione è bandita per ragioni sanitarie»
I dettagli La selvaggina da penna era nascosta all’interno di vari borsoni in mano ai tre cacciatori (uno di nazionalità italiana e due di nazionalità albanese), il cui controllo ha consentito di scoprire il tentativo di contrabbando della selvaggina, rendendo necessario l’intervento del personale specializzato del Corpo Forestale dello Stato (il Cites), in quanto si tratta di selvaggina di specie protetta abbattuta in modo illegale.
L’operazione Il sequestro è avvenuto lunedì, ma «sono ancora in corso – rende noto la Guardia Forestale attraverso un comunicato stampa – le operazioni di identificazioni delle specie portate in Italia dopo un attività di caccia di cui sarebbero responsabili i due albanesi e l’italiano che hanno trasportato illegalmente la selvaggina.
I dettagli La selvaggina da penna era nascosta all’interno di vari borsoni in mano ai tre cacciatori (uno di nazionalità italiana e due di nazionalità albanese), il cui controllo ha consentito di scoprire il tentativo di contrabbando della selvaggina, rendendo necessario l’intervento del personale specializzato del Corpo Forestale dello Stato (il Cites), in quanto si tratta di selvaggina di specie protetta abbattuta in modo illegale.
L’operazione Il sequestro è avvenuto lunedì, ma «sono ancora in corso – rende noto la Guardia Forestale attraverso un comunicato stampa – le operazioni di identificazioni delle specie portate in Italia dopo un attività di caccia di cui sarebbero responsabili i due albanesi e l’italiano che hanno trasportato illegalmente la selvaggina.
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