venerdì 25 novembre 2011

Il TAR Palermo respinge il ricorso delle associazioni venatorie

SALVI I DIVIETI DI CACCIA A PROTEZIONE DEI SITI DI IMPORTANZA COMUNITARIA E DEL PARCO DEI MONTI SICANI.

IL TAR PALERMO RESPINGE IL RICORSO DELLE ASSOCIAZIONI VENATORIE E LE CONDANNA AL PAGAMENTO DELLE SPESE PROCESSUALI.

LEGAMBIENTE: GRANDE SODDISFAZIONE. VINCONO LE RAGIONI DELLA NATURA
SUGLI INTERESSI DI UNA RISTRETTA LOBBY.

Legambiente Sicilia esprime grandissima soddisfazione per la recente ordinanza 895 del 23 novembre 2011 emessa dal TAR Palermo – Sezione 1 con cui è stata respinta la richiesta di sospensiva del Calendario Venatorio 2011-2012 nella parte in cui ha imposto il divieto di caccia nei Siti di Importanza Comunitaria, nelle Zone di Protezione Speciale e nel futuro Parco dei Monti Sicani e previsto norme stringenti per la protezione della beccaccia.

Il ricorso era stato presentato dalla Federazione Italiana della Caccia e da altre associazioni venatorie siciliane, che sono state condannate anche a pagare 3.000,00 euro per le spese del giudizio.

“E’ una decisione estremamente importante perché sono prevalse le ragioni della Natura e del diritto rispetto agli interessi di una ristretta lobby – dichiara Angelo Dimarca Responsabile Regionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia – che invece di impegnarsi per una corretta regolamentazione e pianificazione dell’attività venatoria ha assunto iniziative per avversare qualunque divieto imposto dalla Regione a protezione di aree di interesse internazionale per la presenza di specie rare e minacciate. Il TAR Palermo conferma un importante e moderno indirizzo giurisprudenziale sulla prevalenza degli interessi di tutela
ambientale.
Fortunatamente non tutto il mondo venatorio è su queste posizioni oltranziste e anacronistiche della Federcaccia che si era già caratterizzata per un analogo ricorso contro la Riserva dei Pantani della Sicilia Sud Orientale, anch’esso respinto con ordinanza 1258 del 20 ottobre 2011 del TAR Catania”.

Per Legambiente occorre ora concludere l’iter di approvazione del Piano Regionale Faunistico Venatorio 2011-2016, in istruttoria da troppi mesi, nel pieno rispetto del diritto comunitario e degli autorevoli indirizzi dell’ISPRA-Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale del Ministero dell’Ambiente.

Palermo, 25 novembre 2011



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