venerdì 4 novembre 2011

Genova. Cane ucciso da fucilata nel recinto

Genova - Lupus era nel prato, a correre dietro la recinzione. Poi lo sparo, un sordo latrato, e la pelliccia di Lupus si fa rossa, non si vede quasi la miriade di pallini da caccia ai volatili che gli si è conficcata addosso. Mentre la faccia della sua padrona, Barbara Parziale, si strazia in una smorfia di dolore. Lupus era un cane meticcio di sei anni che il due novembre scorso è stato ucciso a Cravasco, Campomorone, da qualcuno che adesso i carabinieri della stazione locale, che hanno preso in mano le indagini, stanno cercando. Una vendetta che qualche cacciatore scontento della recinzione messa dalla signora Parziale su un territorio suo ma che un tempo veniva utilizzato dai cacciatori, è una delle piste seguite.
«Si tratta di un’area di nostra proprietà - racconta la donna, che con la madre gestisce un maneggio - Quando arriva l’estate portiamo i cavalli a pascolare su quel prato ma adesso li accompagneremo giù». Lupus è morto alle 11,30. «Era un cane molto buono - ricorda la Parziale - Aveva sei anni, era un meticcio, gli volevo un bene che non so raccontare».
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Ma cosa gli è successo? «Stava correndo dentro la recinzione, giocava, ma a un certo punto c’è stato una sparo. Sono sono corsa a vedere e Lupus era a terra che non respirava quasi e non spostava la testa». Ha visto qualcuno scappare? «No, ho guardato bene ma non ho adocchiato nessuno, ho gridato sperando che se fosse stato qualcuno che si era sbagliato si fermasse ma non ho visto comparire anima viva».


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