giovedì 3 novembre 2011

Crotone. Mattanza di cani in località Papaniciaro

Riceviamo e pubblichiamo comunicato stampa a nome di Maria Rosa Cozza, Clea Antonante e Pamela Mellino
"Lo scorso 29 ottobre,visitando come di consueto il rifugio dei nostri “amici a 4 zampe”,all’ interno di una proprietà privata sita in loc. Papaniciaro, ci siamo ritrovati di fronte ad una scena raccapricciante da film dell’orrore. Veri e propri delinquenti, travestiti da cacciatori hanno realizzato una mattanza,sparando tre cani,due dei quali non sono sopravvissuti. Un terzo è rimasto gravemente ferito perdendo un occhio e riportando ferite su tutto il corpo. Per la sensibilità e la gratitudine che sentiamo nei confronti di questi animali, che da secoli cooperano con l’uomo e lo “servono” senza alcuna richiesta in cambio, abbiamo creato, con le nostre sole forze, un luogo che potesse accogliere i randagi e proteggerli dalla fame, dalle malattie, e speravamo anche da atti ignominiosi che non sono degni delle specie umana. Tali “bastardate”sono degne solo di chi le compie, un luogo di rifugio trasformato in un teatro degli orrori. Crediamo che sia semplicemente inimmaginabile per la maggior parte delle persone “normali” pensare di trasformare animali soli e innocui in pura carne da macello. Non riteniamo di dover chiedere a tali “bestie” di riflettere sull’ accaduto, sarebbe impossibile. Non ci sono scuse di nessun tipo e, ancora peggio, neanche possibilità di errori da parte di presunti cacciatori, poiché il luogo di ritrovamento è totalmente privo di alberi e cespugli che possano impedire la vista. Ferocia umana su animali che non avevano fatto nulla a nessuno e che chiedevano solo di vivere. Chiediamo agli “sciacalli”che li hanno ridotti così se riescono a dormire serenamente la notte. Si conclude così il racconto amaro di alcuni esseri umani sconvolti dall’essere umano stesso, il quale è spesso capace di miserabili gesti,gesti ignobili troppo spesso impuniti. Siamo profondamente indignati da tanta crudeltà, speriamo che almeno per una volta venga fatta giustizia."

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