Sfiorata la tragedia durante una battuta serale: i due stavano cercando di colpire il volatile che era appena sfuggito loro
UDINE - È finita quasi in tragedia una battuta di caccia all'anatra nella zona di Sedegliano (Udine). Protagonisti due fratelli residenti a Gradisca di Sedegliano, Adriano e Dionigi Venier, rispettivamente di 65 e 71 anni. I fatti sono accaduti nelle vicinanze della cava Parussini a Pannellia di Sedegliano.
I due fratelli hanno passeggiato per alcune centinaia di metri in un'area demaniale, poi hanno deciso di posizionarsi in un isolotto al centro di un laghetto artificiale. Nel frattempo il buio era calato e si sono quindi posizionati in attesa del passaggio o comunque di una preda. Ad un certo punto i due fratelli hanno notato la presenza di un'anatra e hanno quindi deciso di sparare per provare ad abbatterla. Il volatile è riuscito però a sfuggire alla cattura. I due cacciatori non si sono arresi, ma anzi hanno deciso di riposizionarsi per riuscire nel loro intento.
Molto probabilmente Adriano si trovava leggermente più avanti del fratello; c'è stato un movimento, Adriano si è mosso e si è alzato sulla stessa traiettoria dove era stata avvistata per la seconda volta l'anatra. È partito quindi un colpo di fucile che ha centrato in pieno la schiena e il fondoschiena di Adriano.
Dionigi si è accorto subito di aver ferito il fratello. Ha quindi richiesto l'intervento dei vigili del fuoco e del 118. Sul posto sono giunti i sanitari con l'ambulanza della Croce Rossa Codroipese con l'automedica partita dall'ospedale di Udine. I pompieri del distaccamento volontario di Codroipo a tempo di record sono stati guidati sul posto da un passante che con una torcia elettrica ha indicato il posto dove dovevano intervenire.
Adriano Venier si trovava sull'isolotto, urlava di dolore e doveva essere soccorso. Per questo i pompieri assieme ai sanitari hanno imbragato il ferito e hanno portato Venier verso l'ambulanza dopo aver attraversato il laghetto dove l'acqua non era alta.
Il fratello di Adriano è stato sentito dai carabinieri: attraverso il suo racconto è stato possibile confermare la versione che lo sparo era partito accidentalmente.
I due fratelli hanno passeggiato per alcune centinaia di metri in un'area demaniale, poi hanno deciso di posizionarsi in un isolotto al centro di un laghetto artificiale. Nel frattempo il buio era calato e si sono quindi posizionati in attesa del passaggio o comunque di una preda. Ad un certo punto i due fratelli hanno notato la presenza di un'anatra e hanno quindi deciso di sparare per provare ad abbatterla. Il volatile è riuscito però a sfuggire alla cattura. I due cacciatori non si sono arresi, ma anzi hanno deciso di riposizionarsi per riuscire nel loro intento.
Molto probabilmente Adriano si trovava leggermente più avanti del fratello; c'è stato un movimento, Adriano si è mosso e si è alzato sulla stessa traiettoria dove era stata avvistata per la seconda volta l'anatra. È partito quindi un colpo di fucile che ha centrato in pieno la schiena e il fondoschiena di Adriano.
Dionigi si è accorto subito di aver ferito il fratello. Ha quindi richiesto l'intervento dei vigili del fuoco e del 118. Sul posto sono giunti i sanitari con l'ambulanza della Croce Rossa Codroipese con l'automedica partita dall'ospedale di Udine. I pompieri del distaccamento volontario di Codroipo a tempo di record sono stati guidati sul posto da un passante che con una torcia elettrica ha indicato il posto dove dovevano intervenire.
Adriano Venier si trovava sull'isolotto, urlava di dolore e doveva essere soccorso. Per questo i pompieri assieme ai sanitari hanno imbragato il ferito e hanno portato Venier verso l'ambulanza dopo aver attraversato il laghetto dove l'acqua non era alta.
Il fratello di Adriano è stato sentito dai carabinieri: attraverso il suo racconto è stato possibile confermare la versione che lo sparo era partito accidentalmente.
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