lunedì 12 dicembre 2011

Impallinato un cucciolo: muore dopo ore di agonia

Era stato adottato da una famiglia che lo aveva prelevato da un canile. Denuncia contro ignoti ai carabinieri. Caccia a chi ha premuto il grilletto

PORDENONE. Impallinato a freddo nelle campagne pordenonesi e ucciso: l’agonia di Billo, un cucciolo di 10 mesi, è durata per ore. Era stato adottato cinque giorni fa, ma l’avventura a perdifiato nei campi, fuori dal recinto di casa, è stata fatale.
Inutile, purtroppo, la corsa alla clinica veterinaria di San Vito al Tagliamento per rianimare Billo: gli animalisti chiedono giustizia.
«Un meticcio è stato ucciso da un orco, con un fucile – ha detto, ancora scossa, Nadia Gasparotto titolare del rifugio dei cani “La cuccia” di Azzano Decimo -. La famiglia adottiva ha presentato denuncia ai carabinieri: chiediamo giustizia per un cagnolino che era arrivato dai canili della Sicilia e con il suo affetto aveva conquistato tutti».
Tutta la verità e una pena esemplare per “l’orco”: è quello che chiedono quelli che hanno i cani e Billo nel cuore. «Era vivace, dolce, curioso aveva stretto amicizia con un cagnolone in pensione – ha raccontato i particolari del dopo adozione, Nadia -. Quando la proprietaria è venuta a riprendere il suo cane, ha pensato di non spezzare l’amicizia e ha adottato Billo». Il lieto fine è stato spezzato da un cacciatore crudele e spietato.
«Magari Billo lo ha visto e gli è corso incontro per fare festa – ha detto piangendo Nadia, circondata dagli altri cuccioli che aspettano di essere adottati -. Invece, l’orco ha sparato. In campagna, vicino a Pravisdomini, qualcuno ha sentito il colpo e, per caso, un amico di famiglia ha trovato il cucciolo in agonia. E’ stato troppo tardi per salvarlo e la famiglia ha presentato denuncia contro ignoti: vogliono arrivare in fondo, a questa barbarie per trovare il colpevole».
Billo era arrivato a novembre, con altri 21 cuccioli, dalla Sicilia: aveva una stella bianca in fronte, sul pelo nero. Aveva conquistato il cuore dei volontari, che aiutano Nadia nella casa-rifugio di un centinaio di quattrozampe. Tanti cani arrivano dalla Spagna, dalla Bosnia e altri Paesi dell’Est e con il tam-tam delle adozioni nel Pordenonese e Triveneto, trovano un futuro migliore. Quello che un cacciatore ha spezzato senza una ragione: puntando la mira su quella stella di pelo bianco, che si è spenta dopo ore di agonia.
«Alex, invece, sta bene per fortuna – ha proseguito Nadia, parlando della ripresa fisica del cane meticcio che era stato bastonato e abbandonato in una discarica a Pordenone -. Ha ripreso una buona forma, mangia, corre e fa amicizia con gli altri ospiti. E’ rimasto lui il nostro portafortuna».

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