domenica 28 novembre 2010

Vicenza. Spara a un cane, cacciatore denunciato

Montebello. Gli ha ammazzato il cane con un colpo di fucile al cuore: «Aveva attaccato il mio, non sapevo cosa fare» si è giustificato. Cosa fare lo sanno invece l'Enpa di Arzignano e i proprietari del povero Pupo, un pastore del Caucaso di 3 anni ucciso da un cacciatore mercoledì pomeriggio in zona Omomorto di Montebello. Visto che contro l'uomo, R.M., residente nella zona, è stata presentata denuncia oltre alla querela dei proprietari dell'animale. L'Enpa si costituirà parte civile.

Tutto inizia quando Marisa Casarotto, che vive nella zona, decide di andare a raccogliere della valeriana in una valletta che dista circa due trecento metri dalla sua abitazione, in direzione Selva. Con sè porta il suo cane Pupo. Mentre la donna raccoglie l'insalata sente una fucilata vicina. Va a vedere e trova l'animale agonizzante con un cacciatore accanto. Colpito al cuore, sotto la zampa anteriore, Pupo muore.

L'uomo ammette di aver sparato ma si giustifica: quel cane aveva attaccato il suo e lui non sapeva cos’altro fare se non sparargli. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione locale e le guardie zoofile dell'Enpa di Arzignano che hanno raccolto i dati, compreso il referto post morten sul cane.

R.M., residente a Gambellara, è stato denunciato in riferimento a quanto prevede la legge 189/2004 che all’articolo 544 BIS: «Chiunque per crudeltà o senza necessità cagiona la morte di un animale e punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi».

L’Enpa, che si costituirà parte civile al processo, ha assicurato assistenza legale gratuita ai proprietari del cane che presenteranno a breve querela contro il reponsabile.

Renzo Rizzi del Cpv, Coordinamento protezionista veneto, intende anche chiedere alla questura il ritiro del porto d'armi per R.M.: l'uomo, in possesso del tesserino per la caccia a nutrie e cinghiali, avrebbe dimostrato di non essere in grado di gestire situazioni critiche con un'arma in mano.

Fonte: ilgiornaledivicenza.it del 27 novembre 2010

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