lunedì 22 novembre 2010

Ekoclub = Federcaccia? Ma và???

Interrogazione Papa (pdl) su Ekoclub
C.4/09542 Camera, interrogazione a risposta scritta di Alfonso PAPA (PdL) presentato il: 18/11/2010


PAPA. – Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell’economia e delle finanze, al ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare. – Per sapere – premesso che:
il 26 giugno 1992 con decreto ministeriale registrato alla Corte dei conti il 15 luglio 1992, registro n. 2 ambiente, foglio n. 299, l’organizzazione denominata «Ekoclub» fu individuata tra le associazioni di protezione ambientale e, come tale, ammessa a beneficiare di interventi dello Stato e della possibilità di usufruire del 5 per mille Irpef e chiedere contributi a regioni, province, comuni, consorzi ed enti vari;
tale riconoscimento avvenne dopo oltre quattro anni, quando il 23 febbraio 1988 fu respinta analoga domanda perché «Ekoclub» non aveva caratteri di associazione ambientale;
«Ekoclub» dovrebbe caratterizzarsi esclusivamente come associazione con dirigenti e sedi distinte e separate da altre organizzazioni similari o che appaiono all’opinione pubblica addirittura in contrasto con i suoi fini statutari qual’è, per la maggior parte dei cittadini, la federazione italiana della caccia, FIDC;
risulta dal sito ufficiale dell’Associazione che la sede nazionale di «Ekoclub»
è negli stessi locali della sede nazionale della Federazione italiana della caccia a Roma in via Salaria n. 298/a, a quanto consta all’interrogante, l’affitto è interamente a bilancio della FIDC e la quasi totalità delle sedi periferiche si identificano con quelle della FIDC che si assume tutti gli oneri;
la maggior parte dei dirigenti FIDC o suoi tesserati sono anche dirigenti «Ekoclub». Il presidente nazionale «Ekoclub» Fabio Massimo Cantarelli di Parma è anche componente del collegio del consiglio dei sindaci Federcaccia, Stefano Merighi del collegio di Probiviri è al medesimo tempo Presidente regionale FIDC dell’Emilia Romagna dove ha sostituito Paolo Pini divenuto membro del Consiglio di presidenza nazionale della FIDC, Ottorino Zanellati consigliere «Ekoclub» sarebbe, a quanto risulta all’interrogante, dirigente della FIDC di Ferrara, il revisore contabile Neri avrebbe un incarico, sempre a quanto consta all’interrogante, presso la FIDC di Cesena. Inoltre come risulta dal sito internet «Ekoclub», molti presidenti avrebbero l’indirizzo di posta elettronica della FIDC ed il tesseramento avverrebbe a quanto risulta all’interrogante, nelle sezioni FIDC;
lo scorso anno la FIDC sembrerebbe che abbia erogato contributi all’«Ekoclub» per somme significative;
sui periodici il Cacciatore Italiano e Caccia e Tiro, editi da Greentime, società editoriale della FIDC con sede a Bologna, ogni anno, in prossimità della dichiarazione dei redditi, compaiono inviti a versare il 5 per mille a favore di «Ekoclub»;
«Ekoclub» nomina i propri membri negli organismi di gestione e controllo della caccia e di fatto sussiste, a giudizio dell’interrogante, un ingiustificabile privilegio della FIDC sia rispetto alle altre organizzazioni di cacciatori, che alle organizzazioni naturalistiche -:
se siano a conoscenza dei fatti riportati in premessa;
se sia fatta luce su finanziamenti e contributi concessi all’«Ekoclub» dallo Stato e dall’Unione europea;
se non intendano adottare misure urgenti al fine di escludere «Ekoclub» dal diritto di usufruire del 5 per mille.
(4-09542)
http://parlamento.openpolis.it/singolo_atto/61400

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