UNIONE EUROPEA - ITALIA NUOVAMENTE CONDANNATA
Nella causa avanti alla Corte di Giustizia (quarta sezione) n. C-164/09 tra la Commissione europea e la Repubblica italiana, è stata pronunciata l'11 novembre 2010 la seguente condanna:
1) Poiché la Regione Veneto ha adottato e applicato una normativa che autorizza deroghe al regime di protezione degli uccelli selvatici senza rispettare le condizioni stabilite all’art. 9 della direttiva del Consiglio 2 aprile 1979, 79/409/CEE, concernente la conservazione degli uccelli selvatici, la Repubblica italiana è venuta meno agli obblighi ad essa incombenti in forza dell’art. 9 di tale direttiva.
2)La Repubblica italiana è condannata alle spese.
Fonte: newsletter LAC dell'11 novembre 2010
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CACCIA: CORTE UE CONDANNA ITALIA, LEGGE REGIONALE VENETO VIOLA DIRETTIVE
Bruxelles, 11 nov. - Italia condannata dalla Corte di giustizia dell'Unione Europea sulla caccia: secondo quanto stabilito dai giudici riuniti a Lussemburgo, la regione Veneto ha adottato e applicato una normativa che autorizza deroghe al regime di protezione degli uccelli selvatici senza rispettare le condizioni stabilite dalla direttiva 79/409/Cee, concernente la conservazione degli uccelli selvatici.
La direttiva vieta in maniera generale di uccidere o di catturare tutte le specie di uccelli viventi allo stato selvatico nel territorio europeo, ma autorizza deroghe nell'interesse della salute e della sicurezza pubblica, della sicurezza aerea, per prevenire gravi danni alle colture, al bestiame, ai boschi, alla pesca e alle acque, per la protezione della flora e della fauna, ai fini della ricerca, per consentire la cattura, la detenzione o altri impieghi di determinati uccelli in piccole quantità. Le deroghe devono menzionare le specie che ne sono oggetto, i mezzi, gli impianti e i metodi di cattura o di uccisione autorizzati, le condizioni di rischio e le circostanze, l'autorità competente per i controlli.
«Tutto questo non è avvenuto con la legge regionale del Veneto 13/2005, che ha autorizza deroghe al regime di protezione degli uccelli selvatici senza rispettare le condizioni stabilite dalla direttiva, dal momento che le specie di cui è autorizzata la caccia sarebbero identificate in via generale ed astratta e senza limiti temporali. »Il limite massimo di soggetti abbattibili nella regione Veneto poi, non sarebbe conforme alla nozione di «piccole quantità». Infine, la Corte ha constatato che la legge n. 13/2005 autorizza la caccia di specie che non rientrano nella direttiva.
Fonte: Nap/Opr/Adnkronos dell'11 novembre 2010
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