martedì 2 novembre 2010

Brescia: richiami vietati a go-go!

E’ uno stillicidio quasi quotidiano quello che si consuma nella provincia bresciana e che ha come oggetto la lotta al bracconaggio.
Il nucleo delle guardie venatorie Wwf di Brescia, pochi giorni fa, ha sorpreso un gruppo di capannisti di Ghedi di età compresa fra i 55 e 62 anni, tutti con regolare licenza, mentre attiravano le prede con una serie di richiami vietati: sei i congegni elettromagnetici in grado di riprodurre il canto degli uccelli, messi accanto al loro appostamento.
Nel carniere i tre avevano già abbattuto 31 migliarini di palude, tre ballerine, quattro fringuelli, una peppola, sei pispole, un passero, tutte specie protette.
I cacciatori utilizzavano un fucile semiautomatico a cinque colpi, vietato per legge.
I carabinieri di Ghedi hanno quindi successivamente sequestrato i tre fucili, i sei richiami e i volatili abbattuti.
A Porzano di Leno, nella rete dei controlli è finita invece una coppia di cacciatori che aveva abbattuto sei pispole utilizzando un richiamo elettronico Mp3, anch’esso vietato. Nelle vicinanze di un appostamento fisso di Passirano, invece, le guardie venatorie hanno scoperto due richiami elettromagnetici mimetizzati nella cavità del tronco di un albero. Il materiale è stato sequestrato, insieme ai due fucili di due persone residenti a Paderno e Corte Franca.
In un capanno di Provaglio un 57enne di Iseo sparava insieme ad un’altra persona, ma era privo della licenza di caccia. L’uomo è stato denunciato a piede libero per porto abusivo d'arma.
A Bione, un altro cacciatore con un richiamo vietato è stata sorpreso mentre abbatteva una peppola.

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