Comunicato stampa 25 gennaio 2012
CABS - ENPA - LAC - LAV - LEGAMBIENTE - LIPU WWF Italia
CACCIA, LEGGE COMUNITARIA 2011
Associazioni: tentativo di un deputato leghista di riproporre Caccia selvaggia.
Emendamenti inammissibili e dai contenuti gravissimi.
Intervengano Governo e Parlamento per evitare la condanna definitiva dell' Italia
CABS - ENPA - LAC - LAV - LEGAMBIENTE - LIPU WWF Italia
CACCIA, LEGGE COMUNITARIA 2011
Associazioni: tentativo di un deputato leghista di riproporre Caccia selvaggia.
Emendamenti inammissibili e dai contenuti gravissimi.
Intervengano Governo e Parlamento per evitare la condanna definitiva dell' Italia
"In un momento delicatissimo per l¹Italia, mentre il Governo, una larghissima maggioranza parlamentare e la parte migliore del Paese chiedono e fanno rinunce enormi per evitare una crisi devastante all'Italia, il
deputato leghista Pini ripropone di votare caccia selvaggia, con il conseguente massacro di migliaia di animali protetti, rischi per i cittadini e la certezza di nuove condanne comunitarie. Un atto di assoluta irresponsabilità, da bloccare immediatamente.
Lo affermano le associazioni CABS, Enpa, Lac, LAV, Legambiente,Lipu-BirdLife Italia e WWF Italia a proposito degli emendamenti 30.054 e 30.055 proposti dall¹on Pini (Lega Nord) alla legge Comunitaria
("Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità Europee " C. 4623-A), in aula alla Camera dei Deputati. Anzitutto si tratta di un'iniziativa formalmente inammissibile, perché le proposte dell¹on. Pini non trattano del recepimento di nuove direttive comunitarie ma vertono su parti della legge italiana non oggetto di procedure di infrazione e che anzi sono state già sanate dal Parlamento, dopo la pesante condanna giunta dalla Corte di Giustizia europea nel 2010.
Al contrario, le proposte Pini riporterebbero paradossalmente l'Italia in clamorosa e plurima infrazione, con la conseguenza di una condanna questa volta definitiva, ai sensi dell¹articolo 260 del Trattato dell' Unione
europea, e la robusta imposizione di sanzioni economiche.
Ma è anche dal punto di vista sostanziale che le proposte Pini appaiono gravissime e persino provocatorie. Gli emendamenti prevedono infatti, tra le altre cose:
- l¹apertura della caccia in piena estate per Tortore e Quaglie, con gravi rischi per i villeggianti;
- l¹allungamento della stagione venatoria oltre il 31 gennaio;
- la depenalizzazione di gravi reati di bracconaggio (caccia a specie protette, uso di mezzi vietati quali
lacci, trappole, richiami elettroacustici, balestre, vischio);
- la caccia a specie vietate dalla direttiva europea come il Fringuello;
- l'eliminazione degli anelli inamovibili per i piccoli uccelli utilizzati come richiamo vivo.
Insomma, un¹iniziativa davvero irresponsabile, tanto più che arriva in un momento così delicato per il Paese, sotto il profilo economico, sociale e anche ambientale², affermano le Associazioni.
Chiediamo dunque al Governo e al Presidente della Camera di intervenire, senza esitazione, dichiarando inammissibili gli emendamenti Pini, e al Parlamento di opporvisi con tutta la nettezza e la fermezza necessarie, come ha già fatto in passato e come meritano proposte così negative², concludono le Associazioni.
deputato leghista Pini ripropone di votare caccia selvaggia, con il conseguente massacro di migliaia di animali protetti, rischi per i cittadini e la certezza di nuove condanne comunitarie. Un atto di assoluta irresponsabilità, da bloccare immediatamente.
Lo affermano le associazioni CABS, Enpa, Lac, LAV, Legambiente,Lipu-BirdLife Italia e WWF Italia a proposito degli emendamenti 30.054 e 30.055 proposti dall¹on Pini (Lega Nord) alla legge Comunitaria
("Disposizioni per l'adempimento degli obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunità Europee " C. 4623-A), in aula alla Camera dei Deputati. Anzitutto si tratta di un'iniziativa formalmente inammissibile, perché le proposte dell¹on. Pini non trattano del recepimento di nuove direttive comunitarie ma vertono su parti della legge italiana non oggetto di procedure di infrazione e che anzi sono state già sanate dal Parlamento, dopo la pesante condanna giunta dalla Corte di Giustizia europea nel 2010.
Al contrario, le proposte Pini riporterebbero paradossalmente l'Italia in clamorosa e plurima infrazione, con la conseguenza di una condanna questa volta definitiva, ai sensi dell¹articolo 260 del Trattato dell' Unione
europea, e la robusta imposizione di sanzioni economiche.
Ma è anche dal punto di vista sostanziale che le proposte Pini appaiono gravissime e persino provocatorie. Gli emendamenti prevedono infatti, tra le altre cose:
- l¹apertura della caccia in piena estate per Tortore e Quaglie, con gravi rischi per i villeggianti;
- l¹allungamento della stagione venatoria oltre il 31 gennaio;
- la depenalizzazione di gravi reati di bracconaggio (caccia a specie protette, uso di mezzi vietati quali
lacci, trappole, richiami elettroacustici, balestre, vischio);
- la caccia a specie vietate dalla direttiva europea come il Fringuello;
- l'eliminazione degli anelli inamovibili per i piccoli uccelli utilizzati come richiamo vivo.
Insomma, un¹iniziativa davvero irresponsabile, tanto più che arriva in un momento così delicato per il Paese, sotto il profilo economico, sociale e anche ambientale², affermano le Associazioni.
Chiediamo dunque al Governo e al Presidente della Camera di intervenire, senza esitazione, dichiarando inammissibili gli emendamenti Pini, e al Parlamento di opporvisi con tutta la nettezza e la fermezza necessarie, come ha già fatto in passato e come meritano proposte così negative², concludono le Associazioni.
25 gennaio 2012
Ufficio Stampa LAV 06 4461325 339
1742586
Ufficio Stampa LAV 06 4461325 339
1742586
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