giovedì 22 settembre 2011

Toscana: maxi sequestro a centinaia di cacciatori

Intervento del Corpo Forestale dello Stato su mandato della Procura della Repubblica di Firenze.



GEAPRESS – Tordi, cesene, merli ed altri uccelli. A centinaia, tutti sequestrati in queste ore a numerosi cacciatori della provincia di Firenze. 50 unità del Corpo Forestale dello Stato, su mandato della Procura della Repubblica di Firenze, hanno fatto visita ad almeno 200 cacciatori che avevano ricevuto dalla Provincia gli uccellini in base alle leggi regionali fotocopia emanate nel 2009 e 2010. Entrambe, però, risultate incostituzionali, così come avevano denunciato le Associazioni protezioniste.

La magistratura sta ora provvedendo a sequestrare il mal tolto alla natura. Gli animali vengono consegnati al WWF e ricoverati nel Centro di Semproniano, in provincia di Grosseto.

“Per ora la nostra principale preoccupazione è la salute degli animali – ha dichiarato a GeaPress il Commissario Marta Ciampelli, Responsabile del NIPAF di Firenze – E’ nostra cura che arrivino tutti in massima sicurezza presso il Centro del WWF. Tutti gli uccelli che risulteranno in buono stato di salute, saranno liberati nelle prossime ore all’interno di aree protette“.

Incredibilmente la Regione Toscana, nonostante due impugnative di fila della Corte Costituzionale, si appresta ad emanare, per quest’anno, un’altra leggina fotocopia che consentirà la cattura dei cosiddetti richiami vivi per i cacciatori da appostamento. Un abuso, vietato dalle norme europee ed italiane e reiteratamente commissionato a regioni sensibili forse ai richiami elettorali dei cacciatori.

Durante i sequestri non sono mancati momenti di tensione. Per i cacciatori la libertà dell’uccellino rappresentava la fine della caccia da appostamento oltre che l’annullarsi del suo valore economico. C’è addirittura chi avrebbe gridato per le appena 20 euro pagate alla Provincia quale rimborso spese.

Il reato finora ipotizzato è quello di detenzione illegale di fauna selvatica. Per ora si procede contro ignoti. Di chi è la colpa? Del cacciatore che vota o del politico che emana? In alcuni casi sono state emamante sanzioni amministrative a seguito del ritrovamento di anelli di identificazione ed uccellini morti non dichiarati. Il sospetto è che gli anelli potessero servire a riciclare altri uccelli di cattura.






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