domenica 19 ottobre 2014

Brescia – Continui reati venatori. Cinque su sei denunciati sono cacciatori

GEAPRESS – Continua instancabile il lavoro delle Guardie Ecozoofile ANPANA di Brescia, impegnate nella lotta contro il bracconaggio e la caccia illegale agli uccelli protetti.

Negli ultimi quattro giorni, le Guardie hanno infatti denunciato sei persone per reati di tipo venatorio.

Domenica nel comune di Montichiari alle prime luci dell’alba è stato sorpreso un cacciatore che utilizzava due richiami elettroacustici che riproducevano il canto del tordo. Si tratta, come è noto, di mezzi di caccia vietati dalla legge. Il cacciatore è stato così denunciato per utilizzo di mezzi vietati.

Sempre nella giornata di Domenica, a distanza di soli pochi chilometri, nel comune di Calvisano, altri due bracconieri. In questo caso, alla vista delle Guardie dell’ANPANA, vi è stata una fuga roccambolesca durata oltre un’ora. I due sono stati infine identificati dalla Polizia Provinciale. Quando sono sono stati sorpresi delle Guardie ANPANA, stavano abbattendo dei fringuelli (specie protetta) con l’ausilio di un richiamo elettroacustico. Nella fuga hanno però lasciato sul posto la propria autovettura e non è stato così difficile poterli rintracciare.

Per entrambi è scattata la denuncia per utilizzo di mezzi vietati ed abbattimento di specie protetta oltre che abbandono di munizioni lasciate incustodite sull’auto.

Nella giornata di ieri è stata invece la volta di padre e figlio nel comune di Pozzolengo. Nell’ appostamento fisso di caccia, è stato trovato un richiamo elettroacustico e un uccello frosone appena abbattuto. L’intervento della Polizia Locale del comune di Pozzolengo consentiva di effettuare il sequestro. Anche in questa occasione i cacciatori sono stati denunciati per uso di mezzi vietati e abbattimento di fauna particolarmente protetta.

L’ ultimo intervento, sempre nella giornata di ieri, è avvenuto nel comune di Manerba del Garda. Le guardie ANPANA, nel corso del servizio venatorio, notavano lungo una strada con sbocco sul lago, una serie di quattordici trappole per avifauna dette “sep” con all’interno un uccello strozzato di specie particolarmente protetta, un occhiocotto.

Immediatamente si sono appostate all’interno del bosco per non essere notati e dopo circa un ora di attesa si è presentato un uomo il quale è stato colto in flagranza di reato con ancora le trappole e l’occhiocotto in mano.

Veniva avvertita la Polizia Provinciale per eseguire il sequestro penale e di conseguenza la persona consegnava agli agenti altri 13 pettirossi morti.

Il bracconiere è stato denunciato per furto ai danno dello stato in quanto privo di licenza di caccia e per uso di mezzi vietati ed abbattimento di specie particolarmente protetta. La Legge in materia venatoria, come è noto, rende inapplicabile a chi in possesso di licenza, i reati di furto e ricettazione.

I controlli. comunica l’ANPANA, proseguiranno ad oltranza visti i continui reati a danno di uccelli protetti. Un ringraziamento particolare va agli Agenti della Polizia Provinciale e della Polizia Locale del comune di Pozzolengo per la collaborazione dimostrata.

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