lunedì 19 novembre 2012

Torino. Cacciatore di 29 anni ferito dal fucile dell’amico

L’incidente a San Giusto, un proiettile gli entra nello stomaco
ALESSANDRO PREVIATI

TORINO
Una battuta di caccia al cinghiale che si trasforma in un dramma. E’ successo ieri mattina nei boschi tra San Giusto Canavese e Foglizzo, dove un giovane cacciatore di 29 anni, Alberto Mareina, residente a Bosconero, è rimasto gravemente ferito da un colpo di fucile esploso da un compagno. Il ragazzo è stato trasportato con l’elicottero del soccorso alpino alle Molinette. Nel pomeriggio ha subito un delicato intervento chirurgico allo stomaco per l’estrazione del proiettile. La prognosi, per ora, è riservata anche se il giovane non sarebbe in pericolo di vita. 

L’incidente è avvenuto poco dopo le 11 tra i boschi che costeggiano l’autostrada Torino-Aosta, nei pressi della chiesa di San Giacomo di Ruspaglia. Il ragazzo è stato raggiunto al ventre da due schegge di un proiettile calibro 12. Un colpo sparato, alla vista di un cinghiale in fuga, da un amico e collega, A. E., 24 anni di Montanaro, che lo seguiva a qualche decina di metri di distanza. 

I testimoni 

«Un colpo di rimbalzo – hanno raccontato i testimoni oculari ai carabinieri di San Giorgio – il proiettile deve aver sbattuto a terra o contro un albero. Poi si è frantumato in diversi pezzi». Due hanno centrato in pieno Alberto. Una scheggia gli ha anche lesionato lo stomaco. 

«Ci siamo subito resi conto della gravità delle ferite – spiega un cacciatore – per fortuna l’intervento dell’elicottero del 118 è stato immediato». 


Lesioni colpose 

I carabinieri di San Giorgio, coordinati dal maresciallo Giancarlo Laurenti, stanno valutando la posizione del ragazzo che ha sparato. Rischia una denuncia per lesioni colpose. Il fucile è stato sequestrato. 

Un gruppo affiatato 

Erano ventitré gli uomini impegnati a San Giusto, ieri mattina, nella battuta di caccia al cinghiale. Un gruppo affiatato, composto solo da cacciatori residenti in Canavese. Tutti con grande esperienza. Compresi Alberto e il compagno che lo ha accidentalmente colpito. Entrambi, nonostante la giovane età, partecipano alle battute di caccia già da diversi anni. Alberto Mareina lavora per la ditta di mangimi del papà, a Bosconero. Ieri mattina era uscito di casa di buon’ora per aggregarsi al gruppo di amici impegnati nella caccia al cinghiale. Contava di tornare per pranzo ma la giornata ha preso una brutta piega. 

Non è il primo incidente di caccia che si verifica in zona. Meno di un mese fa, a ridosso dell’autostrada Torino-Aosta, tra San Giorgio e San Giusto, un proiettile vagante, esploso da un fucile, ha centrato in pieno un’auto di passaggio. Il conducente, un uomo di 33 anni residente a Mercenasco, ferito di striscio, se l’è cavata con qualche giorno di prognosi. Con lui, sul sedile posteriore, viaggiava anche il figlio di sei anni, miracolosamente illeso. 

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