lunedì 3 ottobre 2011

Reggio Calabria. Uomo ferito durante una battura di caccia

STIGNANO. Episodio per alcuni versi da decifrare che per poco non stava costando la vita ad un cacciatore. L’incidente che ha visto per sfortunato protagonista un uomo del quale non si conoscono ancora le generalità si è verificato in una zona di aperta campagna nei pressi di Stignano, nel Reggino. Sul posto per i primi accertamenti si sono recati i Carabinieri della Compagnia di Roccella Jonica diretta dal capitano Vincenzo Giglio, che si muove sotto le direttive del colonnello Valerio Giardina, comandante del gruppo Locride che hanno subito avviato le indagini. Sembra che l’uomo sarebbe stato colpito (fortunatamente in parti non vitali) da un colpo di fucile sparato accidentalmente da un suo amico che partecipava alla medesima battuta di caccia. Le ipotesi, ovviamente, sono tutte al vaglio degli inquirenti e non si escludono anche altre piste, anche se l’ipotesi più probabile rimane quello dell’incidente involontario. Lo sfortunato protagonista, comunque, è riuscito a cavarsela ed ora si trova ricoverato senza pericolo di vita all’ospedale civile di Locri.


Fonte: il Giornale di Calabria del 29 settembre 2011

mercoledì 28 settembre 2011

Spara a una lepre. Centra un ragazzo in scooter

E' successo stamattina a Tolentino in contrada Rosciano. Il giovane, operato a Macerata, non è in gravi condizioni

Un incidente di caccia questa mattina a Tolentino ha rischiato di trasformarsi in tragedia. E’ successo intorno alle 8 in contrada Rosciano, dove un cacciatore invece di colpire la preda ha centrato un ragazzo in scooter. Un pensionato 71enne del posto. G.G., ha avvistato una lepre ma probabilmente non si è reso conto di essersi avvicinato troppo alla strada. Così, quando ha premuto il grilletto del suo fucile da caccia, invece di colpire la lepre (che se l’è data letteralmente a gambe) ha centrato al petto un ragazzo di 20 anni, T.A., anche lui di Tolentino, che stava passando da quelle parti in scooter per andare al lavoro. Probabilmente la scarica di pallini non è stata letale per il giovane solo per la distanza che lo separava dal cacciatore. Il ragazzo è stato immediatamente soccorso e stato trasportato in ambulanza all’ospedale di Macerata, dove è stato sottoposto ad intervento chirurgico per l’asportazione dei pallini. Le sue condizioni non destano preoccupazioni. Per l’anziano cacciatore, invece, è scattata una denuncia a piede libero per lesioni colpose.
(redazione CM)


Striscia la Notizia. L'ennesima figura di merda del mondo venatorio

http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?13575

martedì 27 settembre 2011

Annone Veneto (VE): cacciatore punta sul micio e spara

GEAPRESS – Ancora nulla sul tiratore fucilato del gatto ucciso ad Annone Veneto (VE). Ad indagare la Polizia Provinciale di Venezia che nei giorni scorsi ha ascoltato le dichiarazioni di alcuni cacciatori della zona, senza che però si potesse arrivare all’autore del grave episodio.

Tutto è partito da una segnalazione pervenuta alla centrale operativa che riferiva di una signora disperata per la morte del proprio gatto. La signora avrebbe visto il cacciatore puntare ed uccidere l’animale. All’arrivo della Polizia Provinciale si è così scoperto non solo il corpicino del povero gatto, ma anche che ad aggravare le preoccupazioni della signora c’era anche la possibile reazione del marito alla scoperta di quanto avvenuto. Alcuni cacciatori, stante quanto riportato dalla Polizia Provinciale, erano presenti nella zona e la preoccupazione, a quel punto, è stata che la questione potesse ulteriormente degenerare.

Sui fatti è intervenuto l’Assessore alla Polizia Provinciale Giuseppe Canali che ha raccomandato ai cacciatori di rispettare sempre le distanze di sicurezza nell’ambito dell’esercizio venatorio. “Vogliamo fare opera di prevenzione – ha dichiarato Canali – ed evitare episodi spiacevoli che possono concretizzarsi in situazioni di pericolo». Intanto, l’episodio, è costato la vita al povero gatto, fatto questo tutt’altro che raro in giro per l’Italia.


lunedì 26 settembre 2011

Fermato al Senato l'obbrobrio della legge che interpreta la legge sull'opzione di caccia

Caccia. Fermato al Senato l'obbrobrio della legge che interpreta la legge sull'opzione di caccia
22 Settembre 2011

Stamani l'aula del Senato ha evitato l'ennesima brutta figura.

Davanti ad una “leggina” interpretativa della legge 157 sulla caccia lo stesso relatore ha dovuto chiedere di rimandarla in commissione per un non ben specificato approfondimento.

Mentre infatti la revisione della legge sulla caccia giace in commissione XIII, con migliaia di emendamenti al testo del relatore Orsi, i leghisti Divina e Pittoni avevano cercato di sanare per il passato e il futuro dei cacciatori del Trentino Alto Adige sorpresi in ambiti di caccia che non erano loro permessi.

Siccome una sanatoria non sanava il futuro e una modifica della legge non sanava il pregresso, la scelta era stata quella della legge interpretativa della legge. Un obbrobrio.

Insomma nel merito e nel merito anche stamani l'aula del Senato ha rischiato di fare una brutta figura.

Come Radicali eravamo pronti a chiedere di rimandare il testo in commissione e come da regolamento (art. 51, comma 1) di abbinarlo alla revisione della legge sulla caccia, ma evidentemente davanti ad un'aula semideserta non ce n'è stato bisogno e la richiesta è arrivata dal relatore sen. Molinari.

Ancora una volta il gruppo del Pd ha avuto un atteggiamento non lineare e, dalla concessione della deliberante in commissione, è finalmente giunto ad una posizione più rigorosa, almeno nel metodo di legiferare.

Donatella Poretti e Marco Perduca

senatori Radicali



sabato 24 settembre 2011

Stagione di caccia appena iniziata, già 10 le vittime in ambito venatorio

Parole, parole, parole: Si parla di omicidi e ferimenti, non di opinioni caccia si-caccia no. La disinvoltura con cui i cacciatori sparano su terreni privati e pubblici dovrebbe far vergognare chi ancora sostiene che i cacciatori sono responsabili ed applicano regole di sicurezza certe.

I fatti lo dimostrano ancora, all'ennesimo ripetersi di tanti fatti di sangue e violenza, anche per questa stagione venatoria, non pare proprio sottrarsi alla lunga lista di vittime delle precedenti stagioni, anzi! "Possiamo dire che ci stiamo attestando oltre i precedenti dati, corrispondenti allo stesso periodo di preaperture e prima settimana della canonica stagione venatoria.

Evidentemente le raccomandazioni alla prudenza di ATC, Province, regioni, politici filo-caccia e curiosi personaggi del mondo venatorio non servono a niente, sono solo parole, parole ipocrite per lavarsene le mani ed apparire ai media come non si è. Responsabili.

Perchè questi individui sanno bene che i cacciatori continueranno a sparare e a muoversi come hanno sempre fatto e lasciando una scia di sangue dietro di sè. Parole ed ipocrisia contro fatti di sangue. Una vergogna tutta italiana che si ripete ad ogni stagione. Chiunque assume pubblicamente posizioni filo-caccia si assuma la responsabilità di questi fatti, inaccettabili per una società civile.

"La sicurezza e l'ordine pubblico sono intesi come garanzia di pace, di tranquillità e sicurezza collettiva. In tal senso assumono un valore di ordine sociale in quanto con essi si difende lo svolgimento dei rapporti della vita sociale e del quieto vivere." Chi gira con un'arma e spara ad esseri indifesi non si può certo dire che sia garanzia di questi valori cardine. D'altra parte chi è avvezzo ad uccidere e spargere sofferenza pecca in sensibilità e rispetto altrui, una forma di disprezzo della vita a qualunque specie essa appartenga.
La riprova l'abbiamo in tutti quei fatti di ordinaria violenza ad opera dei cacciatori durante le battute (AMBITO VENATORIO), come riportato di seguito dai casi elencati che non sono certo frutto della fantasia dell'Associazione Vittime della Caccia:

- notizia del 1.09.2011 - CAGLIARI: Colpito al cuore dal suo fucile. Muore cacciatore cagliaritano.

http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/233856


- news del 05.09.2011 - AGRIGENTO: Casteltermini: incidente di caccia, giovane ferito

http://www.grandangoloagrigento.it/?p=7959


- news del 06.09.2011: ANCONA - Parte un colpo dal fucile: ferito alle gambe l’amico a Sassoferrato

http://www.ilrestodelcarlino.it/ancona/cronaca/2011/09/06/575949-parte_colpo_fucile_ferito_alle_gambe_amico.shtml


- news del 08.09.2011 - RAGUSA: Cacciatore modicano colpito dalla scarica di piombo di un parente in un incidente di caccia

http://www.corrierediragusa.it/articoli/cronache/modica/14737-cacciatore-modicano-di-69-anni-falciato-da-una-rosata-di-pallini-in-un-tragico-incidente-di-caccia.html


- news del 18.09.2011 - COMO: Padre impallina la figlia cacciatrice, incidente di caccia a Lierna

http://www.lecconotizie.com/cronaca/padre-impallina-la-figlia-incidente-di-caccia-27945/


- news del 19.09.2011 - VARESE: Incidente di caccia, 30enne rischia di perdere un occhio

http://www.cittaoggiweb.it/cronaca-nera/19-09-2011/Incidente-di-caccia-30enne-rischia-di-perdere-un-occhio_37620.html



-news del 19.09.2011
*1 FERITO GENTE COMUNE - AMB.VENATORIO - PIACENZA: Fossadello: impallinata alla gamba mentre corre la gara, indagano i carabinieri

http://www.ilpiacenza.it/cronaca/fossadello-altleta-impallinato-marcia-tre-argini.html


- news del 19.09.2011 - VITERBO: Montalto di Castro- lo scambia per una quaglia e gli spara.

http://www.tusciaweb.eu/2011/09/lo-scambia-per-una-quaglia-e-gli-spara/


- news del 20.09.2011 - MILANO: Monza Brianza: Spara alla lepre e ferisce un cacciatore. L'uomo raggiunto dal colpo rischia di perdere la vista

http://www.ilgiorno.it/monza/cronaca/2011/09/20/584570-spara_alla_lepre_ferisce_cacciatore.shtml


- news del 21.09.2011 - AREZZO : Muore cacciatore di 54 anni colpito da una fucilata

http://www.lanazione.it/arezzo/cronaca/2011/09/21/585502-muore_cacciatore_anni.shtml


Quindi possiamo affermare che le vittime, dieci in tutto dalle preaperture fino al 21 settembre, sono nove cacciatori e uno tra la gente comune (una podista). Di questi: due cacciatori morti, sette cacciatori feriti e un ferito estraneo alla caccia, a cui va la nostra solidarietà.

Dati per regioni: Tre i cacciatori feriti in Lombardia, due cacciatori feriti in Sicilia, un cacciatore ferito in Lazio e uno nelle Marche, due i cacciatori morti (uno in Sardegna e uno in Toscana), una vittima ferita tra la gente comune in Emilia Romagna....


Già molto lunga anche la lista di vittime dei cacciatori fuori dall'ambito venatorio (Ambito extra-venatorio), dati che rientreranno a parte nel Dossier 2011-2012 e che presenteremo alla fine di questa ennesima stagione di sangue e piombo. Chi di competenza incominci ad assumersi le sue responsabilità, morali e civili. Altro che liberalizzazione della caccia e favori ai cacciatori!

Ufficio Stampa Ass.ne Vittime della Caccia - 23 settembre 2011 -

Spara al fagiano in volo, le scariche di pallini colpiscono un'abitazione

Il cacciatore è stato individuato e multato per aver esploso i colpi a distanza minore di quella prevista dal regolamento



ROVIGO - Alla vista del fagiano che si levava in volo non ha saputo resistere. E ha sparato una raffica di colpi a poca distanza di una casa. È successo domenica mattina, giorno di apertura della stagione venatoria, a Oca Marina, in comune di Taglio di Po (Rovigo). Il cacciatore, accompagnato dal suo cane, era arrivato in un piccolo appezzamento di terreno tra un'abitazione e l'argine destro del Po di Gnocca. Il segugio ha scovato il fagiano che ha subito spiccato il volo verso la costruzione che si trova a poche decine di metri. I pallini delle cartucce esplose dall'uomo, però, si sono andati a conficcare nelle pareti esterne della casa. Qui le hanno trovate gli uomini del servizio di vigilanza sull'attività venatoria, coordinamento tra commissariato di Porto Tolle e la polizia provincial che con l'ausilio di due imbarcazioni, ha controllato ben 68 cacciatori tra terra e valle.

Il padrone della casa crivellata dai pallini ha raccontato che dopo aver sentito i colpi del fucile, aveva visto il cacciatore allontanarsi a bordo di un Fiat Fiorino. Dopo poco i poliziotti si sono imbattuti nel furgone, parcheggiato vicino a un’abitazione in località Polesinello. In quel momento una coppia stava uscendo dalla porta. Lei è la proprietaria del Fiorino e il cacciatore impaziente è il marito. L'uomo ha mostrato il porto di fucile. «È stato a caccia questa mattina?», gli hanno chiesto. Al che lui ha risposto che sì, era stato fuori col cane e che aveva scovato il fagiano. «Credevo di essere ad almeno 150 metri dalla casa», ha detto. E ha aggiunto che purtroppo il volatile era scappato.

Nonostante la buona fede, l'uomo è stato sanzionato per aver sparato a meno della distanza regolamentare da un immobile. «La prudenza impone - avverte la questura - che nel dubbio il cacciatore si astenga dal premere il grilletto. Episodi come questo potrebbero avere conseguenze gravi».




venerdì 23 settembre 2011

Caccia. Il Governo impugna la legge del Piemonte

(ANSA) - TORINO, 21 SET - Il Governo ha impugnato davanti alla Corte Costituzionale le nuove norme sulla caccia stabilite dalla recente legge regionale. Ne danno annuncio le organizzazioni ambientaliste promotrici dell'esposto.

WWF, LAC, VAS, Associazione Vittime Caccia, LAV ed ENPA il 18 luglio scorso avevano inviato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dei Rapporti con le Regioni, al Ministro del'Ambiente e al Ministero delle Politiche Agricole contro la nuova Legge Regionale dell' 11 luglio. In particolare segnalavano l'incostituzionalita' dell'art. 8 che prevede che le Province possano autorizzare i soli cacciatori ''nominativamente indicati'' ad effettuare piani di contenimento straordinari di specie di fauna selvatica''.

Secondo le associazioni ambientaliste, i piani di contenimento straordinari ''dovrebbero essere l'ultimo atto di una serie di altri tentativi preliminari, non cruenti, sotto la supervisione dell'INFS (oggi confluito nell'ISPRA)'' e comunque si tratta di piani ''di stretta competenza delle guardie delle Amministrazioni Provinciali, che possono essere tuttalpiu' coadiuvati da altre guardie della P.A. o da proprietari/conduttori dei fondi''. Competenze che, invece - sempre secondo gli esponenti - la legge affida illegittimamente ''a soggetti professionalmente inadeguati e normalmente operanti a scopo ludico, quali i cacciatori stessi, non abilitati a tali compiti dalla normativa venatoria nazionale''. (ANSA).

giovedì 22 settembre 2011

Toscana: maxi sequestro a centinaia di cacciatori

Intervento del Corpo Forestale dello Stato su mandato della Procura della Repubblica di Firenze.



GEAPRESS – Tordi, cesene, merli ed altri uccelli. A centinaia, tutti sequestrati in queste ore a numerosi cacciatori della provincia di Firenze. 50 unità del Corpo Forestale dello Stato, su mandato della Procura della Repubblica di Firenze, hanno fatto visita ad almeno 200 cacciatori che avevano ricevuto dalla Provincia gli uccellini in base alle leggi regionali fotocopia emanate nel 2009 e 2010. Entrambe, però, risultate incostituzionali, così come avevano denunciato le Associazioni protezioniste.

La magistratura sta ora provvedendo a sequestrare il mal tolto alla natura. Gli animali vengono consegnati al WWF e ricoverati nel Centro di Semproniano, in provincia di Grosseto.

“Per ora la nostra principale preoccupazione è la salute degli animali – ha dichiarato a GeaPress il Commissario Marta Ciampelli, Responsabile del NIPAF di Firenze – E’ nostra cura che arrivino tutti in massima sicurezza presso il Centro del WWF. Tutti gli uccelli che risulteranno in buono stato di salute, saranno liberati nelle prossime ore all’interno di aree protette“.

Incredibilmente la Regione Toscana, nonostante due impugnative di fila della Corte Costituzionale, si appresta ad emanare, per quest’anno, un’altra leggina fotocopia che consentirà la cattura dei cosiddetti richiami vivi per i cacciatori da appostamento. Un abuso, vietato dalle norme europee ed italiane e reiteratamente commissionato a regioni sensibili forse ai richiami elettorali dei cacciatori.

Durante i sequestri non sono mancati momenti di tensione. Per i cacciatori la libertà dell’uccellino rappresentava la fine della caccia da appostamento oltre che l’annullarsi del suo valore economico. C’è addirittura chi avrebbe gridato per le appena 20 euro pagate alla Provincia quale rimborso spese.

Il reato finora ipotizzato è quello di detenzione illegale di fauna selvatica. Per ora si procede contro ignoti. Di chi è la colpa? Del cacciatore che vota o del politico che emana? In alcuni casi sono state emamante sanzioni amministrative a seguito del ritrovamento di anelli di identificazione ed uccellini morti non dichiarati. Il sospetto è che gli anelli potessero servire a riciclare altri uccelli di cattura.






Il Governo impugna la L.R. venatoria Marche. Accolto l'esposto delle Associazioni ambientaliste

(ASCA) - Roma, 22 set - Il Consiglio dei Ministri ha impugnato, su proposta del Ministro per i Rapporti con le Regioni e per la Coesione territoriale, Raffaele Fitto e su conforme parere dei competenti Ministeri, 5 leggi regionali: l. r. Liguria n. 18/2011 ''Variazione della tassa regionale per il diritto allo studio universitario''; l. r. Umbria n. 6/2011 ''Disciplina per l'attribuzione degli incarichi di struttura nelle Aziende sanitaria regionali''; l. r. Umbria n. 7/2011 ''Disposizioni in materia di espropriazione per pubblica utilita'''; l. r. Marche n. 15/2011 ''Modifiche alla legge regionale 5 gennaio 1995, n. 7 ''Norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell'equilibrio ambientale e disciplina dell'attivita' venatoria''; l. r. Basilicata n.17/2011 ''Assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2011 e del bilancio pluriennale per il triennio 2011-2013''.

Arezzo. Muore cacciatore di 54 anni colpito da una fucilata

Rodolfo Moncini era un rappresentante orafo Lascia figlio di 19 anni


Arezzo, 21 settembre 2011 - Un colpo di fucile, di quelli che risuonano in queste ore nei boschi e nelle campagne aretine, da quando domenica la caccia ha lanciato la nuova stagione venatoria. Un colpo di fucile e un corpo che cade. Morto. E' il primo incidente di caccia della stagione ed è anche un incidente mortale.

Nei boschi intorno a Montepetrognano, nella zona tra Ponte alla Chiassa e Quarata: la località esatta si chiama Il Ronco, un'area intricata nella quale sono arrivati i mezzi di soccorso, la polizia, i vigili del fuoco e gli uomini del Corpo Forestale dello Stato.

La vittima si chiamava Rodolfo Moncini, aveva 54 anni. Lascia la moglie e un figlio di 19 anni. La sua identita' e' stata ricostruita grazie al libretto di circolazione dell'auto e alla matricola del fucile. Sarebbe stato colpito in pieno petto da un collega amico cacciatore di 72 anni, che abita nelle vicinanze, che, con tutta probabilità, credeva di aver individuato una preda, ha premuto il grilletto: ma il proiettile ha colpito in pieno Moncini, che si è accasciato tra l'erba e le frasche della zona boscosa. Senza vita.

Il feritore, che ora è in ospedale in stato di choc, appena ristabilitosi, sarà sentito dalla polizia e indagato per omicidio colposo. A occuparsi del caso è il Pm di turno Elisabetta Iannelli.


Monza Brianza. Spara alla lepre e ferisce un cacciatore

L'uomo raggiunto dal colpo rischia di perdere la vista
Apre la stagione venatoria e subito si registra un incidente a Besana Brianza


Besana, 20 settembre 2011 - Apre la stagione venatoria e subito si registra un incidente a Besana Brianza. Rischia danni permanenti alla vista C.G., il 50enne residente a Casatonovo, nel lecchese, che è rimasto ferito da un pallino sparato da un altro cacciatore. L’episodio è avvenuto domenica mattina verso le 9,30, nei terreni che separano la zona della Visconta, nei pressi del Vivaio Mandelli e Riva, dalla frazione di Cazzano, a Besana Brianza.

Nella zona, nonostante il maltempo, erano presenti diverse «doppiette», per la prima domenica ufficiale di apertura della caccia che ha interessato oltre 1.500 tesserati per la sola provincia di Monza e Brianza. Poco istanti prima dell’incidente i due esperti cacciatori si sono salutati e hanno scambiato anche alcune parole. Non facevano parte dello stesso gruppo ma si conoscevano perché già in precedenza si erano incrociati nei boschi del besanese. A causare l’incidente l’inaspettato avvistamento di una lepre. In quel momento il cacciatore di Casatenovo si era allontanato di qualche metro per raggiungere l’automobile parcheggiata poco distante. Il colpo di fucile sparato ha sfiorato l’animale, ferendolo.

Alcuni pallini sono rimbalzati colpendo in pieno il cacciatore 50enne che stava camminando poco distante. Uno in particolare ha raggiunto l’uomo all’occhio sinistro. Il cacciatore ferito si è accasciato a terra, ricadendo sulle sue ginocchia.Ha tentato di chiedere aiuto con il cellulare, Un’operazione difficile a causa del campo visivo limitato dalla grave ferita cha ha danneggiato il cristallino dell’occhio. A quanto sembra dai primi accertamenti, il primo cacciatore non si sarebbe fermato ad aiutare l’altro.

Poco distante a soccorrere il cacciatore, anche il figlio, un 20enne con regolare licenza di caccia. Raggiunto il padre è stata chiamata un’ambulanza del 118. Il ferito è stato trasportato prima all’ospedale di Carate Brianza, per poi essere ricoverato alcune ore dopo, al nosocomio di Desio dove era presente un medico oculista che ha potuto visitare il cacciatore. Secondo i medici che lo hanno in cura difficilmente potrà recuperare la vista.