tag:blogger.com,1999:blog-85202717778929706482024-02-06T19:16:48.237-08:00CaccianewsIl "meraviglioso" mondo della cacciaUnknownnoreply@blogger.comBlogger781125tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-37200130024465156472017-12-06T08:48:00.001-08:002017-12-06T08:51:32.240-08:00Caccia, ecco perché in Italia c'è il Far west<div style="text-align: justify;">
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<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/L9l2fA9xKw0/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/L9l2fA9xKw0?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">I cacciatori continuano a sparare indisturbati in tutta Italia, in barba alle leggi italiane e internazionali. Ma come si è creato negli anni questo vero e proprio Far west nel nostro Paese? Con l'assenza di regole, ovvero con l'assenza dello Stato legata al susseguirsi di Governi che, come quello attuale, con il loro immobilismo non hanno mai garantito il rispetto delle norme. Regole che, nel caso della caccia, dovrebbero essere garantite dai Piani faunistici-venatori delle Regioni </span><br />
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><br /></div>
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Purtroppo attualmente solo dieci Regioni in tutta Italia hanno un Piano faunistico e, di queste, appena quattro lo hanno aggiornato, come previsto dalla legge. Ed è proprio su questo che oggi abbiamo <a href="http://aic.camera.it/aic/scheda.html?numero=5/12453&ramo=CAMERA&leg=17">interrogato</a> in Aula il Ministero delle Politiche Agricole. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">La risposta del Governo. Siamo ormai a fine Legislatura e, nonostante la nostra risoluzione approvata nel 2014, il Governo ci ha risposto che i Piani faunistici venatori non sono ancora stati adottati né aggiornati da quasi nessuna Regione italiana perché 'mancano ancora le linee guida del Ministero dell'Ambiente per le Valutazioni d'Incidenza Ambientale' sui siti che ricadono nella Rete Natura 2000, così come previsto dalla direttiva Ue Habitat. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Un gap normativo tutto italiano che, oltre a creare un danno alla biodiversità italiana e internazionale, crea i presupposti per una nuova procedura d'infrazione europea che rischia di tradursi in un nuovo spreco di soldi pubblici. Nessuna risposta invece sulle cinque specie di uccelli protette (tortora selvatica, coturnice, pavoncella, moriglione, tordo sassello) classificate dal nuovo rapporto 'Birds in Europe' come 'Spec 1', ovvero specie minacciate a livello globale che andrebbero immediatamente escluse dai calendari venatori e tutelate e che invece sono tuttora cacciate. </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"></span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Sono anni che la caccia si svolge in un regime di illegalità in quasi tutta la Penisola proprio a causa di quest'assenza di regole favorita dall'immobilismo del Governo e delle Regioni, in un rimpallo continuo di responsabilità. Un crimine che non colpisce solo il ricco patrimonio di biodiversità italiano, visto che il nostro Paese è da sempre noto come una stazione di sosta fondamentale per la migrazione di tante specie dell'avifauna.</span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> </span><br />
<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;"> Chiara Gagnarli e Paolo Parentela, M5S Camera - Commissione Agricoltura</span></div>
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<span style="font-family: "verdana" , sans-serif;">Fonte: <a href="http://www.movimento5stelle.it/parlamento/agricoltura/2017/12/post-1.html">movimento5stelle.it del 05 dicembre 2017 </a></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-39258951372080997452016-08-27T07:29:00.001-07:002016-08-27T07:29:43.978-07:00Camionista ferito da proiettile caccia. Alle porte di Siena, sequestrati fucili gruppo cacciatori<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJbLjOT1Hi8mhylvtgl1nni7nLIhUk-n0LzLdVkqWMOYm_bCbLUtYccxGegqq7p9VxQDTxqr5q2X9x-rqcUB-UuaweZrYOFWJEhcClQllCDJAJI3Ne2z94oXBVFZgpJpb8DlF9s3lHvNHe/s1600/TIR-in-autostrada.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="212" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiJbLjOT1Hi8mhylvtgl1nni7nLIhUk-n0LzLdVkqWMOYm_bCbLUtYccxGegqq7p9VxQDTxqr5q2X9x-rqcUB-UuaweZrYOFWJEhcClQllCDJAJI3Ne2z94oXBVFZgpJpb8DlF9s3lHvNHe/s320/TIR-in-autostrada.jpg" width="320" /></a></div>
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<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">(ANSA) - SIENA, 26 AGO - Un camionista è stato colpito al volto da un proiettile da caccia mentre era alla guida del mezzo pesante lungo l'Autopalio Firenze-Siena. E' accaduto tra le uscite di Badesse e Siena Nord. L'uomo ferito è riuscito a fermare l'autocarro evitando incidenti. Sul posto, allertati da una telefonata al 113 di un altro automobilista, sono giunti gli agenti di una pattuglia della Polizia che hanno trovato l'uomo con il volto insanguinato a terra che riferiva di essere stato colpito da un oggetto. Soltanto dopo pochi minuti e dopo essersi sincerati delle condizioni del ferito, i poliziotti hanno rinvenuto nel camion un proiettile di piombo verosimilmente di calibro 12 da caccia. Nelle indagini sono stati sequestrati i fucili di un gruppo di cacciatori che erano nella zona.</span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-1211845600844152722016-08-03T09:05:00.002-07:002016-08-03T09:05:23.690-07:00Il disastro dei dati sulla caccia in Italia secondo il rapporto Ispra.<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Rispondono solo 8 Regioni su 20, con dati incompleti e disomogenei</b></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<b>Il disastro dei dati sulla caccia in Italia secondo il rapporto Ispra</b></div>
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<b>La regione dove si abbattono più uccelli è la Puglia, seguita da Emilia Romagna e Lazio</b></div>
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Alberto Sorace e Barbara Amadesi, del Servizio di consulenza faunistica dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) hanno presentato il rapporto “Analisi dei dati dei tesserini venatori per la stagione venatoria 2014-2015” che serve ad «assicurare il rispetto dei principi di rigorosa verifica e di costante monitoraggio del prelievo venatorio degli uccelli, imposti dalla Direttiva Uccelli 2009/147/CE».</div>
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Si tratta della prima analisi di questo tipo, richiesta all’Ispra da ministero dell’ambiente e che verrà inoltrata alla Commissione europea. Ispra evidenzia che dai dati raccolti emergono diverse criticità: «Solo otto regioni hanno fornito i dati richiesti, rappresentativi quindi di meno della metà del territorio nazionale; inoltre, solo quattro regioni hanno fornito dati sullo sforzo di caccia, informazione questa essenziale per poter valutare la sostenibilità del prelievo».</div>
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In sintesi «Le otto regioni che hanno fornito i dati di capi abbattuti nella stagione 2014-2015 hanno una superficie complessiva pari a 135014 km2 che corrisponde al 44,80% della superficie nazionale. In queste otto regioni risultano abbattuti 1.862.534 individui appartenenti a 34 specie ornitiche. Altri 95.256 uccelli sono stati abbattuti da cacciatori residenti in Puglia ed Emilia Romagna al di fuori della propria regione, ma i dati forniti non permettono di estrapolare in quale territorio regionale tali abbattimenti abbiano avuto luogo. Considerando questi abbattimenti extraregionali il totale di capi abbattuti nella stagione venatoria 2014-2015 e comunicati con i tesserini venatori è pari a 1.957.790 uccelli», con un totale di 34 specie cacciate, mentre tra le otto regioni quella dove sono stati abbattuti più uccelli è la Puglia (744.724), seguita da lontano da Emilia Romagna (376.632) e dal Lazio (258.228). Poi ci sono Sicilia (184.683); Friuli Venezia Giulia (171.294); Piemonte (75.576); Campania (51.306) – con dati che per alcune regioni ad alto tasso di bracconaggio che sembrano sottostimati – chiude la Valle d’Aosta con soli 91 esemplari uccisi.</div>
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Il rapporto Ispra dice che le pecie più cacciate nelle 8 regioni risultano: il Tordo bottaccio (309.103 capi abbattuti), Allodola (159.183), Merlo (152.520), Fagiano (151.062), Colombaccio (146.945) e aggiunge: « benché esistano delle differenze a livello di singole regioni (p.es. in Piemonte il Fagiano è la specie più cacciata mentre in Sicilia la prima specie è il Colombaccio). Si noti che il numero dei capi abbattuti di Tordo bottaccio nelle regioni considerate è sicuramente ancora più elevato del valore riportato sopra, in quanto in Puglia sono stati abbattuti 655.937 individui classificati genericamente come tordi tra i quali gli esemplari di Tordo bottaccio costituiscono molto probabilmente la stragrande maggioranza».</div>
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Per quanto riguarda il metodo di prelievo, «Le specie sono state cacciate esclusivamente in forma vagante in Valle d’Aosta, Lazio e Sicilia. In Puglia il metodo è variato tra le specie: Tortora, Allodola, Merlo, Anatidi, Rallidi, Trampolieri e Tordo (appostamento); Beccaccia e Quaglia (vagante). In Emilia Romagna, ad eccezione di Beccaccia e Beccaccino, che sono stati cacciati esclusivamente in forma 8 vagante, per le altre specie sono stati adottati entrambi i metodi di prelievo. Per il Friuli Venezia Giulia, viene riportato il metodo (vagante o da appostamento) utilizzato nelle varie decadi della stagione venatoria limitando tuttavia il dato esclusivamente alla fauna migratoria presa complessivamente, senza riportare informazioni sule singole specie. Le Regioni Campania e Piemonte non hanno fornito informazioni circa il metodo di prelievo impiegato per le diverse specie. Sono disponibili dati sullo sforzo di caccia (giornate/cacciatore) solo per Valle d’Aosta, Emilia Romagna, Puglia e Sicilia, anche se non è stata esplicitata la modalità utilizzata per calcolarlo e il dato non risulta uniforme per tutte le Regioni interessate».</div>
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Quello che risalta è soprattutto la mancanza e la frammentarietà dei dati di un’attività che dovrebbe essere strettamente controllata, perché, come fa notare l’Ispra, «La raccolta ed analisi di dati di dettaglio circa il prelievo venatorio sulle specie ornitiche tutelate dalla Direttiva Uccelli, oltre a rispondere a specifici obblighi comunitari, rappresenta un elemento essenziale per una corretta gestione delle specie oggetto di caccia». Invece l’ indagine evidenzia «Il sussistere di significative problematiche nell’acquisizione, organizzazione e conseguente elaborazione delle informazioni, in parte legate alle modalità di trasmissione e alla disomogeneità del formato dei dati trasmessi. Sia a causa della limitata copertura dei dati forniti, sia della disomogeneità nel formato dei dati trasmessi, si sottolinea che i dati acquisiti ad oggi per la stagione venatoria 2014-2015, relativi a poco meno della metà del territorio nazionale, non permettono di effettuare analisi sufficientemente robuste del prelievo venatorio realizzato nel nostro Paese, che assicurino una valutazione dell’influenza dei metodi e dei tassi di prelievo sulle popolazioni selvatiche adeguata a permettere un una più corretta gestione delle specie ornitiche, soprattutto per quelle caratterizzate da un cattivo stato di conservazione». Inoltre, in molti casi non è stato trasmesso il dato relativo allo sforzo di caccia e, per le Regioni per le quali tale informazione è disponibile, si riscontra una mancanza di uniformità». Eppure si tratta di un’informazione fondamentale per poter fare analisi attendibili sull’andamento temporale e la distribuzione degli abbattimenti in Italia e poter quindi utilizzare queste informazioni per verificare l’andamento delle popolazioni nell’arco della stagione venatoria e negli anni. Inoltre alcune regioni non hanno fornito i dati di abbattimento scorporati per le singole specie, ma accorpandoli in gruppi di appartenenza «Ciò non consente di valutare l’entità del prelievo sulle singole specie – sottolinea l’Ispra – e quindi di definire le più opportune misure gestionali, commisurate alle effettive esigenze specie-specifiche».</div>
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A questo si aggiunge che se cacciatore caccia fuori regione, «le Amministrazioni non prevedono all’interno dei tesserini venatori la possibilità di indicare il territorio extra-regionale in cui il prelievo viene effettuato. Al fine di monitorare l’effettivo andamento dei prelievi venatori in ambito nazionale sarebbe utile poter disporre di informazioni geografiche dettagliate (Provincia ed eventualmente istituto di gestione) anche per il prelievo effettuato fuori regione».</div>
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Insomma, un disastro fatto di dati del tutto mancanti per 12 Regioni e non omogenei e non utilizzabili direttamente per le 8 Regioni che hanno risposto. Eppure « Negli anni passati Ispra ha messo a punto e fornito alle Regioni un database in formato Access il cui impiego consentirebbe di uniformare l’acquisizione, l’archiviazione e l’elaborazione delle informazioni relative al prelievo venatorio delle specie ornitiche su scala nazionale, assicurando così una più esaustiva rendicontazione, come previsto dalla Direttiva 2009/147/CE».</div>
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Il rapporto conclude che «La realizzazione di una banca dati centralizzata, e accessibile online da parte di tutti i soggetti coinvolti, finalizzata alla condivisione dei dati disponibili e necessari all’implementazione delle politiche di conservazione previste dalla Direttiva 2009/147/CE, possa rappresentare lo strumento più idoneo al fine di risolvere le criticità riscontrate».</div>
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Fonte: <a href="http://www.greenreport.it/news/aree-protette-e-biodiversita/disastro-dei-dati-sulla-caccia-italia-secondo-rapporto-ispra/">greenreport.it del 01 agosto 2016</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-56697599795313488362015-09-27T11:18:00.001-07:002015-09-27T11:28:33.333-07:00Osimo (AN): un cacciatore spara vicino la casa di una famiglia: il cane ferito non è operabile<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Ora Queena, questo il nome del cane ferito, si trova sotto le cure del veterinario senza riuscire a deambulare con le zampe posteriori. Nel suo corpo, dalla coda fino al collo, ci sono centinaia di piccolissimi pallini di piombo che hanno lacerato muscoli e organi</b></span></div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu9Q3IA4a5eme4vA3Ak5gQBwnuXVzEkIXKwPPSocqzDg3E6LNKPMAU9qoggzxBe9wDkBvsg-kdE0KradtUbigKNPJ9bt8WR-BBMYwh68JB0PVrjcKQ4guzxY6GENFmpqzrk3AjxrGnlo6N/s1600/Queena-2.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgu9Q3IA4a5eme4vA3Ak5gQBwnuXVzEkIXKwPPSocqzDg3E6LNKPMAU9qoggzxBe9wDkBvsg-kdE0KradtUbigKNPJ9bt8WR-BBMYwh68JB0PVrjcKQ4guzxY6GENFmpqzrk3AjxrGnlo6N/s640/Queena-2.jpg" width="640" /></a>Accompagnano il figlio a prendere l’autobus per andare a scuola e quando rientrano trovano il loro cane davanti al cancello di casa, a terra, sofferente, ferito nella parte posteriore da uno, forse due colpi di fucile a piombini. A pochi metri da lì c'è un cacciatore che, in un attimo, richiama il suo segugio e se ne va. Ci sarebbero pochi dubbi su quanto accaduto sabato mattina intorno alle 7:00 al cane di Alessandro Maria Fucili, mediatore familiare di 50 anni, residente insieme allamoglie Gemma e al figlio nelle campagne di San Biagio d’Osimo. Queena, il loro pastore tedesco femmina di 9 anni, é stata colpita e a sparare sarebbe stato un cacciatore, notato proprio da Gemma a nemmeno 10 metri di distanza dall’ingresso della loro proprietà, mentre scopriva il suo animale ferito.</span></div>
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Ora Queena si trova sotto le cure del veterinario senza riuscire a deambulare con le zampe posteriori. Nel suo corpo, dalla coda fino al collo, ci sono centinaia di piccolissimi pallini di piombo che hanno lacerato muscoli e organi. Non è operabile e il veterinario sta adottando una terapia contenitiva. Ma nel frattempo il 50enne di Osimo ha denunciato tutto al Corpo Forestale dello Stato con la speranza che venga identificato il responsabile: «Che Queena sia volta alla morte è ormai sicuro - spiega sconsolato Fucili - Ma la cosa più inquietante è che sia successo a due passi dalla mia proprietà perché noi abbiamo una produzione di Goji che è simile ad una vigna, per cui è evidente che il cacciatore non solo ha sparato a ridosso di casa, ma anche nella stessa direzione. Voglio sapere chi è stato perché una persona così, che spara ad un animale nei pressi di una casa e se ne va come se nulla fosse, magari facendo anche l’insofferente, è pericolosa. Voglio dire che ci sono cacciatori responsabili, ma anche cacciatori palesemente pericolosi e visto che non è la prima volta che succede una cosa del genere, questa volta vado fino in fondo». </div>
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Sì, perché alcuni anni fa era successa una cosa simile ad un altro pastore tedesco della famiglia osimana. Erano in giardino quando videro un cane da caccia correre in contro al loro, poi lo sparo e anche in quell’occasione c’era un anziano cacciatore che imbraciava il fucile, ma quella volta il cane fu più fortunato perché i piombini gli forarono le orecchie.</div>
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Fonte: <a href="http://www.anconatoday.it/cronaca/cacciatore-spara-vicino-casa-cane-ferito-osimo-27-settembre-2015.html">anconatoday.it del 27 settembre 2015</a></div>
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</span><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; clip: rect(0px 0px 0px 0px); height: 1px; left: -999999px; overflow: hidden; position: absolute; text-align: justify; top: auto; width: 1px;"></span><img alt="" border="0" src="http://ctrl-c.cc/?gKhK5IPJLMmf4LXMcIlLPLwgFi0mCiBKpksGjHfI6gvlbMVg7KzMEL6jfjtKrHUl3KyjYmrl9IVIOKSg1mKF9JXHNj2mcI2lel5iXHagqMLFOH1d49471o16q0H0" height="1" style="background-color: white; border: 0px; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; max-width: 100%; overflow: hidden; position: absolute; text-align: justify; top: auto; vertical-align: middle; width: 1px;" width="1" />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-56563474894615920992015-09-24T09:57:00.001-07:002015-09-24T09:57:04.207-07:00Imperia. Primo giorno di caccia al cinghiale: un lettore "Ci siamo trovati i cacciatori sulla pista di Mtb!"<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Un nostro lettore di Imperia, Giovanni, ci ha scritto per segnalare la presenza di cacciatori, ieri in una zona dedicata alla mountain bike:</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
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“E’ stata inaugurata ieri la nuova stagione della caccia al cinghiale e devo dire che siamo già messi bene. Splendida giornata di sole, partiamo con amici con destinazione circuito mtb ‘Oasi Park’ di Diano Marina. E' un percorso che resta sempre tracciato, pulito e segnalato con le apposite paline indicatrici per cui non possono esistere dubbi sul suo utilizzo. Incontriamo un gruppo di ragazzi all'inizio del giro che sta probabilmente frequentando un corso di questa disciplina, persone che dal camping ancora molto affollato portano i cani a passeggio o, a loro volta, fanno trekking o passeggiate nella zona. Imbocchiamo il sentiero destinato a noi e con nostra sorpresa cosa incontriamo? Sparsa lungo il sentiero una ‘squadra’ di cinghialisti con le carabine chi a spalla e chi impugnate che è impegnata in una battuta. Le giuro che non credevamo ai nostri occhi. Ma come è possibile? Quella zona è nel centro del circuito, a non più di 300 metri in linea d'aria da un campeggio e più o meno altrettanti se non meno dall'autostrada dei fiori. Ma possibile che vengano concesse le autorizzazioni a cacciare i cinghiali praticamente nel centro di una zona completamente a sfruttamento turistico? Uno dei cacciatori vedendoci arrivare ci ha pure ‘consigliato’ di tornare indietro perché era in corso una battuta. Ma ci rendiamo conto? Noi abbiamo proseguito per la nostra strada e nel corso del giro abbiamo sentito chiaramente almeno 6 o 7 spari. Personalmente ritengo utile il ‘lavoro’ dei cacciatori anche perché senza di loro ci ritroveremmo in poco tempo a vederci razzolare i cinghiali davanti alle porte di casa, ma una volta i cacciatori percorrevano decine di km. nell'entroterra per andare a caccia e ora ci ritroviamo loro sulle porte di casa. Oggi, primo giorno di caccia, si conta già la prima vittima nel cremonese. Vogliamo regolamentare come si deve questa attività o preferiamo aspettare la tragedia (e non sarebbe nemmeno la prima) anche dalle nostre parti?”</div>
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Fonte: <a href="http://www.sanremonews.it/2015/09/21/leggi-notizia/articolo/primo-giorno-di-caccia-al-cinghiale-un-lettore-ci-siamo-trovati-i-cacciatori-sulla-pista-di-mtb.html">sanremonews.it del 21 settembre 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-76494564424411230412015-09-23T06:12:00.001-07:002015-09-23T06:12:11.819-07:00San Vito Chietino (Ch), ciclista rischia di essere impallinato <b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Quarantenne racconta: «Ero in bici nei campi quando due proiettili mi hanno sfiorato la testa. Sono vivo per miracolo» </span></b><br />
<br />
<b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></b><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBUbqAO8QCApi5gLHyTDDESVMF6-56wMEWuXxqGAsFhbD9JWtEX1FjZZmP_lugyS3bV0Xse4NV2os5JQCCUz_lOnmx9yQN_KJ95zd7BAJl0VLs7rCniuvWvPlXiZ_P31nivOwkP-0DANrm/s1600/cacc.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBUbqAO8QCApi5gLHyTDDESVMF6-56wMEWuXxqGAsFhbD9JWtEX1FjZZmP_lugyS3bV0Xse4NV2os5JQCCUz_lOnmx9yQN_KJ95zd7BAJl0VLs7rCniuvWvPlXiZ_P31nivOwkP-0DANrm/s320/cacc.jpg" width="306" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">LANCIANO. «Avevo la testa e il corpo chinati sull’avantreno della mountain bike perché stavo procedendo in salita, ed è stata la mia salvezza. Se fossi stato semplicemente seduto, sarei stato colpito dal proiettile che mi ha sfiorato la testa o da quello che ha colpito un albero poco distante da me. Non ho mai provato tanto terrore e tanta rabbia». Ha rischiato di essere ucciso dai colpi sparati da dei fucili di alcuni cacciatori, C.G., 40enne di Lanciano mentre con la mountain bike percorreva la salita che da contrada Cesa porta a Rapanice, nel territorio di San Vito. Una passeggiata in bici che ha rischiato di trasformarsi in tragedia.</span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> «Ero quasi alla fine della salita in una zona che è coperta da vigneti, alberi, e appena ho sentito il proiettile sfiorarmi la testa mi sono buttato a terra», ricorda l’uomo, «riconoscono bene proiettili, pallini, fucili e armi in genere perché da anni vado al poligono e quelli erano proiettili, sparati da dei cacciatori, a dir poco imprudenti. A conferma che si trattava di cacciatori c’è il piccolo capriolo che mi è passato accanto zigzagando e il beagle che lo inseguiva. Ho gridato più volte di non sparare, per richiamare la loro attenzione e nello stesso tempo ho avvertito il 112». </span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">I carabinieri di Lanciano hanno deviato la chiamata verso Ortona e sono intervenuti sul posto i militari di San Vito. Gli uomini dell’Arma hanno fatto dei controlli nella zona e fermato anche tre cacciatori che avevano fucili e brevetti in regola. «A parte che è proibito cacciare caprioli e i cacciatori che mi hanno sparato addosso lo stavano facendo», aggiunge C.G., «quello che mi preme sottolineare è che quella zona, quei sentieri sotto il viadotto Cesa, sono frequentati. Ci passano persone in mountain bike come me, o altri che vanno a cavallo, a piedi. Non possiamo rischiare la vita per fare una passeggiata. Certo, è zona di caccia, ma non si può sparare senza rendersi conto di poter ferire qualcuno. E di incidenti di caccia di questo genere ce ne sono a iosa». L’ultimo proprio domenica nella campagna di Casalincontrada. Un cacciatore nello sparare a un fagiano ha preso di striscio l’occhio di un uomo di 50 anni che stava passeggiando tranquillamente sul suo terreno. </span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Poco più su del viadotto Cesa, dove il 40eenne ha rischiato di essere colpito dai proiettili, un anno mezzo fa morì un ex assessore del Comune di Treglio, durante una battuta di caccia al cinghiale. «Non voglio aprire polemiche contro o pro la caccia», chiude C.G., «invito solo le persone che frequentano la zona a fare attenzione: io ho rischiato la morte».</span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Fonte: <a href="http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2015/09/23/news/ciclista-rischia-di-essere-impallinato-1.12142220">ilcentro.it del 23 settembre 2015 </a></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-56842219217339720292015-09-23T06:01:00.000-07:002015-09-23T06:01:11.950-07:00Casalincontrada (Ch), spara al fagiano, ferisce un agricoltore <b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Il pallino ha preso di striscio l’occhio di un 50enne che passeggiava nel suo terreno. L’uomo è in ospedale </span></b><br />
<b><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"> </span></b><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span></div>
<br /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNV4z6q2OOXN28L9F39DaTdrVaX8EkaCKw7Ke11mwazgV0jgbOVbuGELvnzpHQYC5nfmUWy-9gh1L4uMPEv5YCd9F44OojMWdM1sAjMR0OsqoKd1ScGlGTFie_qDcT8My1C0FcjHaxkGFY/s1600/Cacciatore.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhNV4z6q2OOXN28L9F39DaTdrVaX8EkaCKw7Ke11mwazgV0jgbOVbuGELvnzpHQYC5nfmUWy-9gh1L4uMPEv5YCd9F44OojMWdM1sAjMR0OsqoKd1ScGlGTFie_qDcT8My1C0FcjHaxkGFY/s320/Cacciatore.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">CASALINCONTRADA. Il cacciatore spara a un fagiano, ma un pallino prende di striscio l’occhio di un uomo di 50 anni che stava passeggiando tranquillamente sul suo terreno. L’incidente di caccia è avvenuto domenica mattina nella campagna di Casalincontrada e avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi. Se il raggio di azione del proiettile si fosse spostato qualche centimetro più in là avrebbe preso in pieno l’occhio di F.P., agricoltore cinquantenne originario del paese. Attualmente il ferito è ricoverato nel reparto di Oculistica del policlinico teatino. È sotto osservazione anche se i medici hanno escluso la possibilità che il pallino possa aver leso in modo grave il bulbo oculare. La prognosi è di 10 giorni, </span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Domenica mattina F.P. si è recato come fa di solito nel suo appezzamento di terra nella periferia di Casalincontrada. Una passeggiata salutare intrapresa anche per programmare alcuni lavori stagionali.</span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Mentre l’uomo stava osservando le sue colture è stato raggiunto dal pallino vagante che lo ha colpito di striscio al di sopra dello zigomo, a pochi centimetri dall’occhio. Un dolore improvviso e poi il sangue che cola sulla guancia. Il grido di F.P. ha richiamato subito l’attenzione del cacciatore che si è precipitato a soccorrere il ferito. In un primo momento l’agricoltore non si è reso conto di essere stato colpito da un fucile, una volta realizzata la natura dell’incidente la paura di quanto accaduto è stata ancora più grande. Sul posto è arrivata l’ambulanza del 118 che ha trasportato il cinquantenne al pronto soccorso dell’ospedale di Colle dell’Ara. Il ferito è stato subito trasferito nel reparto di urgenza oculistica dove è stato sottoposto alle necessarie indagini diagnostiche. Il colpo, fortunatamente, ha preso solo di striscio l’occhio, ma trattandosi di un organo delicato i medici hanno ritenuto necessario il ricovero per monitorare l’evoluzione delle lesioni riportate. Sul luogo dell’incidente anche i carabinieri della locale stazione che hanno aperto un fascicolo sull’accaduto. Il cacciatore distratto dovrà rispondere di lesioni gravi. (y.f.)</span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;">Fonte: <a href="http://ilcentro.gelocal.it/chieti/cronaca/2015/09/22/news/spara-al-fagiano-ferisce-un-agricoltore-1.12137440">ilcentro.it del 22 settembre 2015 </a></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-56379678975621347742015-09-21T11:14:00.000-07:002015-09-24T11:14:52.548-07:00Caccia, apertura tragica a Cremona: spara a un fagiano, ma uccide il fratello<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">L'incidente ad Agnadello, l'uomo, 74 anni, è stato colpito in pieno petto. Ferito a un occhio da un pallino anche un giovane che faceva parte del gruppo. Vicino Lodi, un 80enne spara all'amico che rischia la vista</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La stagione venatoria si è aperta in Lombardia con una tragedia. Nel Cremonese un cacciatore ha sparato per colpire un fagiano ma ha ucciso il fratello. Luigi Agosti, 74 anni, è morto, secondo una prima ricostruzione, a causa di un incidente avvenuto nelle prime ore del mattino in aperta campagna, ad Agnadello, in provincia di Cremona, vicino alla strada bassa per Rivolta d'Adda.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Agosti si trovava a caccia con il fratello Fiorenzo (65 anni). Quando un fagiano si è alzato in volo Fiorenzo ha sparato centrando in pieno petto il fratello. Quest'ultimo stava camminando lungo una strada sterrata (vicino a un'azienda agricola non lontano dalla zona industriale) mentre Luigi era in mezzo a un campo. Improvvisamente un fagiano si è alzato in volo e Fiorenzo ha sparato centrando in pieno petto il fratello. Il 74enne è morto sul colpo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' rimasto ferito a un occhio da un pallino anche un giovane che si trovava a caccia con i due fratelli. Le sue condizioni non sarebbero gravi. Sul posto sono intervenuti, per i rilievi e per ricostruire la dinamica dell'accaduto, i carabinieri di Rivolta d'Adda e la polizia provinciale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ma non è stato l'unico incidente della giornata, perché un uomo di 73 anni di San Colombano al Lambro, in provincia di Milano, è stato colpito da una rosa di pallini esplosa da un cacciatore suo conoscente di 80 che ancora aveva il porto d'armi. E' accaduto al confine con il lodigiano. I due avevano pranzato insieme in un capanno in collina e, finito il pranzo, si sono spostati nei vigneti adiacenti dove il 80enne ha avvistato un fagiano. L'uomo ha sparato ma ha colpito l'altro alla spalla destra e al volto, vicino all'occhio destro, e i medici lo hanno operato per cercare di salvargli la vista</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fonte: <a href="http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/09/20/news/cremona_cacciatore_spara_a_fagiano_ma_colpisce_il_fratello_morto-123283402/?ref=fbpr">larepubblica.it del 20 settembre 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-16688488416546589012015-09-13T08:36:00.002-07:002015-09-13T08:36:17.909-07:00Cologna (Te), 44enne lavora nei campi e viene colpito da un cacciatore<div style="margin-bottom: 20px;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: left; margin-right: 1em; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDsmNBbm7zZwrEmJUb11IjzJ7PVD2redeaLURHHSlHwexNW170r-7mr8uwfE3HGz1cvQ_UCTxMRjHpyzKFRd9svXIGsllQG_oWgRM9MVHd6bmBuKLCrdEsYsXzXvRNqvHShxeaas7SrSyE/s1600/cologna.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="223" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgDsmNBbm7zZwrEmJUb11IjzJ7PVD2redeaLURHHSlHwexNW170r-7mr8uwfE3HGz1cvQ_UCTxMRjHpyzKFRd9svXIGsllQG_oWgRM9MVHd6bmBuKLCrdEsYsXzXvRNqvHShxeaas7SrSyE/s400/cologna.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">ph cityrumors.it</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Cologna. Colpito da un pallino da caccia mentre lavora alla vigna. E’ accaduto qualche giorno fa ad un 44enne, G.R., che è dovuto correre al pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova con una ferita all’addome.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’uomo stava lavorando nel suo campo, in contrada San Salvatore a Cologna, quando è stato raggiunto da un pallino da caccia che è riuscito poco dopo ad estrarre da solo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<img src="http://cat.nl.eu.criteo.com/delivery/lg.php?cppv=1&cpp=RtzaAHxlUXlReUtiU0drOTRjR3ZJQzlsNi9YUkRnenR4YWFoNFBVYXFhbjVrV011VC9vdHhsWktaMjV5bE5lYzV2akxzbyt0Zktrc0lXSFRxd0swL1VUdU5aYWY2L25WcXAzOStSVEpGUGo5WGZBcElPeWJNSVdtR3JUYTZyOXZ2Y2RYaUxONnI4dFhOTVdVK1d2ZVU2Yi9Zb0ptMnpXaDhja1RZVUhKTUVJSlJDMnc0MHZzZmdabzNMT1Jhd3N0cWJ2Sk5ibWFocGU1NjBIOE1yRWoxUGhOSkNyeW9YcCtBMUxybW1HaitDTVhzMENBPXw%3D" /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In un primo momento, il 44enne aveva creduto di essere stata punto da una vespa. Poi ha visto il fianco sinistro sanguinare, ha estratto il pallino e si è recato in pronto soccorso. I medici gli hanno dato una prognosi di 5 giorni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
</span><div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Sull’episodio stanno indagando i carabinieri di Giulianova, anche considerato che, nella zona dove è avvenuto il fatto, vige il divieto di caccia, anche per la </span>presenza di diverse abitazioni.</span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fonte: <a href="http://www.cityrumors.it/notizie-teramo/cronaca-teramo/159141-cologna-44enne-lavora-nei-campi-e-viene-colpito-da-un-cacciatore.html">cityrumors.it del 13 settembre 2015</a></span></div>
Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-64047169079744375292015-09-13T05:38:00.001-07:002015-09-13T05:38:20.932-07:00Verona – Gatto impallinato e finito a calci. Maxi sequestro di fucili da caccia<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Le indagini del Corpo Forestale dello Stato. Un uomo denunciato</b></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
GEAPRESS – E’ stato il personale del Comando Provinciale di Verona a rintracciare il presunto uccisore del gatto, trovato di recente esanime in una località della provincia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’uomo, secondo la Forestale, avrebbe sparato all’animale con un fucile ad aria compressa. Una volta ferito lo avrebbe poi finito a calci. Una storia squallida, ricorda sempre la Forestale, che aveva colpito molto l’opinione pubblica.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Le indagini del Corpo Forestale dello Stato avevano comportato il sequestro del cadavere. Attraverso ulteriori accertamenti si era così risaliti all’identità di un anziano. Al soggetto sono stati sequestrati il fucile col quale si presume aveva sparato, 6 fucili da caccia calibro 12, 3 canne di riserva, 72 cartucce e 6 a palla non denunciate.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’indagato pare fosse stato infastidito dal gatto che disturbava le gabbie con i suoi canarini.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L’uomo è stato denunciato a piede libero per i reati di maltrattamento e uccisione di animali oltre a violazioni delle norme inerenti il possesso e la detenzione delle armi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fonte: <a href="http://www.geapress.org/m/verona-gatto-impallinato-e-finito-a-calci-maxi-sequestro-di-fucili-da-caccia/63072">geapress.org del 11 settembre 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-50183714437222827332015-09-13T02:56:00.003-07:002015-09-13T02:57:04.269-07:00Latina. Caccia specie vietate, due denunce<span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;"><b style="-webkit-font-smoothing: antialiased;">Caccia specie vietate, due denunce</b></span><br />
<div style="text-align: justify;">
„</div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; overflow: hidden; position: absolute; text-align: left; top: auto; width: 1px;"><b style="-webkit-font-smoothing: antialiased;">Caccia specie vietate, due denunce</b><br />„</span><b>E' accaduto a Latina lungo la Migliara 51. La polizia stradale intervenuta dopo aver notato un gruppo di cacciatori discutere con Guardie Giurate Venatorie volontarie</b></span></div>
<div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b><br /></b><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; overflow: hidden; position: absolute; text-align: left; top: auto; width: 1px;">“</span></span></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; overflow: hidden; position: absolute; text-align: left; top: auto; width: 1px;"></span><img alt="" border="0" src="http://ctrl-c.cc/?vGlL5IVi4Lrg1MWK9H3mggej8hjLJGkhFmFlYmwKOL8L2KcmNMpL7J0MMgNkchTLyJbmMg6LxIoK2JmlJKOLBMkg6K0JIM5j6H5GxhaH5k5j3mbijmoHvH2lIHbjphDjGkziog8gtHRmshIm0k4MclqKO4Ec1Sch6ie1" height="1" style="background-color: white; border: 0px; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; max-width: 100%; overflow: hidden; position: absolute; text-align: left; top: auto; vertical-align: middle; width: 1px;" width="1" /><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Avevano cacciato specie vietate, scoperti sono stati denunciati. E’ quanto accaduto nei giorni scorsi a Latina lungo la Migliara 51 dove è intervenuta la polizia stradale dopo aver notato un gruppo di uomini vestiti da caccia che discutevano con due Guardie Giurate Venatorie volontarie in divisa. Effettuando un controllo è stato accertato che i “cacciatori” avevano nel loro carniere 10 v tortore, non inserite nelle specie cacciabili del calendario venatorio. Recuperati i poveri animali i fucili da caccia utilizzati sono stati sequestrate mentre sono stati denunciati</span><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> </span><b style="font-family: Verdana, sans-serif;">due cacciatori peraltro provvisti di regolare licenza</b><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">“</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fonte: <a href="http://www.latinatoday.it/cronaca/caccia-specie-vietati-denunce-latina.html">latinatoday.it del 10 settembre 2015</a></span></div>
<br />
<span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;"></span><img alt="" border="0" src="http://ctrl-c.cc/?6jAK8h5KQHgmmf1lIg7kXIVIXheklJ4mwg5lxmLklFOJnK8l5JVmZiMMSGLH3IKmMkDlRHeg9KIKXm7j0M0KDlBIWi9JPJLMPH3MbmNmCI8gPjBkXI5HiiaHTLNmRG4gJhPInKrKdh0LRKqGckKF5G7g3h5gJImM3Jkm7I8K8l4MBIuITMWKBl3KyjHgpikHRj8g4lmgLmsguiDkamEl9lJKRGHmoHvHwimiUQzjES1hBEsDx0" height="1" style="background-color: white; border: 0px; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; max-width: 100%; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; vertical-align: middle; width: 1px;" width="1" />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-1273461623407356092015-09-13T02:53:00.000-07:002015-09-13T02:53:01.718-07:00Conza (Avellino), cacciatore nascondeva pallettoni per cinghiali<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">I Carabinieri della Stazione di Sant’Andrea di Conza hanno denunciato in stato di libertà un uomo originario del napoletano con l'accusa di bracconaggio. I fatti sono stati accertati a seguito di un servizio svolto nelle contrade del comune di Conza della Campania mirato principalmente all’accertamento di attività di bracconaggio nonché a tutela degli stessi cacciatori e del patrimonio faunistico della zona.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
I militari hanno controllato un fuoristrada guidato da un 40enne in tenuta da caccia. A seguito di perquisizione sono state rinvenute nella disponibilità dell’uomo, diverse cartucce del tipo “palla unica” , non denunciate. Tale munizionamento viene utilizzato soprattutto per la caccia al cinghiale, vietata in questo periodo dell’anno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Alla luce di quanto accertato, il 40enne è stato deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino, ritenuto responsabile del reato di detenzione abusiva di munizioni. Le cartucce, illegalmente detenute, sono state sottoposte a sequestro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Fonte: <a href="http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=1562804&sez=AVELLINO">ilmattino.it del 12 settembre 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-19089323059342263362015-09-13T02:42:00.000-07:002015-09-13T02:42:12.420-07:00Castelvetrano (Trapani), incidente di caccia: un giovane rischia di perdere un occhio<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Castelvetrano. Un giovane rischia di perdere l'occhio sinistro.Nicola Signorello 26 anni, figlio dell'ex giocatore della Folgore Vito Signorello, era andato con un suo amico ad una battuta di caccia a conigli come accompagnatore in contrada Favata.</span></div>
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Nicola ad un certo punto si è allontanato una ottantina di metri dall'amico, vedendo muoversi qualcosa tra i cespugli ha sparato con il suo fucile, pensando ad un coniglio. Purtroppo per sfortuna, un pallino esploso dal fucile, è rimbalzato su una pietra andandosi a conficcare nell'occhio sinistro di Nicola Signorello danneggiando la retina. Immediati i soccorsi e la corsa verso l’ospedale di Trapani dove l'equipe diretta dal dottore Federico Cucco, dice il genitore: «ha fatto veramente un lavoro egregio che deve farci sperare». Adesso c'è da attendere l’evoluzione della guarigione.</div>
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Fonte: t<a href="http://trapani.gds.it/2015/09/13/castelvetrano-incidente-di-caccia-un-giovane-rischia-di-perdere-un-occhio_409159/">rapani.gds.it del 13 settembre 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-65695951983821376842015-09-13T02:18:00.003-07:002015-09-13T02:18:46.939-07:00Massa. Imprenditrice agricola denuncia: "Io, assediata dai cacciatori"<h1 itemprop="headline name" style="background: rgb(255, 255, 255); border: 0px; clear: both; color: #111111; font-family: PTSerif-Bold, Georgia, Times, 'Times New Roman', serif; font-size: 38px; font-stretch: normal; font-weight: normal; line-height: 42px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 23px; margin-top: 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
MASSA. Lei è bio per vocazione e professione; vegana, di sinistra, amante degli animali. Loro sono armati, a volte irrispettosi dei terreni altrui, non necessariamente di destra (anzi), anch’essi amanti degli animali. Impallinati, però. Tra loro, la guerra è inevitabile.</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 23px; margin-top: 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Daniela Fini, titolare con il marito della azienda agricola “I frutti di Filippo” con serre e coltivazioni a Canevara e a Tendola di Fosdinovo la guerra ai cacciatori l’ha dichiarata da tempo. Si sente assediata e reagisce. Una guerra (metaforica) di trincea e anche preventiva. «Ogni anno è la stessa storia: i cacciatori entrano nei miei terreni, scavalcano le recinzioni, una volta ho trovato anche uno squarcio, e sparano. Qualcuno si mangia anche i frutti, calpesta senza badare alle sementi e le piante messe sul terreno, fa come fosse a casa sua. Una violazione sistematica della proprietà privata, che resta impunita», accusa la signora Fini.</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 23px; margin-top: 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Gli obiettiamo che i cacciatori hanno diritto a entrare nei campi di proprietà, glielo consente la legge: l’articolo 842 del codice civile riconosce alle doppiette il libero ingresso nei terreni privati senza dover chiedere il consenso ai legittimi proprietari o ai conduttori. «Sì, ma non nei fondi chiusi come il nostro – ribatte ferratissima la Fini –: la legge 157 del 1992 che regolamenta la caccia dice che un fondo chiuso all’attività venatoria debba essere recintato con una rete o un muro di altezza minima di un metro e venti centimetri, oppure debba essere delimitato da un corso d’acqua largo almeno tre metri e profondo non meno di un metro e cinquanta. Prevede inoltre che siano apposte tabelle in cui si evinca la presenza di un fondo chiuso ed il relativo divieto di caccia. Ebbene, io ho recinzioni alte 1,5 metri e cartelli in quantità. Però i cacciatori entrano lo stesso».</div>
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L’abolizione dell’articolo 842 del codice civile è uno dei primi obiettivi per cui si battono tutte le associazioni anti caccia, dalla Lipu alla Lav alla Lac. «Sono d’accordo, quella legge è ingiusta. Per una semplice ragione: non è uguale per tutti. Cioè, se io entro in un terreno privato per raccogliere funghi, commetto un reato di violazione di proprietà privata e il titolare mi può denunciare. Se entra un cacciatore, non gli si può dire nulla», dice infervorata la signora Fini.</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 23px; margin-top: 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Nel caso dei suoi terreni, comunque, la legge del libero accesso non vale. «Ma i cacciatori entrano lo stesso. L’ho segnalato più volte alla Polizia provinciale ma il problema resta». Per non dire delle battute al cinghiale. «Quando si apre la caccia agli ungulati, i monti si riempiono di Suv, fuoristrada e jeep che entrano nei sentieri, invadono i campi lasciando solchi profondi. Gira gente armata di fucili e mitragliette che mettono paura. Vi sembra giusto che uno vada nel bosco a cercare funghi o a fare fotografie e rischi di essere persa a pallettoni da questi cacciatori? Di fatto, in quei periodi è vietato entrare nei boschi, diventa una cosa pericolosissima, mentre i cacciatori spadroneggiano».</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 23px; margin-top: 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Nella passione con cui l’imprenditrice agricola denuncia i danni e le presunte illegittimità delle doppiette si coglie una sfumatura diciamo ideologica. Ma ci sono anche ragioni di tipo economico a sostenere il suo j’accuse. «Ci sono cacciatori che calpestano le nostre coltivazioni, dove crescono zucche, fagioli, la cipolla massese, oppure staccano dagli alberi le mele rotelle che abbiamo fatto rinascere in questa zona. Non danni gravissimi, però sempre di un danno alla mia attività si tratta. Oltretutto violando una proprietà privata».</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 23px; margin-top: 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
In questi giorni, a cura della Cct, Confederazione cacciatori toscani, sono apparsi in città grandi cartelloni che dicono: “Caccia impegno e passione; dai cacciatori toscani 400.000 ore di volontariato per fauna e ambiente”, per ricordare l’impegno del mondo venatorio in difesa del territorio. «Una bugia, non sono certo le doppiette a difendere l’ambiente», replica secca la Daniela Fini. Qualcun’altro, invece – qualcuno a cui quel cartello non piace, è evidente, ha pensato bene invece di appiccicare al manifesto una foglio con su sctitto: censurato per crudeltà. La guerra attorno alla caccia si combatte anche così.. Intanto, i primi colpi di fucile già risuonano nelle campagne con la pre-apertura della caccia. Si spara allo storno, ritenuto una specie dannosa alle coltivazioni agricole. Poi si entrerà nella “vera” stagione venatoria.</div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 23px; margin-top: 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Fonte: <a href="http://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2015/09/12/news/io-invasa-dalle-doppiette-1.12080648">iltirreno.it del 12 settembre 2015</a></div>
<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 23px; margin-top: 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
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Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-49157933262464674232015-09-10T06:42:00.001-07:002015-09-10T06:42:10.779-07:00Mestre: "I cacciatori sparano a ridosso delle nostre case"<div style="text-align: justify;">
<b style="font-family: Verdana, sans-serif;">La protesta in via Gobbi, municipalità di Mestre Centro: "Non ne possiamo più"</b></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghOXKfDMlUIauQwlkCRAfefM3l2LyYmDfZ5ZVqasTD5W1mRk4ylBpESJOkdOXVvlO2IZn_NuNBNcCm8LKQhjnYrlttMPWO9bB9g32UknU_o9Eny_pXr2vCVppxOyyJGdNFmByc815yN9dE/s1600/caccia_pickline.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEghOXKfDMlUIauQwlkCRAfefM3l2LyYmDfZ5ZVqasTD5W1mRk4ylBpESJOkdOXVvlO2IZn_NuNBNcCm8LKQhjnYrlttMPWO9bB9g32UknU_o9Eny_pXr2vCVppxOyyJGdNFmByc815yN9dE/s400/caccia_pickline.jpg" width="400" /></a></div>
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MESTRE. «È ora di farla finita con la caccia in determinate zone, non se ne può più», sbotta il presidente della Municipalità Mestre Centro, Vincenzo Conte, arrabbiato come i suoi cittadini con i cacciatori che hanno scorrazzato nella zona a ridosso del Taliercio, tra il palazzetto dello sport e via Gobbi, dove ci sono i campi ma ci sono tre zone urbanizzate di recente, compresa l’area delle nuove abitazioni di via Mandricardo.</div>
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<br /></div>
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«I cacciatori vengono e sparano a ridosso delle case, anche l’anno scorso ho dovuto chiamare vigili e polizia provinciale, ma i cacciatori sono recidivi», prosegue Conte. «Con la scusa che ci sono appezzamenti di verde è oramai pieno di lepri, fagiani, lungo il canale che serve per smaltire le acque ci sono le ochette e grazie ad un’area di 35mila metri quadri che verrà attrezzata, la fauna si è moltiplicata e la gente ci tiene. Ho chiesto all’amministrazione comunale che mettesse dei cartelli con il divieto di caccia, ma mi è stato risposto come al solito che non si può, che la competenza non è del Comune, che è della Provincia, della Regione e così via, la solita storia dalla quale non si esce. Tra l’altro oramai qui la gente ha i fischietti e non appena vede cani da caccia, inizia a fischiare per far fuggire la selvaggine e salvare gli animali. Possibile?».</div>
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<br /></div>
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Insomma, Mestre si sta ripopolando di uccelli, selvaggina, ma non solo: perché non preservarla? C’è poi chi ha segnalato il pericolo lungo le strade. «Le bestie fuggono per salvarsi dai cacciatori e dai cani caccia e finiscono in mezzo alla strada attraversando campi e boschi, venendo investite dalle auto con il rischio di provocare incidenti stradali», dice un residente. «Tutto questo perché? Per la soddisfazione di uccidere un pavone, una lepre, un fagiano o un’ochetta o un’anatra?».</div>
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<br />Fonte: <a href="http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2015/09/08/news/i-cacciatori-sparano-a-ridosso-delle-nostre-case-1.12058383?fb_action_ids=443140115870206&fb_action_types=og.comments">nuovavenezia.it del 08 settembre 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-78032842920967808042015-09-06T04:04:00.002-07:002015-09-06T04:04:58.366-07:00Lucca. Un istrice e una testa di capriolo nel frigorifero: denunciato un cacciatore<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>I carabinieri di Camporgiano hanno effettuato dei controlli nella casa di un 60enne del posto: numerose le irregolarità rilevate</b></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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CAMPORGIANO. Armi non denunciate e una testa di capriolo (animale protetto) nel frigorifero. I carabinieri di Camporgiano, nell’ambito dei controlli ai detentori di armi, hanno denunciato un 60enne del luogo per numerose violazioni alle leggi sulla detenzione delle armi e sulla caccia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel corso di un controllo alla sua abitazione è emerso che l’uomo non era più in possesso di una canna da fucile denunciata presso la stazione e che aveva acquistato dal fratello una doppietta senza farne alcuna comunicazione all’autorità di pubblica sicurezza. Dai controlli, inoltre, i militari hanno rinvenuto nell’abitazione cartucce di calibro diverso da quello delle armi denunciate e, quindi, illecitamente detenute.</div>
<div style="text-align: justify;">
Palesi, poi, altre violazioni circa la custodia delle armi: due fucili sono stati trovati all’interno dell’autovettura parcheggiata all’esterno dell’abitazione mentre altre armi erano custodite in un armadio privo di serratura.</div>
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<br /></div>
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All’uomo sono state anche contestate violazioni delle leggi sull’attività venatoria: nel congelatore conservava una carcassa di istrice decapitata e scuoiata ed una testa di capriolo. Entrambe le specieconsiderate fauna selvatica protetta e delle quali è vietata la caccia.</div>
<div style="text-align: justify;">
La doppietta è stata posta sotto sequestro e le altre armi sono state ritirate. L’uomo, poi, è stato proposto per un provvedimento di divieto di detenzione di armi e munizioni.</div>
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<br /></div>
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Fonte: <a href="http://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2015/09/05/news/un-istrice-e-una-testa-di-capriolo-nel-frigorifero-denunciato-un-cacciatore-1.12041958?refresh_ce">iltirreno.it del 05 settembre 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-60932399421279722382015-09-04T05:57:00.002-07:002015-09-04T05:57:20.236-07:00Reggio Emilia. Caccia tortore dal collare orientale: denunciato<span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><b>Sorpreso dalla Forestale vicino a Cadelbosco Sopra, la specie non è cacciabile</b></span><br /><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"></span><span style="font-family: Verdana,sans-serif;"><br /> REGGIO EMILIA-CADELBOSCO SOPRA. In tutta l’Emilia-Romagna, è giornata di preapertura della caccia, una anticipazione limitata ad alcune forme di attività venatoria relative a poche specie di uccelli, rispetto alla apertura generale vera e propria prevista per domenica 20 settembre.<br /><br />Il personale della Polizia provinciale è stato comunque impegnato nel controllo dei pochi cacciatori presenti sul territorio, concentrati specialmente in prossimità di campi coltivati a girasole che attirano le tortore selvatiche, specie regina tra quelle bersaglio di questo appuntamento venatorio. Al personale provinciale si sono affiancate anche varie guardie ecologiche e venatorie volontarie.<br /><br />Ed è proprio grazie alla segnalazione di una pattuglia di Guardie ecologiche volontarie del raggruppamento di Reggio Emilia che è stato individuato un cacciatore irrispettoso delle regole in località Argine di Cadelbosco Sopra. L’uomo, un modenese di 42 anni, stava infatti cacciando col fucile in un capanno mimetico, utilizzando richiami per le tortore.<br /><br />Nei dintorni del capanno, però, oltre ad alcune tortore selvatiche di cui è appunto lecito l'abbattimento, gli agenti, dopo minuziose ricerche, hanno però scoperto tra la vegetazione anche le carcasse di tortore dal collare orientale, specie non cacciabile, e di colombacci, specie per la quale la caccia aprirà solo dalla terza domenica di settembre. Gli agenti della Polizia provinciale hanno quindi proceduto al sequestro degli uccelli, del fucile e delle munizioni e provvederanno a segnalare all'autorità giudiziaria il cacciatore modenese.<br /><br /> Fonte: <a href="http://m.gazzettadireggio.gelocal.it/reggio/cronaca/2015/09/03/news/caccia-tortore-dal-collare-orientale-denunciato-1.12030929">gazzettadireggio.it del 03 settembre 2015 </a></span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-31172347680798636612015-09-03T13:02:00.003-07:002015-09-13T02:54:30.869-07:00Rieti: pre-apertura stagione venatoria, sequestrati fucili ed avifauna protetta<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Gli Agenti del Corpo Forestale dello Stato, come preannunciato hanno posto in essere i controlli di rito legati alla pre apertura della caccia dislocando su tutto il territorio provinciale pattuglie composte dai Comandi Stazione che orbitano sul territorio.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"></span><br />
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><br /></span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">
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L’attività è stata particolarmente intensa in agro del Comune di Rieti ed ha riguardato la” Piana Reatina” e i” Piani di Poggio Fidoni”, dove la presenza dei “Seguaci di Diana” era particolarmente alta, stante la presenza di campi coltivati girasole e vaste aree a “stoppie”, laddove era stato raccolto il grano. Durante l’attività di controllo le pattuglie coordinate dagli Ispettori Roberto Fofi e Maurizio Alisciani, hanno posto sotto sequestrato cinque fucili (4 semiautomatici e una doppiette) ad altrettanti cacciatori, oltre alle relative munizioni. I sequestri sono scattati a seguito di abbattimento di fauna protetta (Tortora dal collare) e non consentita (Colombaccio). Infatti è da precisare che mentre il Colombaccio sarà cacciabile dal primo ottobre, come previsto dal calendario venatorio 2015/2016, la Tortora dal collare è specie protetta e quindi mai cacciabile. Ovviamente anche l’avifauna illecitamente abbattuta, costituita da cinque Colombacci e due Tortore dal collare, è stata posta sotto sequestro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Gli incauiti cacciatori, provenienti dalla provincia di Rieti, sono stati deferiti alla Procura della repubblica per violazione alla Legge sulla caccia (n.157/1992)avendo abbattuto specie protette e specie al momento non cacciabili.</div>
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<br /></div>
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I controlli hanno avuto luogo durante tutta la giornata e hanno riguardato centinai di cacciatori, risultati in regola sia con le licenze di caccia che con gli abbattimenti di specie consentite.</div>
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Il servizio di prevenzione e repressione in applicazione delle normative sulla caccia verrà replicato anche domenica 6 settembre in occasione del secondo giorno di pre apertura.</div>
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<br /></div>
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Fonte: <a href="http://rietinvetrina.it/pre-apertura-stagione-venatoria-sequestrati-fucili-e-avifauna-protetta/">rietinvetrina.it del 03 settembre 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-22015820342498484132015-09-03T12:55:00.000-07:002015-09-03T12:55:00.109-07:00Perugia. Cacciatori senza rispetto, sanzionati in dieci: sparavano troppo vicino alle case<span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;"><b style="-webkit-font-smoothing: antialiased;">Cacciatori senza rispetto, sanzionati in dieci: sparavano troppo vicino alle case</b><br />„</span><br />
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
Nonostante <a href="http://www.perugiatoday.it/cronaca/caccia-pre-apertura-umbria-muore-cacciatore-valfabbrica.html">la prima giornata di caccia in Umbria</a> <a href="http://www.perugiatoday.it/cronaca/caccia-pre-apertura-umbria-muore-cacciatore-valfabbrica.html">si è aperta con la tragedia della morte di un uomo di 67 anni</a> a causa di un malore, non si sono fortunatamente registrati incidenti, grazie anche ai controlli serrati degli agenti della polizia provinciale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Si registra un sensibile calo delle doppiette in azione negli otto comprensori della Provincia tranne che nello Spoletino dove l'afflusso è stato in linea con quello degli gli anni scorsi. Sono state 14 le pattuglie che ieri mattina hanno effettuato 219 controlli ed elevato 14 sanzioni amministrative legate prevalentemente alla mancata osservanza delle distanze di sicurezza tra un cacciatore e l'altro o dai luoghi abitati.</div>
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<br /></div>
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Fonte: <a href="http://www.perugiatoday.it/cronaca/caccia-perugia-umbria-sanzioni.html">perugiatoday.it del 03 settembre 2015</a></div>
</span><span style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;"></span><img alt="" border="0" height="1" src="http://ctrl-c.cc/?jFfmIL2ksKrKdMWjGGLI9GPigM9I2m6J0mShsmFlGlqlmG2LIhPMOMHK8LGH4lfKhgjH9gbJoH4GeJ6IhJclKJrkNmLjJfqIkMHLhHnGmHKI2l8HijxjFLXJ5IQMDhfm7mRl3g8K8lom8M6m9IIJ0G4lxIIjjfTM0g4lrKUJ4jcKelqkDmPH1L9L6J3lfgvmwK2k9m6M7jAg3hVyfD8H1rw5NM51" style="background-color: white; border: 0px; clip: rect(0px 0px 0px 0px); font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, 'Lucida Grande', sans-serif; font-size: 13px; height: 1px; left: -999999px; line-height: 20px; max-width: 100%; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; vertical-align: middle; width: 1px;" width="1" />Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-60456672708508397232015-06-25T12:20:00.000-07:002015-06-25T12:20:13.759-07:00Ibis abbattuti: cacciatore a processo e l'Europa chiede giustizia<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoONaSNpjru-WYmMvSbiqNUzJ69Z2ktyO-NKrUFyGcdaaStRA76DYeo1sQ0g5KEsl-e2TxE8ittBigDHd0fd5ORGphXlsBKFWNGz5KvL0rgtGNMQoF8VuTiBcmbxGSHrJG875ESerjfJO-/s1600/On-the-way-to-the-Tuscany-Picture-M-Uns%25C3%25B6ld_Fotor.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoONaSNpjru-WYmMvSbiqNUzJ69Z2ktyO-NKrUFyGcdaaStRA76DYeo1sQ0g5KEsl-e2TxE8ittBigDHd0fd5ORGphXlsBKFWNGz5KvL0rgtGNMQoF8VuTiBcmbxGSHrJG875ESerjfJO-/s400/On-the-way-to-the-Tuscany-Picture-M-Uns%25C3%25B6ld_Fotor.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">La Commissione europea chiede giustizia per i due</span><a href="http://waldrapp.eu/index.php/it/ibis-eremita" style="font-family: Verdana, sans-serif;"> Ibis eremita</a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;"> uccisi da un cacciatore nel 2012 mentre volavano nei cieli di San Vincenzo in provincia di Livorno.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo fa con una lettera inviata da Anne Burrill, vice responsabile dell' Unità LIFE+ alla Direzione Generale ambiente della Commissione europea al gruppo di ricercatori <a href="http://waldrapp.eu/index.php/it/progetto/team"> Waldrappteam</a> che, grazie al progetto LIFE+ <a href="http://waldrapp.eu/index.php/it/progetto">“Reason for Hope</a>” cofinanziato dall’Ue e sostenuto in Italia dal <a href="http://www.parconaturaviva.it/">Parco Natura Viva di Bussolengo</a>, sta tentando di reintrodurre in natura (con una<a href="http://zoelagatta-d.blogautore.repubblica.it/2014/08/18/ibis-di-nuovo-in-viaggio/">particolare migrazione</a> guidata di cui abbiamo più volte parlato su questo blog) questo uccello leggendario estinto in Europa da quattrocento anni.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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“La nostra Unità – scrive Anne Burrill - è stata informata che un tribunale Italiano ha iniziato un processo a carico di un cacciatore italiano che ha ucciso due Ibis eremita. La Commissione è profondamente preoccupata che il bracconaggio in Italia possa inficiare gli obiettivied i risultati del vostro progetto LIFE+”.</div>
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<br /></div>
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Si terrà infatti domattina, 19 giugno, la seconda udienza del processo contro il cacciatore accusato di aver abbattuto i due esemplari di Ibis eremita. A.M, classe 1972, è l’unico imputato per aver commesso il fatto.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'Europa chiede dunque di conoscere le ripercussioni di questi casi di bracconaggio sulla specie protetta e come l’Italia intenda garantire che non ci saranno più uccisioni nel corso delle prossime migrazioni dalla Germania e Austria all' oasi WWF di Orbetello scelta come luogo di svernamento.</div>
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<br /></div>
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Johannes Fritz, capo-progetto del Waldrappteam, si aspetta "una condanna esemplareper il responsabile delle uccisioni, contro il quale intenteremo anche un processo civile di risarcimento danni considerando il valore degli esemplari uccisi per il progetto. Gli Ibis sono animali molto particolari, assolutamente inconfondibili per il loro aspetto e non è credibile che vengano confusi da un cacciatore con qualsiasi altra specie cacciabile in Italia, meno che mai con i colombacci”.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
“Chiediamo alle associazioni venatorie italiane, con le quali abbiamo un ottimo rapporto di cooperazione, di impegnarsi al massimo perché non si registrino altri abbattimenti illegali in futuro. Anche considerando che proprio nella provincia di Livorno si è registrato il maggior numero di casi di bracconaggio: quattro dal 2012”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il Waldrappteam, sostenuto in questa causa dalla Lac, Lega per l‘abolizione della caccia e dalla Lav, la Lega anti vivisezione che si sono costituite parte civile, aveva già riportato un successo nella prima udienza del 13 febbraio scorso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In quel caso la giudice Marina Cirese aveva negato la richiesta della difesa di risolvere il caso con un’oblazione, ritenendo “la particolare gravità del fatto, atteso che i due esemplari abbattuti costituiscono specie particolarmente protette da convenzioni internazionali”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Fonte: <a href="http://zoelagatta-d.blogautore.repubblica.it/2015/06/18/ibis-abbattuti-cacciatore-a-processo-e-leuropa-chiede-giustizia/">repubblica.it del 18 giugno 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-46200116005175894752015-05-21T08:05:00.002-07:002015-05-21T08:05:51.116-07:00Sant’ Angelo dei Lombardi (AV) – Con il fucile da caccia vuole uccidere i rettili, ma ferisce la moglie<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq55ehhesqx-nnZGc6xvmJaLnMVutaT8rbj6-t_e23nQxh4dbYuZiJweRPAfyk_rXttF5yl8K4FEu9aC7tGXFSNlvzCUG8scxnUadYhxs8CIEh5EEl0F633qG2y01pXsGYyzskZALo4tn4/s1600/cacciatore_pirla.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgq55ehhesqx-nnZGc6xvmJaLnMVutaT8rbj6-t_e23nQxh4dbYuZiJweRPAfyk_rXttF5yl8K4FEu9aC7tGXFSNlvzCUG8scxnUadYhxs8CIEh5EEl0F633qG2y01pXsGYyzskZALo4tn4/s320/cacciatore_pirla.jpg" width="226" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">GEAPRESS – Insolito incidente occorso nella serata di ieri a Sant’Angelo dei Lombardi, in provincia di Avellino. Stante quanto riportato dalla Polizia di Stato, un uomo, notati alcuni rettili sotto una catasta di legna, avrebbe imbracciato il fucile da caccia con l’intento di ucciderli.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Il rimbalzo dei pallini, però, finiva per causare ferite alla moglie, colpita ad un braccio, al fianco ed alla mano sinistra.</div>
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<br /></div>
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I fatti, occorsi nei pressi di una casa di campagna, si sono conclusi con il sequestro dell’Arma e la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino. La Polizia di Stato ha accertato la causa accidentale di quanto successo alla donna.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Quest’ultima, soccorsa dal marito e dal figlio, è stata condotta in ospedale dove, per fortuna, sono state accertate ferite di lieve entità.</div>
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<br /></div>
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Sempre secondo quanto riferito dalla Polizia di Stato, l’uomo avrebbe esploso nei confronti dei rettili, alcuni colpi di arma da fuoco.</div>
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<br /></div>
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Fonte: <a href="http://www.geapress.org/caccia/sant-angelo-dei-lombardi-av-con-il-fucile-da-caccia-vuole-uccidere-i-rettili-ma-ferisce-la-moglie/60878">geapress.org del 20 maggio 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-30269422904767836272015-05-17T09:33:00.000-07:002015-05-17T09:33:06.324-07:00PADOVA – Il cacciatore con le gabbie fai da te. Animali vivi e morti dell’ex selecontrollore<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlyrvGxpgP93-XvHeEZjy2S7cAXSYKNWgGobkZjGCrABlp5pjgBtcfr8WnekbSUYwuYFDpvSAPIwlumpV5CWHXTVuUA8b0UMsMaNBF4ksQn2eDvbtxzUqVGgIcwU7hQD9zAwiB1Ydpg2nV/s1600/gazze-morte-II.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhlyrvGxpgP93-XvHeEZjy2S7cAXSYKNWgGobkZjGCrABlp5pjgBtcfr8WnekbSUYwuYFDpvSAPIwlumpV5CWHXTVuUA8b0UMsMaNBF4ksQn2eDvbtxzUqVGgIcwU7hQD9zAwiB1Ydpg2nV/s400/gazze-morte-II.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">GEAPRESS – I fatti sono avvenuti nella provincia padovana e ad intervenire, dietro segnalazione, è stato il Corpo Forestale dello Stato. Corvidi, come Gazze e Cornacchie, imprigionati nelle gabbie metalliche con appena pochi centimetri quadrati di spazio. I malcapitati volatili dovevano poi servire da esca per catturare altri uccelli appartenenti alla stessa specie.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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A finire nei guai è stato un cacciatore che fino al 2014 era autorizzato alla cattura di cosiddetta “selezione”. L’autorizzazione della Provincia era ormai scaduta, ma lui, evidentemente, continuava nel suo proposito.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A seguito della denuncia del Corpo Forestale, dovrà ora rispondere del reato di uccellagione e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. Gli inquirenti, infatti, riferiscono di avere rilevato, negli uccelli utilizzati a fini di richiamo, evidenti alterazioni del piumaggio verosimilmentecausate dei ripetuti urti contro le pareti della gabbia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Le sorprese, però, non erano ancora finite. Una decina di cornacchie e gazze morte erano state, infatti, disposte in un terreno agricolo recintato destinato presumibilmente ad allevamento di animali da cortile. Tutto quanto rinvenuto, animali morti e vivi, oltre che all’attrezzatura, è stato posto sotto sequestro. I corvidi ancora in vita, al fine di un accertamento delle condizioni di salute e successiva reimmissione in libertà, sono stati affidati alle cure dell’associazione “Il Gheppio”.</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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Fonte: <a href="http://www.geapress.org/m/padova-il-cacciatore-con-le-gabbie-fai-da-te-animali-vivi-e-morti-dellex-selecontrollore/60707">geapress.org del 11 maggio 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-25733018561634649652015-05-17T09:15:00.002-07:002015-05-17T09:15:31.067-07:00Follia a Napoli. Infermiere spara dal balcone: 4 morti e 6 feriti. L'omicida ha l'hobby della caccia e ha sparato dal balcone usando uno dei suoi fucili. Non risultano problemi psichici<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">di Giuseppe Crimaldi - Melina Chiapparino</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Pomeriggio di follia e terrore a Napoli, nel quartiere Secondigliano. Un uomo, Giulio Murolo, 48enne, infermiere dell'ospedale Cardarelli, incensurato,</div>
<div style="text-align: justify;">
si è messo a sparare dal balcone di un appartamento in via Napoli dopo aver compiuto una prima strage all'interno del palazzo. Il bilancio drammatico è di 4 morti e 5 feriti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
LE VITTIME - L'uomo ha ucciso in casa con un fucile a pompa il fratello Luigi, 52 anni, e la moglie di lui, Concetta, 51 anni, sul pianerottolo del condominio. Ha freddato anche un vicino intervenuto, un capitano dei vigili urbani di 65 anni, Francesco Bruner. Poi l'infermiere con l'hobby della caccia si è barricato in casa e ha iniziato a sparare dal balcone, contro la gente che passava. Qui purtroppo ha ucciso un uomo di 57 anni che passava con lo scooter, Luigi Cantone. <a href="http://www.ilmattino.it/NAPOLI/CRONACA/il-racconto-di-uno-dei-feriti-amp-laquo-colpito-alla-testa-di-striscio-sono-nato-una-seconda-volta-amp-raquo/notizie/1355402.shtml">Sono stati colpiti due amici che camminavano insieme in strada</a>, per fortuna in maniera lieve. Poi, anche qui lievemente, un carabiniere e un poliziotto che sono accorsi sul posto sentendo gli spari. Una serie di colpi con un fucile calibro 12 che l'uomo usava per la caccia, sua grande passione, tanto che sembra che avesse in casa un vero e proprio arsenale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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IL RAPTUS - Il raptus sarebbe stato determinato da futili motivi. Secondo alcune testimonianze, lo sparatore avrebbe reagito violentemente per un filo destinato al bucato. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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IL PROFILO - L'uomo ha l'hobby della caccia, e avrebbe sparato usando appunto uno dei suoi fucili, un calibro 12. Sul muro del balcone della palazzina al civico 41 di via Napoli si vedono i fori di uno, forse due proiettili.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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L'ASSEDIO - Sul posto squadre di tiratori scelti. La polizia ha tentato di fare irruzione ma l'uomo si era barricato aprendo le bombole del gas. La strada è stata chiusa al traffico. Infine Murolo si è arreso. «Sono disarmato, non sparate, mi arrendo» le sue parole prima di uscire dalla porta di casa. E poi ha mormorato: «Ho fatto una cazzata, ho fatto una cazzata».</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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LA TELEFONATA DEL 113 - Si è consegnato alla Polizia dopo una lunga conversazione con l'operatore del 113, al quale ha telefonato. «Sono quello che sta facendo il macello a Miano», ha detto Murolo al poliziotto. L' agente ha cercato di trattenerlo al telefono. Sono seguite altre due telefonate di Murolo al 113. In totale, 40' di conversazione con il poliziotto che lo ha convinto a deporre il fucile di caccia ed a consegnarsi dopo essersi sfilato la maglietta per mostrare che non era più armato. A tratti il colloquio è stato concitato: l'uomo ha minacciato anche di fare saltare alcune bombole di gas che aveva in casa. Alla fine Murolo ha aperto la porta e si è consegnato ai poliziotti. Poliziotti e carabinieri lo hanno protetto da alcune decine di persone che volevano linciarlo. «Non ha detto una parola - racconta il questore di Napoli Guido Marino ai giornalisti - e si è chiuso in un mutismo totale. Solo ora sta cominciando a comprendere che cosa ha fatto». Apparentemente Murolo non era sotto effetto di droghe né di alcool, e non risulta che ne facesse uso. «Era freddo, tranquillo quando è uscito - raccontano alcuni testimoni della sparatoria - come se tutto quello che ha fatto fosse stato premeditato da tempo».</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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NESSUN PROBLEMA PSICHICO - Non ha problemi psichici o malattie pregresse e non è sposato. Giulio Murolo è stato portato in Questura ed è sotto interrogatorio. «Stiamo cercando con grande difficoltà a dare una spiegazione razionale a una vicenda che di razionale non ha niente», ha detto il questore di Napoli Guido Marino in conferenza stampa. Il questore ha tributato gli onori dovuti alle forze dell'ordine, poliziotti e carabinieri «che hanno dato una risposta corale»; fondamentale, ha spiegato, il ruolo dell'operatore del 113 che ha ricevuto la chiamata dell'uomo e il Reparto Volo della polizia che ha individuato l'obiettivo.</div>
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<br /></div>
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IL DOLORE DEL PRESIDENTE DI MUNICIPALITA' - Ha espresso il suo dolore il presidente della Municipalità Angelo Pisani: «Follia e disperazione travolgono le menti umane. Dolore e cordoglio per le vittime innocenti, ma occorre più impegno ed assistenza delle istituzioni per migliorare le condizioni di vita dei cittadini. Abbiamo il dovere morale di riflettere e agire tutti in prima persona, perché queste tragedie dell'emarginazione non si ripetano. Abbraccio ognuno di voi, questo lutto coinvolge tutta la nostra comunità perché è frutto del disagio e della disperazione che ci attanaglia».</div>
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L'OMAGGIO DI DE MAGISTRIS ALLE VITTIME - Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si è recato all'ospedale Cardarelli dove è stata allestita la camera mortuaria per Francesco Bruner, l'ufficiale della polizia municipale di Napoli ucciso nella sparatoria a Secondigliano. Il sindaco ha portato il suo cordoglio e la sua vicinanza alla moglie e ai figli del capitano della polizia municipale. Affollata la camera mortuaria per la presenza di familiari e di tanti colleghi vigili urbani di Bruner. De Magistris, lasciato il Cardarelli, si recherà al San Giovanni Bosco dove sono stati portati i feriti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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CALDORO: DRAMMA TERRIBILE - «Quello che è accaduto oggi è un dramma incredibile per le famiglie, per la città di Napoli. Una tragedia che ha scosso tutta la comunità». Lo ha dichiarato il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro, che esprime «sincero cordoglio ai familiari delle vittime innocenti e vicinanza a coloro che, in questa tristissima vicenda, sono rimasti feriti e al sindaco della città, Luigi de Magistris».</div>
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Fonte:<a href="http://m.ilmattino.it/napoli/cronaca/napoli_secondigliano_sparatoria_strada/notizie/1355307.shtml"> ilmattino.it del 15 maggio 2015</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-7709394361640620022015-05-07T13:35:00.000-07:002015-05-07T13:35:01.106-07:00Pessima la reputazione dei cacciatori italiani in Europa. Romania: "Difendiamo l'allodola dai fucili italiani"<div style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; margin-bottom: 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Insorgono animalisti, ambientalisti e cittadini romeni contro la possibile approvazione di una nuova legge venatoria all’insegna della deregulation, che consegnerebbe animali e territorio a cacciatori e bracconieri, provenienti in gran parte dall’Italia. “Ma anche dal Libano” spiegano Ovidiu Bufnila, responsabile per la comunicazione della </span><a href="http://www.birdlife.org/europe-and-central-asia/partners/romanian-ornithological-society-sor-birdlife-romania" style="font-family: Verdana, sans-serif;">Romanian Ornithological Society/Birdlife</a><span style="font-family: Verdana, sans-serif;">, e la biologa Marina Druga: “e’ pieno di agenzie turistiche che organizzano pacchetti di caccia in Romania, non solo agli uccelli ma pure a orsi, linci, gatti selvatici e tante altre specie. Molti dei nostri politici sono cacciatori e al tempo stesso uomini d’affari, è dunque difficile non pensare che lungo questa corsia preferenziale non si prevedano flussi di denaro che dall’Italia o altri paesi finiscano nelle loro tasche”.</span></div>
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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Secondo il nuovo disegno normativo romeno “i cacciatori stranieri potranno esercitare il loro passatempo nelle proprietà private anche senza il consenso del proprietario, il periodo di caccia per alcune specie aumenterà di tre mesi, incluso il periodo di accoppiamento e allevamento della prole” spiega Filippo Bamberghi,, coordinatore delle guardie giurate venatorie WWF di Milano e membro del <a href="http://www.komitee.de/it/start">CABS-Committee against birds slaughter</a>. “Porterebbe insomma a una vera carneficina, quando già negli ultimi anni, in Romania, abbiamo assistito a una pressione venatoria intollerabile, soprattutto a danno dell’allodola, con successive modifiche legislative che sembrano concepite a beneficio dei cacciatori italiani. Esiste certo una regia mirata a trasformare il Paese in una grande riserva dedicata a cacciatori e bracconieri delle nostre parti. La caccia all’allodola e ai piccoli uccelli è tra l’altro una pratica sostanzialmente sconosciuta ai romeni, e ancora una volta, purtroppo, esportiamo una pessima abitudine”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Rispettata e molto amata in Romania, l’allodola è ispiratrice di una celebre aria, Lie, ciocarlie, di George Enescu. Perciò, realizzato un video in cui la bella mezzosoprano Andreea Ilie viene uccisa a colpi di fucile proprio mentre interpreta il brano, la Societatea Ornitologica Romana -Birdlife e l’associazione Natura 2000 Romania hanno lanciato il sito <a href="http://salveazaciocarlia.ro/">Salveaza ciocarlia</a>, nonché <a href="http://www.petitieonline.com/opreste_barbaria_salveaza_ciocarlia">una petizione</a> indirizzata al Parlamento per chiedere che l’indegna legge non sia approvata.</div>
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<br /></div>
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“Abbiamo dinnanzi agli occhi la rapida rarefazione di alcune specie un tempo comuni: allodola, tortora selvatica, quaglia” dice ancora Bamberghi “ mentre la Direttiva Europea sulla conservazione degli uccelli impone di stabilire rigidi criteri di tutela, al fine di garantirne la sopravvivenza. L’attività venatoria deve perciò svolgersi in maniera controllata ed è intollerabile che i cacciatori italiani si rechino all’estero per compiere stragi. In particolare riguardo l’allodola da noi, negli ultimi anni, le Regioni stabiliscono limiti ristretti di carniere giornaliero e stagionale: andare in Romania per ucciderne centinaia al giorno, con utilizzo di mezzi vietati (anche lì) come i richiami elettroacustici, è criminale”.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/files/2015/05/caccia-allodole-romania.jpg" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img src="http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/files/2015/05/caccia-allodole-romania.jpg" /></a></div>
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Osserva Ovidiu Bufnila: “Non si tratta di un problema strettamente romeno, ma di una questione internazionale. Se questi viaggi venatori dovessero continuare, l’Europa rischia di perdere tutti i suoi songbird, uccellini canori. Noi ci battiamo su un fronte, ma anche su quello opposto, in Italia, è necessario un forte impegno. Se dovesse passare la nuova legge, oltre all’allodola soffrirebbe l’intera popolazione dei passeriformi. Già adesso” prosegue “i politici vogliono estendere la durata dei piani faunistici da dieci a sedici anni. Gli aggiornamenti sono invece indispensabili alla conservazione: da noi, per esempio, sopravvivono solo cento esemplari di oca granaiola, ma la quota cacciabile è rimasta a fronte di una popolazione di 27mila individui, trattandosi fra l’altro di una specie ombrello”. Vale a dire che, per perseguitarla, si finisce col colpirne altre, vedi la rarissima oca collorosso, o la lombardella minore.</div>
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Nel 2001 il Corpo Forestale dello Stato italiano sequestrò 12 tonnellate di uccelli canori provenienti dalla Romania, e nel 2009 a Balta Mare un bracconiere italiano fu arrestato: aveva con sé più di duemila allodole uccise. Erano diverse migliaia le allodole, cappellacce e quaglie nelle mani di quindici bracconieri del nostro Paese arrestati 2010 a Braila. E ancora, nel 2011, funzionari doganali ungheresi intercettarono un carico di 11mila allodole uccise in Romania, contro le 5.400 detenute da un italiano arrestato a Ialomita nel 2013.</div>
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<span style="font-family: Verdana, sans-serif;">Fonte: <a href="http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2015/05/05/romania-difendiamo-lallodola-dai-fucili-italiani/">repubblica.it del 05 maggio 201</a></span><a href="http://richiamo-della-foresta.blogautore.repubblica.it/2015/05/05/romania-difendiamo-lallodola-dai-fucili-italiani/" style="background-color: white; color: #444444; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 22px;">5</a></div>
</span>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8520271777892970648.post-45177960722295013032015-04-07T12:43:00.000-07:002015-04-07T12:43:06.319-07:00Grosseto. Cacciatore gambizza quattro giovani con un fucile a pallini: denunciato quarantenne<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Verdana, sans-serif;"><b>Gambizza quattro giovani con un fucile a pallini: denunciato quarantenne</b></span></div>
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<b>Notte da far west a Castiglione: prima la rissa in mezzo al corso poi gli spari. I carabinieri hanno individuato il responsabile</b></div>
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CASTIGLIONE DELLA PESCAIA. Scene da far west nella notte di Pasqua a Castiglione. Prima botte da orbi in pieno centro, poi è spuntato fuori anche un fucile da caccia e in tre sono finiti all’ospedale con le gambe pieni di pallini.</div>
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È successo tutto nel giro di un’ora, fra le tre e le quattro della notte, quando più persone, alla fine di una serata di bagordi, prima se lo sono date di santa ragione e poi uno si è vendicato imbracciando il fucile, e facendosi giustizia da solo.</div>
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Come nel film “Ok corral”, la resa dei conti è avvenuta sulla strada del ponte Giorgini. Prima delle fucilate però, erano volati cazzotti e pugni nei pressi del corso cittadino. Difficile stabilire il perché di tanta violenza, ma quasi sicuramente tutto potrebbe essersi scatenato per i soliti futili motivi, magari con l’aiuto di qualche birra di troppo che ha esacerbato gli animi fra i contendenti, che non si sono fermati alle parole, ma sono subito passati alle vie di fatto.</div>
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<a href="http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2015/04/06/news/spari-nella-notte-quattro-feriti-1.11187753" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img src="http://iltirreno.gelocal.it/polopoly_fs/1.11187800.1428308467!/httpImage/image.jpg_gen/derivatives/landscape_250/image.jpg" /></a></div>
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Secondo alcune testimonianze, sembra che un gruppetto di giovanissimi di Abbadia San Salvatore, nel mezzo anche alcune ragazze, in un primo momento abbia avuto a che ridire con alcuni ragazzi di Castiglione: da qui potrebbe essere scoppiata la prima rissa, proseguita nelle stradine interne del paese. A rimetterci in questo primo scontro proprio i ragazzi venuti dall’Amiata, ma anche un residente. Occhi tumefatti e contusioni varie agli arti, nella più classica scena da saloon, la prima conta dello scontro.</div>
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Poi però, un quarantenne sempre di Castiglione, ha deciso che non poteva finire in quel modo, e ha voluto vendicarsi subito. È tornato a casa, ha imbracciato il fucile da caccia e si è messo alla ricerca con la sua auto del gruppetto dei ragazzi venuti in “trasferta” dalla montagna. È bastato poco, e la sfida è proseguita e finita sul ponte Giorgini. Ad una ricostruzione ancora al vaglio dei carabinieri della locale stazione che sono intervenuti sul posto, l’uomo a bordo della sua auto ha riconosciuto quei ragazzi, e direttamente aprendo il finestrino dell’auto ha esploso dei colpi, gambizzandone almeno tre, tutti tra i 23 e 25 anni. Immediata la chiamata alla Croce Rossa e l’arrivo dell’ambulanza, che ha soccorso i feriti.</div>
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Uno in particolare aveva gli arti inferiori pieni di sangue, e all’ospedale i medici hanno rilevato che erano stati i pallini di una cartuccia a provocare le ferite: il ragazzo è stato così ricoverato in chirurgia. Almeno altri due potrebbero essere stati feriti dai colpi, mentre altri tre hanno comunque avuto bisogno delle cure dei medici. Uno per una forte tumefazione ad un occhio, uno per una sospetta frattura alla mano e l’ultimo per escoriazioni e dolori vari. Già nelle prime ore della mattina, proprio con le testimonianze abbastanza precise dei ragazzi di Abbadia San Salvatore, le indagini si sono indirizzate alla ricerca del quarantenne.</div>
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L’indizio principale è stata l’auto, praticamente riconosciuta la marca, il colore e il modello, e che ha portato quasi direttamente a rintracciare l’uomo, che è stato portato in caserma e denunciato a piede libero.</div>
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Una situazione da allarme, che ha visto comunque le forze dell’ordine darsi da fare, anche se la preoccupazione fra i cittadini è in costante aumento, in vista dell’inizio della stagione estiva.</div>
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Fonte: <a href="http://iltirreno.gelocal.it/grosseto/cronaca/2015/04/06/news/gambizza-quattro-giovani-con-un-fucile-a-pallini-1.11189935?ref=fbftigr">iltirreno.it del 07 aprile 2015</a></div>
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