sabato 23 novembre 2013

Verbania. Cacciatore abbatte le anatre nel parco dei bambini

Proteste a Trobaso, erano l’attrazione del parco La Gera lungo il torrente San Bernardino

Due colpi di fucile, di quelli da caccia che sparano pallini, e la famigliola di anatre del San Bernardino, attrazione per i bambini che frequentano il parco La Gera di Trobaso, è sparita. L’area verde è tra via Cotonificio e il fiume: quando due persone presenti nel parco si sono voltate verso l’argine hanno visto il cacciatore recuperare il« bottino». 

Il fatto è successo mercoledì e ha destato sconcerto tra i frequentatori del parco, «affezionati» alle anatre. Se da una parte non è stata violata la normativa sulla caccia, dall’altra gli abitanti di Trobaso richiamano il «buon senso» per protestare contro questo abbattimento. A rassicurare circa la legalità della condotta del cacciatore è l’assessore provinciale alla Tutela faunistica Alberto Preioni: «E’ richiesto che chi caccia si posizioni con le spalle almeno a 50 metri dalle case e che si tenga a 150 metri di distanza nel caso in cui spari in direzione di centri abitati. Per quanto riguarda le anatre, ogni cacciatore può abbattere fino a cinque esemplari». Regole alla mano, dunque, l’ignoto sparatore di Trobaso è tranquillo. 

La discussione rimane tuttavia aperta in merito all’opportunità del gesto in una zona frequentata anche da bambini: «Nell’ultimo periodo nella zona del San Bernardino c’è stato un ripopolamento della fauna e tutti si erano affezionati a quella famiglia di anatre che gironzolavano nel parco La Gera. È una zona per famiglie, attrezzata per i pic-nic, con pista ciclabile e ragazzi che giocano: un’azione del genere in questo contesto è assolutamente fuori luogo» dice Marcella Zorzit. 

Concorda l’assessore alla caccia Preioni: «Innanzitutto dico che facciamo rispettare le regole e la polizia provinciale su questo è severa. A livello morale credo che sarebbe meglio evitare di cacciare in zone frequentate o di richiamo per le famiglie. Ritengo più consona e soddisfacente la caccia in ambienti selvatici dove si riscontra filosofia alla base della pratica: ottenere risultati con la fatica immersi nella natura». 

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