lunedì 25 novembre 2013

Le cellette della pazzia – L’On.le Zanoni diffonde un filmato di un centro di distribuzione di “richiami vivi”

Tra uccelli morti ed agonizzanti. Per Zanoni sarebbe quello l'approvvigionamento pagato pure con soldi pubblici

GEAPRESS – A diffondere il filmato è l’Eurodeputato Andrea Zanoni. Secondo quanto affermato in una sua nota, il video ritrae un centro di distribuzione di uccelli selvatici catturati in un roccolo, ovvero impianto di cattura di sfortunati volatili destinati a divenire “richiami vivi” per i cacciatori da appostamento.

Tordo sassello, Tordo bottaccio e Merlo, detenuti senza acqua e cibo. Così sembra potersi confermare dal filmato. Alcuni volatili appaiono morti, altri ancora in probabile agonia. Una pratica, denuncia l’Eurodeputato, finanziata con i soldi delle amministrazioni provinciali.

In particolare quanto mostrato sarebbe riferibile ad un centro di distribuzione. I poveri animali, una volta catturati, vengono detenuti in attesa della consegna ai cacciatori aventi diritto. Proprio nelle ultime settimane, una distribuzione non proprio regolare, sarebbe stata rilevata dalla Polizia Provinciale di Verona intervenuta, in un caso congiuntamente al Corpo Forestale dello Stato, presso due roccoli della Provincia. A finire denunciati sono stati i fiduciari, mentre le due strutture dovrebbero essere state chiuse con provvedimento della stessa amministrazione.

I “richiami vivi” sono possibili in Italia sfruttando la previsione di deroga inserita nella Direttiva comunitaria di settore. A detta dei protezionisti, però, tali provvedimenti dovrebbero essere caratterizzati dall’eccezionalità e dal limitato prelievo. Due fattori essenziali che sarebbero però messi in crisi dalla continuità con la quale alcune regioni italiane autorizzano le strutture. In tal senso ci sono ormai notevoli riferimenti giurisprudenziali maturati grazie ai ricorsi degli ambientalisti ed un clamoroso sequestro, operato dalla Procura della Repubblica di Firenze, dopo che venne riscontrato il vizio di legittimità del provvedimento autorizzatorio. Casa per casa, vennero ritirati dalla Forestale tutti i poveri animali ed affidati ad un Centro di Recupero del WWF.


GUARDA IL VIDEO DIFFUSO DALL’ON.LE ZANONI

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