venerdì 29 novembre 2013

Udine. Caccia vicino alle abitazioni: 6 friulani nei guai

Intervento della Polizia provinciale: i casi sono in aumento. Intensificati i controlli 

UDINE. La Polizia provinciale ha colto sul fatto 6 cacciatori tra Udine, Forgaria del Friuli, Trasaghis, Majano e Osoppo che praticavano attività venatoria vicino alle abitazioni. Una cattiva abitudine in aumento in questa stagione venatoria tant’è che l’attività di controllo e pattugliamento sul territorio da parte degli agenti è stata intensificata. I cacciatori sorpresi sul fatto sono stati multati con una sanzione amministrativa, come indicato dalla L. 157/1992, con una somma prevista per il pagamento in misura ridotta di 206 euro.

La caccia nelle vicinanze di abitazioni e strade viola le disposizioni di sicurezza introdotte dalla L. 157/1992, la quale all’art. 21, comma 1, lettera e), dispone il rispetto di precise distanze minime (50 metri dalle strade e dalla ferrovia e 100 metri dagli immobili) per poter cacciare.

La Polizia Provinciale è impegnata a reprimere la pericolosa abitudine di alcuni cacciatori ad esercitare l’attività venatoria vicino alle abitazioni e alle strade, una pratica che in questa stagione venatoria risulta in aumento rispetto agli anni passati. Diverse sono, infatti, le segnalazioni giunte al Comando della Polizia Provinciale di persone impaurite dagli spari dei cacciatori che si avvicinavano troppo alle abitazioni dei residenti e di persone addirittura sfiorate dai pallini della rosa di tiro dei fucili.

«L’aumento degli episodi segnalati relativamente a tale pratica di caccia scorretta – commenta il comandante Stefano Verri - trova probabilmente origine nel fatto che, con il passare del tempo, gli spazi destinati all’attività venatoria si sono ridotti e i cacciatori faticano a trovare zone completamente idonee per la caccia. Tuttavia è necessario rendersi conto che le violazioni di tale natura non riguardano meri adempimenti burocratici ma costituiscono un pericolo reale e concreto per i residenti nelle aree di caccia e per chi percorre le vie di comunicazione».

«Chiediamo ai cacciatori – conclude Verri – il totale rispetto delle regole di sicurezza a salvaguardia dell’incolumità di tutta la popolazione».

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