martedì 5 novembre 2013

Ossago (MI). Cacciatori terrorizzano lo scuolabus

Cacciatori sparano alla selvaggina in strada mentre passa lo scuolabus: attimi di paura giovedì mattina 31 ottobre per autista e accompagnatore del servizio trasporto scolastico di Ossago. A bordo ci sarebbe stata anche una piccola alunna della scuola, ma la presenza non è confermata dall’amministrazione comunale. Il fatto è accaduto giovedì mattina alle 7, appena iniziato il servizio di trasporto scolastico, lungo la strada di campagna per cascina Bruseda, con ingresso dalla strada provinciale 190 (quella che collega la provinciale 23 Lodi-Borghetto e la 107 proprio all’altezza di Ossago). La stradina si snoda in aperta campagna per circa un chilometro, con campi a destra e sinistra. È stato proprio lungo questa stradina che improvvisamente l’autista dello scuolabus è stato costretto a una brusca frenata per evitare una lepre che era sbucata da un campo, aveva attraversato la strada e si era rituffata nei campi dall’altra parte, inseguita da alcuni cani da caccia. A quel punto quasi da bordo strada sono stati esplosi due colpi di fucile, che si sono sentiti ben distinti e che sono passati a pochi metri dallo scuolabus.


Due erano i cacciatori che inseguivano la lepre e non si sono fatti scrupolo di sparare, e poco distante è stata vista un’auto della quale è stato registrato il numero di targa. Autista e accompagnatore dello scuolabus non hanno avuto la prontezza di spirito di scendere dal bus e fermare i cacciatori o forse non hanno voluto farlo. Non è chiaro se a bordo ci fosse o meno anche la piccola alunna che utilizza il servizio in quella zona: l’amministrazione non conferma. «Che la bimba fosse presente o meno, però non cambia la gravità del fatto, perché ci sono stati spari su una strada, e lo scuolabus era ben visibile: poteva anche essere pieno di bambini, ma i cacciatori non si sono fatti alcuno scrupolo di sparare a pochi metri - dice il sindaco di Ossago Angelo Taravella -. C’è stata una violazione di legge, con l’aggravante del passaggio di un servizio di trasporto destinato ai bambini».

La caccia non può essere praticata a una distanza inferiore ai 150 metri dalle strade, ed è difficile pensare che i cacciatori non abbiano visto lo scuolabus, il classico minibus da 30 posti per trasporto scolastico, di color giallo. «Ci siamo rivolti alla polizia locale della provincia di Lodi, c’è un’auto e un numero di targa dai quali partire per un’indagine - conclude Taravella -. Personalmente non ho nulla contro i cacciatori, ma in questo caso si è oltrepassato il limite del buon senso, dimostrando di non tenere in conto nemmeno la sicurezza dei bambini».

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