domenica 21 ottobre 2012

Brescia. Sabotaggio all'auto delle guardie del Wwf: manomessi i freni. Possibile la vendetta di qualche cacciatore del posto

In discesa hanno rischiato la vita; possibile la vendetta di qualche cacciatore del posto

Vigilano sull'attività dei cacciatori, fanno rispettare la legge girando per boschi a caccia di bracconieri, armati solo di penna e verbali. Sono odiatissimi dai cacciatori-bracconieri e giovedì 18 ottobre, sui monti sopra a Lumezzane, tre guardie venatorie del Wwf hanno subito un attacco gravissimo: la loro auto è stata manomessa. Hanno rischiato grosso quando sono saliti sulla piccola Panda e hanno iniziato a scendere a valle. Alla prima curva la guardia alla guida ha cercato di frenare, ma il pedale è sceso fino in fondo. A vuoto. Il volontario del Wwf ha pigiato di nuovo, con violenza, ma nulla.

Allora si è attaccato al freno a mano e, nonostante un piccolo testa-coda, l'utilitaria è uscita indenne dalla curva. Il resto della strada è stato percorso in prima. Poi la richiesta di aiuto a un meccanico e la scoperta: qualcuno aveva tagliato il tubo dell'olio dei freni trasformando la Panda in un'arma innescata. I tre volontari se la sono cavata con uno spavento, ma sono abituati all'atteggiamento ostile di chi caccia senza rispettare le regole. E devono adeguarsi anche alle disposizioni della Provincia che impone il limite di tre volontari per ogni equipaggio, con il rischio che le auto - che i bracconieri conoscono benissimo - restino incustodite.
Wilma Petenzi


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