martedì 2 ottobre 2012

Brescia. Parte un colpo, cacciatore colpisce di striscio il genero

L'INCIDENTE. Ferito un 20enne di Manerbio. Indagano i carabinieri


È rimasto ferito durante una battuta di caccia nelle campagne della Bassa bresciana. Il ferito - non è grave - è un ventenne di Manerbio, raggiunto di striscio a una gamba e a una spalla dai pallini partiti dal fucile del suo compagno di battuta, che si trovava ad alcuni metri di distanza da lui. A sparare è stato il padre della fidanzata, quindi il possibile, futuro suocero. L'uomo, che ha 52 anni e abita a Manerbio, ha subito soccorso il ragazzo, accertando che le ferite non erano serie. Forte però lo spavento. A.F., che avvertiva dolori, ha deciso di ricorrere ai medici e alle sedici di sabato si è presentato al pronto soccorso dell'ospedale di Manerbio, raccontando di essere stato ferito accidentalmente dai pallini partiti da un fucile calibro dodici. I MEDICI E gli infermieri del pronto soccorso hanno estratto con una pinzetta alcuni pallini, hanno disinfettato le parti colpite e dopo aver fissato la prognosi in una decina di giorni hanno dimesso il giovane cacciatore, che con alcuni cerotti sulla gamba e sulla spalla ha fatto ritorno a casa. PER QUANTO riguarda la dinamica dell'incidente, sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri della stazione di Manerbio, che sono stati informati dell'accaduto dal pronto soccorso manerbiese. Si tratta del primo incidente di caccia segnalato dalle forze dell'ordine in questo avvio di stagione venatoria nel Bresciano. Da stabilire se il colpo di fucile sia partito accidentalmente o se casualmente il «genero» si sia trovato sulla traiettoria del «suocero». Forse il ragazzo era nascosto dietro a una pianta e l'uomo ha sparato sentendo le fronde muoversi: il genero scambiato per una preda. Si tratta, ovviamente, di ipotesi: le indagini sono alla fase preliminare, tanto che ferito e feritore devono essere ancora sentiti in caserma. Qualora fossero accertate responsabilità da parte del cacciatore che ha sparato, potrebbe essere chiesta una revisione (si tratta di una visita medico-psicoattitudinale), con possibile sospensione o revoca della licenza di caccia.
Franco Mondini

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