domenica 28 settembre 2014

Belluno. Spari vicino a case e strade rafforzati i controlli a Mel

Residenti e passanti hanno segnalato un’intensa attività venatoria in aree vietate In vigore il protocollo tra Forestali e polizia provinciale per operazioni congiunte

BELLUNO. Niente più sovrapposizioni di competenze: Corpo forestale dello Stato e polizia provinciale ora possono operare congiuntamente nell’ambito delle attività finalizzate al controllo della caccia in territorio bellunese.

A stabilirlo, come ha ricordato il comandante provinciale dei Forestali, Flavio De Nicolò, «è stato il protocollo operativo sottoscritto già lo scorso luglio tra il nostro comandante regionale e i vertici della polizia provinciale di Belluno, che ha avuto anche l’approvazione della prefettura. Un deciso passo in avanti, perchè ci consente di programmare ed effettuare servizi abbinati e mirati, garantendo al contempo una maggiore e migliore copertura del territorio per quanto riguarda il servizio di vigilanza dell’attività venatoria».

Vantaggio non trascurabile considerando la complessità e l’estensione del territorio bellunese e che si è già concretizzato in questi primi giorni della stagione della caccia, con l’operazione congiunta attualmente in corso nel territorio comunale di Mel. «Da diversi giorni stiamo ricevendo segnalazioni, di residenti e passanti, che riferiscono di aver sentito spari nelle vicinanze di strade e case, ovvero in zone dove l’attività venatoria è assolutamente vietata. Abbiamo immediatamente potenziato il servizio di controllo in quella zona», prosegue De Nicolò, «con attività mirate a debellare quella che tutti ci auguriamo non si riveli una pratica abituale».

Bersaglio dei primi trasgressori stagionali, secondo gli stessi uomini del Corpo forestale, sarebbero gli ungulati. «Cervi e caprioli, dalle prime informazioni che abbiamo raccolto», prosegue De Nicolò. «Una caccia vietata in questo periodo, che coincide con il periodo dell’accoppiamento, soprattutto per i caprioli».

Controlli congiunti che hanno inoltre fatto anche le prime “vittime”, visto che tra domenica e lunedì sono state elevate le prime sanzioni. «Solo alcuni casi di assicurazione non in regola o di cacciatori che si sono visti comminare una sanzione amministrativa per aver dimenticato il tesserino venatorio, nessuna infrazione grave al momento», ha aggiunto il comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato. «Un avvio senza particolari criticità, insomma, anche se non è certo da questi dati che è dipesa la pianificazione che abbiamo concordato con la polizia provinciale. da sempre la stagione venatoria è accompagnata da problematiche serie, sia in termini di osservazione delle vigenti normative sia, soprattutto, di sicurezza delle persone. Proprio per questi motivi la possibilità di concordare i controlli e le procedure operative tra noi e la polizia provinciale non potrà che garantire risultati importanti nel monitoraggio e nel contrasto delle irregolarità inerenti l’attività venatoria».

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