31 agosto 2011, comunicato stampa
CACCIA: LA "PRE-APERTURA" AD INIZIO SETTEMBRE E' SOLO UNA "PRE-FURBATA" AI DANNI DEL PATRIMONIO FAUNISTICO.
La Lega Abolizione Caccia ricorda i principali diritti di sicurezza del popolo disarmato.
In linea generale la stagione venatoria dovrebbe spaziare, per legge, tra la terza domenica di settembre e la fine di gennaio. La scelta di una quindicina di Regioni italiane di avvalersi in varie forme di una facoltà di deroga, autorizzando a partire dal 1 settembre alcune ulteriori giornate di caccia a tortore, corvidi ed alcune specie di anatre selvatiche, oltre ad essere una farsa implica anche danni ed inconvenienti di vario tipo.
In pratica autorizzare la caccia anche ad un limitato numero di specie, a causa della penuria di controlli, comporterà anche disturbo venatorio alle specie protette, nonchè abbattimenti illegittimi di esemplari di specie a cui la caccia non è ancora ammessa (lepri, pernici, merli,ecc.).
E' facile immaginare anche un sensibile disturbo al turismo in una stagione estiva ancora in pieno svolgimento, con un collaterale rischio anche di incidenti alla persone che frequentano le campagne sia a scopo ludico che lavorativo.
La Lega per l'Abolizione Caccia rammenta a tutti i cittadini che è vietato esercitare la caccia a 100 metri da fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o luogo di lavoro, a 50 metri di lato da strade e ferrovie, e che è vietato sparare col fucile in direzione di case e strade a meno di 150 metri di distanza; è vietata la caccia nei terreni in attualità di coltivazione sino alla data del raccolto. Chi riscontra abusi contatti telefonicamente le polizie provinciali o le più vicine stazione del CFS o dei corpi forestali regionali delle Regioni autonome.
Lega Abolizione Caccia, Ufficio Stampa
CACCIA: LA "PRE-APERTURA" AD INIZIO SETTEMBRE E' SOLO UNA "PRE-FURBATA" AI DANNI DEL PATRIMONIO FAUNISTICO.
La Lega Abolizione Caccia ricorda i principali diritti di sicurezza del popolo disarmato.
In linea generale la stagione venatoria dovrebbe spaziare, per legge, tra la terza domenica di settembre e la fine di gennaio. La scelta di una quindicina di Regioni italiane di avvalersi in varie forme di una facoltà di deroga, autorizzando a partire dal 1 settembre alcune ulteriori giornate di caccia a tortore, corvidi ed alcune specie di anatre selvatiche, oltre ad essere una farsa implica anche danni ed inconvenienti di vario tipo.
In pratica autorizzare la caccia anche ad un limitato numero di specie, a causa della penuria di controlli, comporterà anche disturbo venatorio alle specie protette, nonchè abbattimenti illegittimi di esemplari di specie a cui la caccia non è ancora ammessa (lepri, pernici, merli,ecc.).
E' facile immaginare anche un sensibile disturbo al turismo in una stagione estiva ancora in pieno svolgimento, con un collaterale rischio anche di incidenti alla persone che frequentano le campagne sia a scopo ludico che lavorativo.
La Lega per l'Abolizione Caccia rammenta a tutti i cittadini che è vietato esercitare la caccia a 100 metri da fabbricati e stabili adibiti ad abitazione o luogo di lavoro, a 50 metri di lato da strade e ferrovie, e che è vietato sparare col fucile in direzione di case e strade a meno di 150 metri di distanza; è vietata la caccia nei terreni in attualità di coltivazione sino alla data del raccolto. Chi riscontra abusi contatti telefonicamente le polizie provinciali o le più vicine stazione del CFS o dei corpi forestali regionali delle Regioni autonome.
Lega Abolizione Caccia, Ufficio Stampa
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