mercoledì 21 gennaio 2015

Rieti. Deferiti due cacciatori con armi e munizioni illegali

ph. primadanoi.it
ASSERGI. Il Corpo Forestale dello Stato del Comando Stazione di Amatrice (RI), dipendente dal Coordinamento di Assergi, in questi primi giorni del 2015 è stato impegnato su più fronti in un’attività di controllo del territorio particolarmente intensa, sia all’interno che all’esterno dei confini del Parco. 
I Forestali hanno sorpreso due bracconieri (di 30 e 54 anni, uno residente in Accumoli e uno in provincia di Ascoli Piceno) che sono stati immediatamente deferiti alla competente autorità giudiziaria.
Un fucile semiautomatico calibro 12 e relative munizioni (tutte caricate a palla), nonché una carabina calibro 308 winchester, munita di ottica e relative cartucce per tiri di precisione anche a distanza: questo il materiale sequestrato.
L’intensificazione dei controlli e la decisione di approfondire il filone dell’attività investigativa ha successivamente condotto a diverse perquisizioni, sia in casolari di campagna che presso alcune abitazioni, allargando l’attività, a seguito di articolate indagini, oltre i confini del Parco, verso Accumoli, Poggio Moiano e Roma. 
Nel corso di queste perquisizioni, sono state rinvenute armi e munizioni di diverso calibro che, dai controlli effettuati, sono risultate non essere state denunciate all’Autorità di Pubblica Sicurezza; cinque fucili, oltre a munizioni caricate a palla sia per fucile che per carabina, ma anche per pistola. La persona ritenuta coinvolta nei fatti accertati, un sessantenne residente nel Comune di Accumoli, è stata deferita alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rieti.
Negli stessi giorni gli uomini della Forestale di Amatrice si sono trovati a eseguire diversi controlli e perquisizioni finalizzati anche a perseguire l’uso illegale del veleno a seguito di numerosi casi di avvelenamento di fauna e animali domestici per motivazioni diverse. 
Mentre si indaga per l’individuazione dei responsabili di una pratica terribile che mette a repentaglio non solo la vita di animali, ma anche la pubblica incolumità, le aree interessate sono state sottoposte a bonifica attraverso l’intervento del nucleo cinofilo antiveleno del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga.

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