giovedì 26 settembre 2013

Campofranco (CL): cacciatore impallinato durante battuta di caccia

CAMPOFRANCO - Avrebbe potuto finire in tragedia l'ennesimo incidente accaduto durante una battuta di caccia nelle prime ore di Giovedì scorso in territorio di Campofranco. Il bilancio parla di un ferito raggiunto in tutto il corpo da una rosa di pallini sparati per fortuna da lontano. L'uomo, di Campofranco, è stato ricoverato presso l'Unità Operativa di Chirurgia del "Maria Immacolata-Longo" dove è stato accompagnato da un suo amico cacciatore. Sull'episodio sono in corso delle indagini da parte dei carabinieri del Norm per chiarire la dinamica dell'accaduto.
Dalla ricostruzione fatta a seguito delle dichiarazioni dei due uomini, la dinamica sembra comunque chiara. In pratica i due uomini s'erano dati appuntamento di buon mattino per andare a caccia. Uno è cacciatore, l'altro, il ferito, un suo accompagnatore. Si trovavano nei pressi di contrada Cartesi in territorio di Campofranco. D'un tratto, hanno sentito uno sparo in lontananza e subito dopo, l'accompagnatore è stato raggiunto da una rosa di pallini. I due hanno dichiarato di avere visto una sagoma allontanarsi, presumibilmente lo sparatore, che forse preso dal panico, avrebbe preferito darsi alla fuga piuttosto che fermarsi per soccorrere la sua "preda".
I due hanno aggiunto di non essere riusciti ad identificare lo sparatore. Quindi, il cacciatore ha accompagnato il suo amico presso l'ospedale dove i sanitari di turno, si sono presi immediatamente cura di lui ed hanno provveduto ad avvertire i carabinieri dell'avvenuto incidente di caccia.
L'uomo è stato sottoposto a tutti gli esami di rito e da quanto è dato sapere, le sue condizioni non sembrano gravi. Purtroppo non è la prima volta che in zona si registrano incidenti di caccia, anche gravi. 

Varese. Mira al leprotto, spara ai ciclisti

Pedalavano sul sentiero Strona: marito e moglie feriti da un cacciatore

Somma Lombardo - È stata riaperta da poco la stagione della caccia e già si conta il primo incidente. Vittima unacoppia di ciclisti, marito e moglie, che stava facendo un giro nel tardo pomeriggio di mercoledì 25 settembre nei boschi al confine tra Somma Lombardo e Vergiate. Era un normale giro in bicicletta, o almeno lo è stato finché non sono stati raggiunti da alcuni colpi di arma da fuoco. A sparare un cacciatore che si trovava nelle vicinanze e mirava a un leprotto. 
«Stavamo pedalando lungo una strada sterrata, il sentiero Strona», racconta G.M, 49 anni, residente aCardano al Campo. 
«A un certo punto, attorno alle 18, ci ha attraversato la strada una piccola lepre. Subito dopo abbiamo sentito unforte colpo. E io un dolore alla gamba. Mi avevano sparato con un fucile da caccia e un pallino mi ha centrato». Attimi di sconcerto. Inoltre, seppure e fortunatamente soltanto di striscio, è stata colpita rimanendone ferita la moglie del cardanese. Il cacciatore, che era nelle vicinanze, si è precipitato subito dalla coppia, sconcertato per quanto accaduto. Realizzato cosa stesse accadendo, e vista la perdita di sangue, i tre hanno lanciato l’allarme: marito e moglie sono stati portati al pronto soccorso dell’ospedale Bellini. 
Le ferite non erano gravi: la coppia è stata medicata e dimessa. 
«A parte che ho un buco nella gamba - sottolinea il ciclista - spero che quanto mi è accaduto non debba più succedere a nessun altro, tutti devono essere liberi di poter circolare tranquillamente nei boschi senza essere colpiti dai cacciatori». 
L’uomo avrebbe così deciso di sporgere denuncia e si è presentato in serata alla stazione dei carabinieri di Somma. Con lui, oltre la consorte, anche il cacciatore sotto choc. Molti amanti del ciclismo preferiscono scegliere percorsi sterrati perchè reputati più "sicuri" rispetto alle strade con molto traffico. Difficile immaginare di poter diventare un bersaglio per errore.

mercoledì 25 settembre 2013

Soncino (BS): cacciatore impallina al volto un "collega" e fugge

Soncino: cacciatore impallina al volto un "collega" e fugge

Soncino: cacciatore impallina al volto un "collega" e fugge
L'uomo, invece di prestare soccorso, si è allontanato correndo assieme al suo cane. La sua vittima, invece, è stata medica all'ospedale di Crema“

Sarebbe stato un semplice incidente - seppure grave, ma comunque non così eccezionale - se solo si fosse fermato a prestare soccorso invece di darsi a una vile fuga.

Stiamo parlando di quanto accaduto questa mattina verso le 8 nella campagna di Soncino, dove un cacciatore ha impallinato per sbaglio un suo "collega".

Nei pressi delle cave Danesi, un 60enne bergamasco (socio dell’Atc 6 molto conosciuto tra le doppiette della zona), dopo essere stato ferito al volto e al collo da "un uomo alto, magro, sulla cinquantina", è riuscito a raggiungere la propria macchina per andare a farsi medicare all'ospedale di Crema, dove è stato curato e dimesso.

Del suo aggressore, invece, nessuna traccia. E' scappato assieme al suo cane spinone: se i carabinieri riusciranno a identificarlo, sarà accusato di lesioni e omissione di soccorso, rischiando inoltre il ritiro della licenza di caccia.



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Caccia, dal 1 settembre già 9 feriti


Dai primi dati resi noti dall’Associazione Vittime della Caccia, dal 1 settembre sono già sei cacciatori e tre civili feriti durante le battute di caccia. L’eurodeputato Andrea Zanoni ha affermato: «Sono numeri che fanno rabbrividire. Non è più questione di essere favorevoli o contrari alla caccia. È in gioco l’incolumità pubblica. Servono più controlli e nuove norme»

Dal 1 settembre 2013, giorno di pre-apertura della caccia, si contano già 6 feriti tra i cacciatori e tre tra i civili. Questi sono i primi dati resi noti dall’Associazione Vittime della Caccia a soli 24 giorni dalla pre-apertura e a nemmeno dieci dalla apertura della stagione venatoria.

A questi 6 feriti tra i cacciatori si devono aggiungere l’operaio di Bavari (GE) colpito a 3 cm dall’occhio mentre lavorava ad un ponteggio e i due feriti di Benevento che rientrano tra le prime vittime non cacciatori di questa stagione.

Un dato importante che emerge dall’analisi di questi nuovi casi è l’età dei cacciatori responsabili di incidenti, con una media di 70 anni che conferma quanto già emerso nelle precedenti stagioni venatorie su un ampio campione.

A Montenars (UD), un proiettile da caccia di grosso calibro si è conficcato nel frigorifero di un’abitazione alle 6 del mattino, mentre a Francavilla Fontana (BR) un cacciatore settantanovenne ha sparato di notte centrando un’auto parcheggiata vicino al suo terreno con dentro due ragazzi. Le guardie volontarie dell’ANPANA di Mantova si sono viste impallinare la macchina durante il loro giro di controlli il primo giorno di apertura della stagione venatoria.

L’eurodeputato Andrea Zanoni membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo ha affermato: «L’attuale urbanizzazione, la rete stradale e il depauperamento ambientale non permettono più una densità venatoria come quella odierna senza rischi per civili e cacciatori stessi. L’avanzare dell’età dei cacciatori dovrebbe imporre controlli più stringenti: dopo i 60 anni sono necessari controlli, almeno annuali, sullo stato psicofisico di chi maneggia le armi. L’uso di un’arma da caccia è una cosa serissima. Bisognerebbe inoltre far ripetere gli esami di caccia a tutti almeno ogni dieci anni, visto e considerato l’evolversi delle normative e la nuova sensibilità dei cittadini verso la natura e l’ambiente. Morti e feriti per armi da caccia sono inaccettabili in un Paese che si definisce civile".


Ufficio Stampa Eurodeputato Andrea Zanoni
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lunedì 23 settembre 2013

Padova. Spara all’amico durante una battuta di caccia, ferito

Spara e ferisce amico durante battuta caSpara e ferisce amico durante battuta caccia
Brutta avventura sabato mattina per due amici 70enni esperti cacciatori: durante la caccia ad uno è partito accidentalmente un colpo che ha ferito l'altro in più punti. Dopo l'operazione ne avrà per due settimane

Ha sparato all’amico durante una battuta di caccia: brutta avventura sabato mattina per due amici 70enni a caccia nella zona della Bassa padovana

L'INCIDENTE. Durante qualche ora di arte venatoria a Megliadino San Fidenzio, infatti, uno dei due, scivolando, ha sparato accidentalmente un colpo all’altro in passeggiata non molto distante: i pallini hanno raggiunto l’uomo al volto, alle braccia e al corpo. I due anziché recarsi all’ospedale più vicino sono andati al nosocomio di Trecenta nel rodigino. Un mistero che le indagini dovranno chiarire: il 70enne è stato operato e ne avrà per circa 20 giorni.

OSPEDALE. Il cacciatore è stato iscritto nel registro degli indagati secondo le formalità del caso: resta però da chiarire la scelta dell'ospedale, sono ancora in corso le indagini dei carabinieri.“



Brescia. Incidente di caccia, uomo colpito al torace

Incidente di caccia sabato mattina a Gambara. Un uomo di 49 anni si è presentato nella sede dei volontari del paese con una ferita al torace, dovuta allo sparo di un altro cacciatore. Le condizioni non sono gravi, ma il 49enne è stato trasportato all'ospedale di Manerbio per ulteriori accertamenti.
Sul posto anche i carabinieri per accertare la dinamica del fatto.

sabato 21 settembre 2013

Benevento. Incidente di caccia a Morcone. Parte un colpo di fucile: ferito pensionato 64enne

Incidente di caccia questa mattina in contrada Piana, a Morcone. Un pensionato del posto, M.G., 72enne, è scivolato nell'attraversare il fiume Tammaro e dal suo fucile è partito accidentalmente un colpo. 

Il proiettile ha colpito al polpaccio della gamba sinistra un compagno di battuta, B.R., 64 anni, anche lui pensionato e munito di un fucile semiautomatico. 

Il ferito, immediatamente soccorso, è stato trasportato presso l’Ospedale “Rummo” di Benevento, dove è stato ricoverato in prognosi riservata per una lesione vascolare all’arto inferiore sinistro. 

Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Morcone. I militari hanno accertato che entrambi i cacciatori erano in regola sia per quanto concerne la detenzione delle armi sia per l’esercizio dell’attività venatoria. 

Al termine degli accertamenti del caso e ricostruita la dinamica, le forze dell'ordine hanno denunciato il 72enne alla Procura della Repubblica di Benevento per lesioni personali colpose. Le armi, invece, sono state sequestrate.

giovedì 19 settembre 2013

Viterbo. Cacciatore si spara al torace

Infortunio venatorio, nella mattinata di oggi, intorno alle 10,30, a Ischia di Castro. 

P.M., cacciatore 41enne, è stato ferito da due colpi al torace durante una battuta nei boschi.
Si è trattato di un incidente: l’uomo è caduto e, dal suo fucile, sono partiti due colpi che l’hanno centrato alla gabbia toracica.
E’ stato soccorso in eliambulanza e trasportato a Belcolle. A quanto si apprende, il cacciatore sarebbe cosciente.
Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri della stazione locale per gli accertamenti.

Crotone. Corpo forestale, denunce all’avvio della stagione venatoria

In occasione dell’apertura della stagione venatoria, diverse pattuglie sono state impiegate nel controllo venatorio, che ha visto il coinvolgimento di tutte le stazioni presenti in provincia magistralmente coordinate dal Nipaf di Crotone.

L’attività si inquadra in un’ampia azione di servizi, disposti dal Comandante provinciale, mirati a reprimere ogni forma di attività venatoria illecita.

I controlli hanno interessato in particolare alcune località dei comuni di Crotone, Isola Capo Rizzuto, Cutro, Mesoraca, Petilia Policastro, Roccabernarda, Rocca di Neto e Strongoli.

L’attività, operata dal CfS, ha riguardato il rispetto da parte dei cacciatori delle normative generali e, in particolare, anche la verifica del divieto di esercitare l’attività venatoria nelle aree boscate percorse da incendi, divieto previsto per la durata di dieci anni dall’incendio.

A seguito di un controllo è stato deferito all’autorità Giudiziaria un cacciatore, S.A. di anni 50, proveniente da fuori regione precisamente da Taurianova (RC), trovato in possesso di un esemplare di Tortora dal Collare, specie non cacciabile, appena abbattuta con arma da fuoco. Contestualmente, gli agenti, procedevano al sequestro dell’esemplare e dell’arma, un fucile sovrapposto calibro 12, con il relativo munizionamento.

Il bilancio della giornata si è concluso con 45 persone e 7 automezzi controllati, che, escluso l’episodio del cacciatore reggino, può essere considerato soddisfacente visto che non sono state riscontrate condotte irregolari.

L’altra denuncia è scattata per violazione alla normativa urbanistico-edilizia; a cadere nei controlli della forestale, nei giorni scorsi, un 39enne di San Mauro Marchesato (Kr).

Il personale della stazione forestale di Crotone lo ha denunciato, in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Crotone, per aver realizzato un invaso per la raccolta delle acque piovane in assenza di autorizzazioni, modificando permanentemente lo stato originale dei luoghi.

Gli agenti hanno accertato che C. P., in un proprio terreno agricolo, posto in località “Cropaia” del comune di San Mauro Marchesato, senza alcuna autorizzazione, aveva movimentato il terreno creando in un impluvio una sorta di diga, per una lunghezza di circa 50 metri, al fine di disporre di un bacino di raccolta delle acque piovane.

La creazione di questa barriera naturale, oltre a deviare il regolare deflusso delle acque piovane, creava una grave condizione di pericolo per i terreni posti a valle dell’ invaso, determinato dalla possibile tracimazione delle acque raccolte in caso di abbondanti piogge.


mercoledì 18 settembre 2013

Cosenza – Cinque cacciatori a caccia illegale

GEAPRESS – Continua l’attività del Nucleo ittico venatorio della Polizia Provinciale di Cosenza, a tutela del patrimonio faunistico. In occasione dell’apertura della stagione venatoria il Comandante del Corpo, dott. Giuseppe Colaiacovo, ha infatti predisposto un accurato piano di controllo del territorio che ha visto impegnate 11 pattuglie per un totale di 22 uomini. In tal maniera, riporta il comunicato della Polizia Provinciale, è stato garantito per l’intera giornata del 15 settembre, il tranquillo svolgimento dell’attività venatoria.

Numerosi cacciatori si sono riversati nelle campagne del territorio della provincia a caccia di quaglie, tortore e di altre specie cacciabili previste dal calendario venatorio regionale. L’attività posta in essere dagli Agenti del Nucleo Ittico Venatorio ha consentito di prevenire e reprimere alcuni comportamenti illeciti perpetrati a danno della fauna selvatica.

In particolare gli agenti hanno colto in flagranza di reato cinque cacciatori che, in località Silo Di Marano Principato, esercitavano l’attività venatoria alle quaglie con l’ausilio di un richiamo acustico del tipo vietato. Il congegno era stato posto in un appezzamento di terreno, dove ha funzionato per tutta la notte riproducendo il canto della quaglia, cosi da attirare gli uccelli di passo che sarebbero stati oggetto di caccia il mattino seguente. L’intervento degli uomini della Polizia Provinciale ha così evitato il possibile abbattimento di numerose quaglie.

I cinque cacciatori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cosenza. Si tratta persone residenti nella stessa provincia ed il reato loro contestato è quello di esercizio venatorio con mezzi non consentiti. Posti sotto sequestro cinque fucili da caccia, le munizioni ed il richiamo acustico elettromagnetico.

Il bilancio della giornata si è concluso con circa 80 controlli effettuati e la contestazione di due verbali per illecito amministrativo. Particolare attenzione è posta dalla Polizia Provinciale di Cosenza nella vigilanza e controllo del territorio finalizzato alla tutela del già esiguo patrimonio faunistico.

E’ da ricordare le operazioni antibracconaggio portate a termine appena alcuni giorni addietro, in occasione della preapertura della stagione venatoria, che hanno visto il deferimento all’Autorità Giudiziaria di tre persone ed il sequestro di tre fucili, munizioni, di un richiamo acustico, e di numerosi esemplari di avifauna abbattuta nei cui confronti la caccia non è consentita (vedi articolo GeaPress ).

martedì 17 settembre 2013

Genova. Pallino da caccia colpisce operaio

Interviene polizia, uomo ferito a 3 cm dall'occhio

(ANSA) - BAVARI (GENOVA), 16 SET - Un operaio che stava lavorando su un ponteggio è stato colpito da un pallino da caccia che l'ha ferito a 3 cm da un occhio. E' successo poco fa a Bavari nell'entroterra genovese. Sul posto si sono recati un'ambulanza e la polizia per gli accertamenti. L'uomo è stato ricoverato in codice giallo.

Brindisi. Prima giornata di caccia con ferito: spara alla lepre, ma centra l'amico

BRINDISI – Primo giorno della nuova stagione della caccia con un ferito nel Brindisino. Si tratta di un cacciatore di 60 anni, L.G., impallinato dall’amico nel corso di una battuta congiunta nelle campagne nei pressi della zona industriale del capoluogo, non molto distante dall’area protetta del Parco regionale delle Saline di Punta della Contessa. Il ferito fortunatamente non è grave, ma è stato per ore sul lettino operatorio del pronto soccorso dell’ospedale Perrino, dove gli sono state rimosse decine di pallini che lo avevano raggiunto in varie parti del corpo, prevalentemente agli arti inferiori.

L.G. è stato raggiunto dal piombo di uno dei colpi esplosi dal compagno di caccia quando la rosata era già aperta e i pallini non avevano più una grande forza di penetrazione. Gli è andata bene, perchè era esattamente sulla linea di tiro tra l’amico e una lepre. E’ stato l’altro cacciatore a preoccuparsi immediatamente delle condizioni del ferito, trasportandolo poi in ospedale in auto.

Sembra che le licenze di caccia e le armi di entrambi i protagonisti dell’incidente siano in regola, e che la zona dove è avvenuto il fatto sia aperta alla caccia. Tuttavia, la pratica sarà passata alla Sezione volanti della questura per eventuali ulteriori accertamenti sull’accaduto, il cui attuale resoconto si basa sulle dichiarazioni del ferito e del feritore. I fucili sono a disposizione della polizia, comunque.

I due, entrambi brindisini, erano a caccia di lepri, proprie quelle che superano i confini dell’area protetta per andarsi a nutrire dei prodotti agricoli delle campagne tra Brindisi e Cerano. In periodo di apertura della caccia però rischiano grosso: semiautomatici e doppiette sono in agguato. Questa volta però è stato un cacciatore a trovarsi ad un pelo dalla tragedia.