domenica 3 marzo 2013

VENETO: VERSO IL RIMBORSO AI PROPRIETARI TERRIERI PER L’USO DEL TERRENO PER LA CACCIA

Importante presa di posizione della Regione Veneto, che con una nota a firma del dirigente Dr. Mario Richieri, emanata il 28 di dicembre 2012, risponde positivamente alle richieste di rimborso di alcuni agricoltori vicentini. In sintesi, il dirigente Richieri scrive che verranno istruite le pratiche di richiesta, che riguarderanno il periodo utile del piano faunistico venatorio attuale (approvato a gennaio 2007 ora prorogato a settembre 2013) e che verranno riconosciuti i contributi secondo le determinazioni che verranno assunte dalla giunta, ai sensi dell’articolo 15 comma 2 della legge 157/92.
In pratica, la Regione Veneto, sentito l’ufficio legale, ha preso atto che non può fare altro che rispettare la legge, e, conseguentemente, pagare quanto dovuto per la servitù a cui sono stati obbligati i proprietari dei fondi. Il coordinamento Protezionista Vicentino su iniziativa della LAC ha lanciato questa importantissima campagna di rispetto della legalità, nella quale si tutelano tutti gli agricoltori.
Ma non solo, anche qualsiasi proprietario di fondi che in qualche modo vengono utilizzati per la caccia potrà rivendicare il diritto al rimborso, grazie a quanto stabilito dall’art. 15 della legge nazionale n. 157 del 1992 sulla disciplina della caccia: è “dovuto ai proprietari o conduttori un contributo da determinarsi a cura dell’amministrazione regionale in relazione all’estensione, alle condizioni agronomiche, alle misure dirette alla tutela e alla valorizzazione dell’ambiente”; una spesa a cui si deve far fronte con la tassa di concessione venatoria regionale.
Nella missiva regionale si dichiara inoltre che ai proprietari verrà rimborsato quanto dovuto per l’utilizzo del fondo rientrante nell’ultimo piano faunistico venatorio. Il piano è stato istituito nel 2007, per cui la regione intende pagare solo gli ultimi sei anni di servitù, cosa che sarà impugnata dai legali del Coordinamento con il sistema della “class-action” in quanto ritenuta illegittima dai richiedenti, ovvero, ai conduttori o proprietari dei fondi vanno riconosciuti tutti i contributi compresi gli arretrati e gli interessi legali, in quanto la legge è stata emanata nel 1992. 
Ora, assodato che l'ultima proroga al piano faunistico scade a settembre 2013, per non dare un primo alibi alla regione, diventa indispensabile che tutte le persone che ne hanno titolo inviino alla regione Veneto o ad altra regione di appartenenza la richiesta di rimborso (Coordinamento Protezionista Vicentino, 28 febbraio).

Fonte: notiziario LAC del 28 febbraio 2013

Qui si trovano i moduli per ottenere il rimborso:

http://www.faunalibera.it/index.php?id=rimborso

3 commenti:

  1. Ciao. Potresti mettere il link diretto al sito del cpv? Così le persone interessate toveranno più facilmente la modulistica necessaria

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  2. Qui si trovano i moduli per ottenere il rimborso:

    http://www.faunalibera.it/index.php?id=rimborso

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