Un atto «stupido e crudele». Così il ministro del Turismo Brambilla aveva definito la caccia, suscitando la reazione degli appassionati del settore, che l’avevano denunciata per danno di immagine. Ora però il giudice dà ragione al Ministro. È stata infatti sconfitta in tribunale «Caccia, ambiente-Partito dei Cacciatori», l’associazione che, qualche mese fa, aveva fatto causa al Ministro. In particolare, erano state contestate alcune affermazioni in cui il ministro definiva la caccia come una «pratica barbara», che «non solo fa male agli animali ma causa anche grave danno all’ambiente». Ma il tribunale di Salerno ha deciso l’improponibilità della causa nei confronti del Ministro, di cui è ricordato il costante impegno a tutela degli animali. La «manifesta infondatezza» della richiesta di risarcimento avanzata dall’associazione ha indotto il tribunale a condannare i querelanti al rimborso delle spese legali (2.500 euro) al ministro Brambilla.
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