Comunicato del 22 ottobre 2010
Incidente mortale di caccia nel Bellunese: in Veneto è il secondo della stagione.
Zanoni (LAC del Veneto): “Montagne e campagne venete sempre piu’ a rischio”.
Mercoledi’ 20 ottobre 2010, un cacciatore di 50 anni è stato ucciso dal compagno di caccia dopo aver sparato una fucilata con una potente arma a canna rigata per la caccia ai camosci, la vittima è Renzo Alfare’ Lovo, residente a Complico Superiore (BL).
Incidenti del genere purtroppo risultano sin troppo frequenti, solo nella recente stagione di caccia 2008/2009 in Italia si sono verificati ben 96 incidenti di caccia con 65 feriti e ben 31 morti, tra i quali un cercatore di funghi (la lista completa e dettagliata dei morti e feriti è consultabile sul sito della LAC www.abolizionecaccia.it).
Quest’anno, a partire dai primi di settembre, invece il bollettino è di 12 cacciatori morti, 12 cacciatori feriti e 7 civili feriti (CF. www.abolizionecaccia.it); tra gli incidenti mortali ne troviamo uno in Veneto a Sant’ambrogio di Valpolicella (VR) dove il tre ottobre scorso un cacciatore uccise il suo compagno di caccia.
“Le attuali leggi sulla caccia sono ormai inadeguate e sorpassate per una società moderna come la nostra – ha commentato Andrea Zanoni presidente della LAC Veneto – bisognerebbe bloccare subito la caccia e far rifare seri esami periodici a tutti i cacciatori, poi bisognerebbe vietare la caccia in condizioni meteo sfavorevoli con pioggia o nevischio come quelle della scena dell’incidente.
Purtroppo le attuali normative venatorie, soprattutto quelle della regione Veneto ed in particolare quelle di Belluno, sono tra le più permissive d’Italia.
Una delle disposizioni più deleterie viene proprio dalla provincia di Belluno dove si potrà sparare anche in primavera con le montagne che pullulano di turisti.
Questo incidente dimostra ancora una volta quanto sia rischiosa la caccia e quanto grave e scellerato sia stato il via libera, dato dalla provincia di Belluno, alla caccia primaverile agli ungulati, effettuata con armi potenti ed a lunghissima gittata.”
LAC Lega Abolizione Caccia - Sezione del Veneto - Via Cadore 15/C int. 1 31100 Treviso - Info: 3479385856 - www.lacveneto.it
Incidente mortale di caccia nel Bellunese: in Veneto è il secondo della stagione.
Zanoni (LAC del Veneto): “Montagne e campagne venete sempre piu’ a rischio”.
Mercoledi’ 20 ottobre 2010, un cacciatore di 50 anni è stato ucciso dal compagno di caccia dopo aver sparato una fucilata con una potente arma a canna rigata per la caccia ai camosci, la vittima è Renzo Alfare’ Lovo, residente a Complico Superiore (BL).
Incidenti del genere purtroppo risultano sin troppo frequenti, solo nella recente stagione di caccia 2008/2009 in Italia si sono verificati ben 96 incidenti di caccia con 65 feriti e ben 31 morti, tra i quali un cercatore di funghi (la lista completa e dettagliata dei morti e feriti è consultabile sul sito della LAC www.abolizionecaccia.it).
Quest’anno, a partire dai primi di settembre, invece il bollettino è di 12 cacciatori morti, 12 cacciatori feriti e 7 civili feriti (CF. www.abolizionecaccia.it); tra gli incidenti mortali ne troviamo uno in Veneto a Sant’ambrogio di Valpolicella (VR) dove il tre ottobre scorso un cacciatore uccise il suo compagno di caccia.
“Le attuali leggi sulla caccia sono ormai inadeguate e sorpassate per una società moderna come la nostra – ha commentato Andrea Zanoni presidente della LAC Veneto – bisognerebbe bloccare subito la caccia e far rifare seri esami periodici a tutti i cacciatori, poi bisognerebbe vietare la caccia in condizioni meteo sfavorevoli con pioggia o nevischio come quelle della scena dell’incidente.
Purtroppo le attuali normative venatorie, soprattutto quelle della regione Veneto ed in particolare quelle di Belluno, sono tra le più permissive d’Italia.
Una delle disposizioni più deleterie viene proprio dalla provincia di Belluno dove si potrà sparare anche in primavera con le montagne che pullulano di turisti.
Questo incidente dimostra ancora una volta quanto sia rischiosa la caccia e quanto grave e scellerato sia stato il via libera, dato dalla provincia di Belluno, alla caccia primaverile agli ungulati, effettuata con armi potenti ed a lunghissima gittata.”
LAC Lega Abolizione Caccia - Sezione del Veneto - Via Cadore 15/C int. 1 31100 Treviso - Info: 3479385856 - www.lacveneto.it
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