Lunedì 04 Ottobre 2010 17:54
VERBANIA - L'episodio ieri a Nocco di Gignese. Cacciatore milanese di autodenuncia. Errore anche in Valle Vigezzo, uccise femmine di gallo forcello
Un cacciatore milanese ieri a Nocco di Gignese ha sparato a un pony nero uccidendolo, l'aveva scambiato per un grosso cinghiale. Il cavallino era all’interno di un recinto la cui staccionata appariva nascosta dal fogliame alla vista del cacciatore, proveniente da una zona boschiva. l'uomo si è autodenunciato. Al momento, nei suoi confronti, la Polizia Provinciale ha elevato una sanzione amministrativa per non aver osservato le distanze previste dalla legge sulla caccia.
Si sono autodenunciati alla Polizia Provinciale anche due cacciatori che ieri in Valle Vigezzo hanno ucciso due esemplari di gallo forcello femmina, mentre la legge consente la caccia solo per i maschi.
Nella giornata di ieri (3 ottobre) ha infatti preso avvio la stagione venatoria alla tipica fauna alpina (gallo forcello o fagiano di monte, coturnici, pernici bianche e lepri variabili) così come previsto dal calendario venatorio secondo il piano numerico di prelievo stabilito dalla Regione a fronte dei censimenti relativi alla consistenza faunistica delle singole specie.
In particolare per il gallo forcello risultano prelevabili solo gli esemplari maschi.
Scelta biologica consolidata da anni, finalizzata alla conservazione della specie. I cacciatori in questione, forse tratti in inganno dalla nebbia, hanno sparato ai due uccelli involati convinti fossero due maschi, che si differenziano dalle femmine per avere piumaggio nero con penne sottostanti le ali di colore bianco (mentre le femmine sono grigie). La distinzione avviene anche grazie alla differente rumorosità prodotta con l’involo che il cacciatore esperto dovrebbe saper distinguere.
Da Lunedì 04 Ottobre 2010 17:54
VERBANIA - L'episodio ieri a Nocco di Gignese. Cacciatore milanese di autodenuncia. Errore anche in Valle Vigezzo, uccise femmine di gallo forcello
Un cacciatore milanese ieri a Nocco di Gignese ha sparato a un pony nero uccidendolo, l'aveva scambiato per un grosso cinghiale. Il cavallino era all’interno di un recinto la cui staccionata appariva nascosta dal fogliame alla vista del cacciatore, proveniente da una zona boschiva. l'uomo si è autodenunciato. Al momento, nei suoi confronti, la Polizia Provinciale ha elevato una sanzione amministrativa per non aver osservato le distanze previste dalla legge sulla caccia.
Si sono autodenunciati alla Polizia Provinciale anche due cacciatori che ieri in Valle Vigezzo hanno ucciso due esemplari di gallo forcello femmina, mentre la legge consente la caccia solo per i maschi.
Nella giornata di ieri (3 ottobre) ha infatti preso avvio la stagione venatoria alla tipica fauna alpina (gallo forcello o fagiano di monte, coturnici, pernici bianche e lepri variabili) così come previsto dal calendario venatorio secondo il piano numerico di prelievo stabilito dalla Regione a fronte dei censimenti relativi alla consistenza faunistica delle singole specie.
In particolare per il gallo forcello risultano prelevabili solo gli esemplari maschi.
Scelta biologica consolidata da anni, finalizzata alla conservazione della specie. I cacciatori in questione, forse tratti in inganno dalla nebbia, hanno sparato ai due uccelli involati convinti fossero due maschi, che si differenziano dalle femmine per avere piumaggio nero con penne sottostanti le ali di colore bianco (mentre le femmine sono grigie). La distinzione avviene anche grazie alla differente rumorosità prodotta con l’involo che il cacciatore esperto dovrebbe saper distinguere.
Da "Verbanianews.it"
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