Con ricorso del 2009 le associazioni Legambiente (Comitato regionale siciliano), LAV ed ENPA, difese dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice, ricorrevano al TAR contro il Presidente della Regione siciliana per ottenere l'annullamento del calendario venatorio 2009/2010 del 15 aprile 2009 e del piano regionale faunistico-venatorio 2006-2011 del 21 luglio 2006. Con successivo ricorso le associazioni stesse impugnavano anche il decreto assessorile del 31 agosto 2009 emanato in asserita esecuzione delle ordinanze cautelari emesse dal TAR, ed il decreto del 7 luglio 2009 con cui veniva riaperta la caccia nei Pantani della Sicilia sudorientale e nel Lago Trinità. Con sentenza n. 546 del 31 gennaio 2011, depositata in segreteria il 23 marzo 2011, il TAR della Sicilia, sezione prima, ha riconosciuto che la preapertura della caccia a coniglio selvatico, tortora, merlo e colombaccio non è stata adeguatamente motivata, che sia il calendario venatorio che il piano faunistico venatorio non sono stati sottoposti a valutazione d'incidenza, e che l'apertura della caccia nei Pantani della Sicilia sudorientale e nel Lago Trinità è in contrasto con il parere dell'ISPRA. Pertanto il TAR ha annullato i provvedimenti impugnati ed ha condannato in solido le amministrazioni resistenti ed i numerosi controinteressati e terzi intervenuti in giudizio a rifondere alle associazioni ricorrenti le spese di lite, che ha liquidato in € 5.000,00 per ciascuna delle tre associazioni. Fonte: LAC newsletter del 29 marzo 2011
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