venerdì 4 febbraio 2011

Vicenza. Cacciatore fredda un bellissimo pastore australiano

A Villaga (VI) un cacciatore fredda con un colpo al collo un giovane Pastore Australiano di due anni gettando nella disperazione il suo padroncino di dodici anni.

LAC ed ENPA si costituiranno parte civile contro il cacciatore. Zanoni (LAC): “Ci sono leggi inadeguate e poco severe”.


Nella provincia di Vicenza non si fermano i tristi episodi di uccisione a fucilate dei più fedeli amici dell’uomo, dopo il caso di Pupo, un maestoso Pastore del Caucaso freddato a Montebello vicentino da un cacciatore di selezione e dopo il caso di Rocco, un segugio freddato da quattro diversi fucili a Valdagno, ora è toccato a Otello un giovane e bellissimo Pastore Australiano (un Australian Sheperd) di soli due anni, freddato da un cacciatore a Villaga, un piccolo comune della provincia di Vicenza.

Il mese scorso Otello (Cf. fotografie in allegato), dopo essersi allontanato dal recinto del giardino di una casa di Villaga per una breve escursione, non aveva più fatto rientro.

I proprietari, padre e figlio, lo cercarono per tutta la notte andando per campi e boschi, nel comuni di Villaga e nei vicini comuni di Sossano e Barbarano Vicentino, fino alle quattro del mattino senza però trovare traccia del giovane Otello.

Due giorni dopo sono stati contattati dai Carabinieri della vicina Stazione di Barbarano Vicentino i quali avevano ritrovato il loro amato beniamino, freddato da un cacciatore con un colpo di fucile sparato da pochi metri direttamente al collo.

Lo sparo esploso a pochi metri conferma che Otello si era evidentemente avvicinato al cacciatore scodinzolando per fargli le feste, come era abituato a fare sempre anche con gli estranei.

Il tutto è accaduto a circa 150 metri da dove Otello si era allontanato il giorno prima, nei pressi dell’abitazione del cacciatore poi identificato dai Carabinieri.

Questa notizia ha portato nella disperazione un’intera famiglia e soprattutto il suo padroncino di dodici anni che aveva cresciuto Otello dall’età di tre mesi, il quale era entrato a pieno titolo a far parte della famiglia.

Otello è stato portato presso il servizio veterinario dell’ASL di Noventa Vicentina dove è stato accertato che l’uccisione è avvenuta a causa di una fucilata esplosa da distanza ravvicinata spappolandogli il collo.

“Otello era un cane buonissimo, un pezzo di pane” – ha commentato il signor Marco Derugna proprietario di Otello, che ha aggiunto - “Era un cane speciale, faceva le feste a tutti e ti leccava le mani per manifestarti la sua amicizia. Mio figlio di dodici anni era legatissimo a questo cane e ancora oggi a distanza di qualche settimana continua a piangere pensando alla perdita del suo beniamino.”

“Sono stanco di queste notizie che arrivano dalla provincia di Vicenza, sono troppi questi casi di violenza gratuita contro i nostri amici a quattro zampe – ha commentato Andrea Zanoni presidente della LAC del Veneto – LAC ed ENPA si costituiranno parte civile nel processo contro questo cacciatore chiedendo il massimo della pena, ma ciò non potrà restituire Otello al suo padroncino.

Ci vorrebbero leggi piu’ severe, ci vorrebbe la revoca permanente della licenza di caccia come avviene nei paesi civili, qui purtroppo non accade tant’è che ci risulta che il cacciatore di Montebello Vicentino che a dicembre ha freddato Pupo, un maestoso Pastore del Caucaso, continua ad andarsene a caccia indisturbato.”

Fonte: comunicato stampa LAC del 03 febbraio 2011

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