domenica 8 febbraio 2015

Brindisi. Cacciatori aggrediscono i rappresentanti del WWF e della Lepa. I volontari si rifugiano in un'auto, presa a calci e pugni


Il Tar ordina stop a cattura delle lepri, animalisti aggrediti da agricoltori e cacciatori

Nei campi del Brindisino era tutto pronto, poi l'altolà. I volontari si rifugiano in un'auto, presa a calci e pugni

i cacciatori brindisini (ph. brindisireport.it)
BRINDISI - Il Tar di Lecce ordina lo stop alla cattura delle lepri e sui campi del Brinidsino si scatena la rissa tra agricoltori, cacciatori e animalisti. Il Tar di Lecce ha accolto ieri sera d'urgenza un ricorso degli animalisti della Lepa e ha concesso la sospensiva di un decreto del presidente della Regione Puglia che il 3 febbraio autorizzava la cattura con le reti di 110 lepri nel parco naturale delle Saline di Punta della Contessa. Stamani i proprietari di campi in zona, che da anni lamentano i danni provocati dagli animali, hanno dato vita ad una protesta insieme con un gruppo di cacciatori ( che avevano già iniziato la cattura degli animali, così come previsto da un decreto presidenziale della Regione firmato dalla vicepresidente della giunta, Angela Barbanente. I cacciatori, in particolare, stavano procedendo alla cattura di una parte - non più del 30 per cento - della popolazione di lepri che vive e si riproduce in quella zona in cui, trattandosi di un parco regionale, è vietata la caccia.

La situazione però è degenerata quando sul posto sono arrivati i volontari della Lepa, che ha al suo attivo numerosi ricorsi vinti al Tar per impedire qualsiasi intervento di contenimento della presenza di lepri in quell'area. Due volontari - questa la denuncia dell'associazione - sarebbero stati aggrediti e costretti a barricarsi nella loro auto, poi presa a calci e pugni durante le proteste. Le persone aggredite sarebbero, a quanto riferisce la Lepa, un rappresentante del Wwf, che è anche componente della Commissione tecnica faunistica della Provincia di Brindisi, e un volontario della Lega protezione animali. "Motivo di tale violenta inciviltà - sostiene la Lepa in una nota - è stata la notifica, da parte delle forze dell'ordine, del nuovo decreto di sospensione di cattura della lepre europea, emesso dal Tar di Lecce. Il provvedimento è contestato dalle citate associazioni ambientaliste anche perché avviene sempre nel periodo riproduttivo della specie, con presenza di femmine gravide. Ci sono soluzioni a norma di legge, come l'attuazione di metodi ecologici quali la recinzione dei terreni agricoli interessati, per la quale sono stati stanziati 465.000 euro concessi dalla Regione Puglia ed erogati dalla Provincia di Brindisi al Comune di Brindisi".

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