MORTARA. Il cacciatore inciampa, e parte un colpo dal fucile che ferisce l’amico: Simone Angelo Carruso, 39 anni, di Milano è ricoverato da ieri in prognosi riservata al policlinico San Matteo di Pavia, con gravi lesioni al braccio e alla spalla destra. Non è comunque in pericolo di vita.
L’incidente di caccia è avvenuto ieri mattina poco dopo le 9. I due cacciatori, in trasferta dal Milanese, stavano percorrendo a piedi via Vecchia per Gambolò. Sul posto sono poi arrivati i carabinieri della stazione di Mortara: da una prima ricostruzione dei fatti, i due amici camminavano in fila indiana, quando il secondo – un 66enne di Novate Milanese – ha inciampato e per non cadere si è appoggiato al fucile. E’ partita un rosata di pallini dall’arma calibro 12 che hanno colpito alla spalla l’altro cacciatore, che lo precedeva in fila indiana.
Il 39enne ha perso l’equilibrio ed è caduto in un fossato vuoto di acqua, ma comunque fangoso, dato che l’altra sera ha piovuto a lungo. Per recuperare il ferito e consentire all’ambulanza di arrivare sul luogo dell’incidente – la strada sterrata era altrettanto fangosa e piena di pozzanghere, l’ambulanza rischiava di impantanarsi – è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco: sul posto una squadra del distaccamento di Mortara. Simone Carrruso è stato soccorso e poi ricoverato al policlinico di Pavia. «Gli incidenti di caccia come questo purtroppo capitano non di rado – dice Gaetano Lacerenza, presidente regionale Confavi, una delle associazioni dei cacciatori – quando si va a caccia si dovrebbero rispettare le regole di sicurezza. Una è proprio mettere la “sicura” al fucile finchè non lo si deve usare. Questo soprattutto quando si cammina in fila indiano, o si percorrono tratti accidentati o in salita, dove è facile cadere. Ci si deve ricordare che la caccia è uno sport che si pratica utilizzando un’arma da fuoco». Va detto però che la sicura può non bastare se cade male il fucile, per evitare casi come quello di ieri il fucile va scaricato se è un semiautomatico o aperto se è un sovrapposto o una doppietta. «Per ottenere il porto d’armi uso caccia si deve frequentare un corso – ricorda Lacerenza -. Per il primo anno dopo la concessione della licenza si può andare a caccia solo accompagnati da un altro cacciatore».
In provincia di Pavia la stagione si è aperta a fine settembre. Sono potenzialmente in attività settemila doppiette, di cui oltre 2mila in Lomellina, considerando anche i cacciatori residenti fuori provincia ma comunque iscritti agli ambiti locali.
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