Un tragico incidente provocato da un colpo partito dal fucile di uno degli amici con cui era uscito in mattinata per una battuta di caccia al cinghiale. E' morto così Franco Pasquini, 55 anni di Treglio, sindacalista della Faisa Cisal e dipendente della Sangritana, dove lavorava negli uffici del deposito dei pullman nella zona industriale di Lanciano. Il dramma si è consumato intorno all'ora di pranzo, in un bosco che si trova nella vallata tra contrada Torre Sansone di Lanciano e Sant'Apollinare. Pasquini, cacciatore esperto, era insieme a un gruppo di cacciatori. Le cause sono ancora in corso di accertamento da parte dei carabinieri. Sembra che uno dei compagni abbia sentito un rumore provenire dalla vegetazione. Non è chiaro se, a quel punto, abbia sparato intenzionalmente, convinto di colpire un cinghiale, o se il proiettile sia partito accidentalmente. Il colpo ha colpito Franco Pasquini in pieno, uccidendolo. La Procura ha aperto un'inchiesta sulla sua morte, indagando un 70enne di Lanciano per l'ipotesi di reato di omicidio colposo. La salma, dopo la ricognizione cadaverica esterna, è stata trasferita all'obitorio dell'ospedale Renzetti. Non è stato ancora deciso se sarà eseguita l'autopsia. Franco Pasquini, lascia la moglie e 3 figli, Luca, Fabio e Dario.
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