ISOLA DEL GIGLIO. L’uomo che salvò i naufraghi nella lunga notte del naufragio Concordia, Mario Pellegrini, il vicesindaco dell'isola del Giglio, è inciampato in una “trappola” ed è stato denunciato dal Corpo Forestale dello Stato. Due giorni fa avrebbe posizionato (secondo la Forestale) alcuni richiami acustici illegali durante una battuta di caccia al tordo nei boschi dell’isola. L’accusa è di bracconaggio, anche se lui smentisce categoricamente: «È vero, sono stato denunciato, ma quei richiami non erano miei».
La notizia ieri ha rapidamente fatto il giro dell’isola, dove Pellegrini è naturalmente molto conosciuto e non solo come amministratore o imprenditore, ma anche come presidente di Federcaccia. Il giorno dopo iol fatto (cioè ieri) la notizia è stata ripresa in un sito internet ambientalista, Greenreport, in bella mostra nella home page, col titolo: “Caccia illegale all’isola del Giglio, l’assessore beccato dalla Forestale”. Il sito spara a zero sul sindaco e la sua giunta a proposito delle loro politiche ambientaliste. Tempo fa, per dirne una (come riporta il sito), «il sindaco dell’isola del Giglio Sergio Ortelli si scagliò contro alcune associazioni ambientaliste e animaliste che organizzarono campi antibracconaggio nell’isola, colpevoli - a suo dire - di aver dato un’immagine sbagliata del suo Comune e dell’intera comunità gigliese pubblicando foto che mostravano uccelli e conigli selvatici uccisi dopo essere finiti nelle “schiacce”, le trappole fatte con una pietra in bilico su un bastoncino, tagliole e lacci». Secondo lui, prosegue il sito, «non si poteva scambiare la tradizione con il bracconaggio...». Una polemica che ha tenuto banco piuttosto a lungo, quella tra animalisti e amministratori gigliesi, e che è stata rinvigorita ieri dall’ultima notizia di cronaca: la denuncia per bracconaggio del vicesindaco stesso; il quale in effetti ammette di essere stato denunciato (e il suo fucile sequestrato) ma dà anche la sua versione dei fatti. Due giorni fa alle 7,30 - dice - «ero andato a caccia al tordo con un amico medico. E stavo provando il suo fucile perché ero intenzionato a comprarlo. A un certo punto sono sbucati gli uomini della Forestale, che mi hanno contestato la presenza di alcuni apparecchi acustici non autorizzati: richiami che io avrei usato illegalmente», ma la cui proprietà lui smentisce categoricamente: «erano in terra a 20 metri da me, non erano miei». È scattato il verbale: la denuncia che lui però contesterà. La Forestale ha pure sequestrato il fucile. «Sono già andato dall’avvocato», dice lui, sostenendo di essere finito in una trappola politica: più volte ho sostenuto pubblicamente che al Giglio mancano i soldi per i servizi essenziali, per esempio per l’Asl e per curare i bambini, mentre per altre cose, per esempio per la Forestale, si spende troppo... A questo punto smentisco e mi affido al legale: ho fiducia nella giustizia».
Nessun commento:
Posta un commento