VITERBO – Aveva già imbracciato il suo fucile da caccia e stava per premere il grilletto. Prima che riuscisse a mettere in atto l’estremo gesto, però, sono arrivati sul posto gli agenti della questura che, ricevuta la segnalazione alla sala operativa, sono riusciti a bloccarlo.
Tutto ha avuto inizio alle 15 di ieri (11 settembre), quando gli agenti della volante e dell’ufficio prevenzione della questura, dopo l’allarme lanciato dai familiari, si sono recati poco fuori il centro abitato di Viterbo, lungo la Cassia.
L’uomo, che di recente si è separato dalla moglie, è stato trovato dentro il garage di sua proprietà con un fucile in mano e altri cinque accanto. Vista la pericolosità, dopo aver indossato i giubbotti antiproiettili e messo in sicurezza la zona, gli agenti hanno cercato di convincere l’uomo a consegnare l’arma e a uscire fuori.
Tutti i tentativi, però, sono andati vani, fino a quando sul posto è arrivato il vicequestore e capo della squadra mobile, Fabio Zampaglione. Con l’ausilio di una scala è riuscito a raggiungere una feritoia del locale dove il 50enne si era barricato e a dialogare con lui. Dopo una lunga opera di dissuasione è riuscito a convincere l’uomo a lasciare le armi e a uscire fuori.
Tutte le armi in suo possesso e la licenza di caccia sono state sequestrate. L'uomo è stato riaccompagnato a casa.
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