GEAPRESS – Continua l’attività del Nucleo ittico venatorio della Polizia Provinciale di Cosenza, a tutela del patrimonio faunistico. In occasione dell’apertura della stagione venatoria il Comandante del Corpo, dott. Giuseppe Colaiacovo, ha infatti predisposto un accurato piano di controllo del territorio che ha visto impegnate 11 pattuglie per un totale di 22 uomini. In tal maniera, riporta il comunicato della Polizia Provinciale, è stato garantito per l’intera giornata del 15 settembre, il tranquillo svolgimento dell’attività venatoria.
Numerosi cacciatori si sono riversati nelle campagne del territorio della provincia a caccia di quaglie, tortore e di altre specie cacciabili previste dal calendario venatorio regionale. L’attività posta in essere dagli Agenti del Nucleo Ittico Venatorio ha consentito di prevenire e reprimere alcuni comportamenti illeciti perpetrati a danno della fauna selvatica.
In particolare gli agenti hanno colto in flagranza di reato cinque cacciatori che, in località Silo Di Marano Principato, esercitavano l’attività venatoria alle quaglie con l’ausilio di un richiamo acustico del tipo vietato. Il congegno era stato posto in un appezzamento di terreno, dove ha funzionato per tutta la notte riproducendo il canto della quaglia, cosi da attirare gli uccelli di passo che sarebbero stati oggetto di caccia il mattino seguente. L’intervento degli uomini della Polizia Provinciale ha così evitato il possibile abbattimento di numerose quaglie.
I cinque cacciatori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Cosenza. Si tratta persone residenti nella stessa provincia ed il reato loro contestato è quello di esercizio venatorio con mezzi non consentiti. Posti sotto sequestro cinque fucili da caccia, le munizioni ed il richiamo acustico elettromagnetico.
Il bilancio della giornata si è concluso con circa 80 controlli effettuati e la contestazione di due verbali per illecito amministrativo. Particolare attenzione è posta dalla Polizia Provinciale di Cosenza nella vigilanza e controllo del territorio finalizzato alla tutela del già esiguo patrimonio faunistico.
E’ da ricordare le operazioni antibracconaggio portate a termine appena alcuni giorni addietro, in occasione della preapertura della stagione venatoria, che hanno visto il deferimento all’Autorità Giudiziaria di tre persone ed il sequestro di tre fucili, munizioni, di un richiamo acustico, e di numerosi esemplari di avifauna abbattuta nei cui confronti la caccia non è consentita (vedi articolo GeaPress ).
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