BRINDISI – Primo giorno della nuova stagione della caccia con un ferito nel Brindisino. Si tratta di un cacciatore di 60 anni, L.G., impallinato dall’amico nel corso di una battuta congiunta nelle campagne nei pressi della zona industriale del capoluogo, non molto distante dall’area protetta del Parco regionale delle Saline di Punta della Contessa. Il ferito fortunatamente non è grave, ma è stato per ore sul lettino operatorio del pronto soccorso dell’ospedale Perrino, dove gli sono state rimosse decine di pallini che lo avevano raggiunto in varie parti del corpo, prevalentemente agli arti inferiori.
L.G. è stato raggiunto dal piombo di uno dei colpi esplosi dal compagno di caccia quando la rosata era già aperta e i pallini non avevano più una grande forza di penetrazione. Gli è andata bene, perchè era esattamente sulla linea di tiro tra l’amico e una lepre. E’ stato l’altro cacciatore a preoccuparsi immediatamente delle condizioni del ferito, trasportandolo poi in ospedale in auto.
Sembra che le licenze di caccia e le armi di entrambi i protagonisti dell’incidente siano in regola, e che la zona dove è avvenuto il fatto sia aperta alla caccia. Tuttavia, la pratica sarà passata alla Sezione volanti della questura per eventuali ulteriori accertamenti sull’accaduto, il cui attuale resoconto si basa sulle dichiarazioni del ferito e del feritore. I fucili sono a disposizione della polizia, comunque.
I due, entrambi brindisini, erano a caccia di lepri, proprie quelle che superano i confini dell’area protetta per andarsi a nutrire dei prodotti agricoli delle campagne tra Brindisi e Cerano. In periodo di apertura della caccia però rischiano grosso: semiautomatici e doppiette sono in agguato. Questa volta però è stato un cacciatore a trovarsi ad un pelo dalla tragedia.
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