16 ottobre 2012 – Comunicato stampa
TROPPI COLPI NELLE CARABINE DA CACCIA - LA L.A.C. SCRIVE ALLA UE SEGNALANDO L'INFRAZIONE ALLA NORMATIVA COMUNITARIA
La presidenza della Lega Abolizione Caccia ha inviato oggi un circostanziato esposto alla Commissione UE, affinché avvii contro l'Italia una procedura di infrazione alla Direttiva c.d. "Habitat" n. 43 del 1992; la Direttiva, che - tra l'altro- prevede alcune misure a tutela delle popolazioni di mammiferi selvatici, stabilisce che tutte le armi da caccia non possano utilizzare complessivamente più di tre colpi.
Disposizione che in Italia è rispettata parzialmente, cioè solo per i fucili con canna ad anima liscia, ma non per le carabine (armi con canna ad anima rigata più potenti e a maggior gittata, solitamente impiegate per la caccia agli ungulati).
Siccome la legge venatoria statale italiana 157/92 (come integrata dal D. Lgs. 204/2010) continua a tollerare l'uso di carabine anche semi-automatiche senza limitazioni di colpi, la LAC ha scritto alla Commissione UE segnalando che l'Italia viola la direttiva "Habitat" 92/43/CEE (allegato VI), oltre che la Convenzione di Berna (allegato IV) sulla protezione della vita selvatica in Europa , ratificata dall'Italia con Legge 503/81 , consentendo tramite l'art. 13 della legge n.157/92 l'uso di carabine (armi a caricamento singolo manuale o semiautomatiche a canna rigata) a più di tre colpi complessivi per la caccia ai mammiferi, quando invece la normativa UE e il suddetto trattato internazionale prevedono il limite complessivo di tre colpi.
Lega Abolizione Caccia
Ufficio Stampa
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