COMUNICATO STAMPA
CACCIA O GUERRA?
PRIMO MESE DI CACCIA: 11 MORTI – 24 FERITI
CAPORALE: “SI SPARA A CASO SENZA VERIFICARE LA PREDA”
In Italia gli incidenti di caccia sono sempre più frequenti: nel primo mese di attività venatoria (16 settembre – 15 ottobre) ci sono stati 11 morti e 24 feriti. Un vero bollettino di guerra e le vittime non sono solo i cacciatori che muoiono per incidenti dovuti all’uso maldestro delle armi o per cadute, affaticamenti ed infarti; c’è chi spara ad altri cacciatori, chi al figlio, chi al suocero e chi al cercatore di funghi, tutti scambiati per prede.
Dichiarazione di Walter Caporale, Presidente Associazione “Animalisti Italiani Onlus”:
“Questi incidenti rivelano che i cacciatori sparano senza verificare che la preda sia cacciabile: sparano perché qualcosa si muove. Un atteggiamento da veri incoscienti! Questo spiega perché vengono ritrovati lupi, orsi, falchi e altre specie protette o non cacciabili uccise da arma da fuoco.
Ogni cacciatore dovrebbe verificare che la preda sia cacciabile e nel dubbio astenersi dallo sparo: ciò non solo per evitare che le specie non cacciabili o addirittura protette confondibili con quelle cacciabili siano uccise invano, ma, a questo punto, anche per evitare che restino vittime altri cacciatori o gente comune.
Il legislatore non ha inserito questa norma della verifica della preda nelle leggi in materia venatoria perché è un’ovvietà; ma forse visto che i destinatari della norma sono i cacciatori occorre legiferare in tal senso e prevedere altresì che si eserciti la caccia solo se accompagnati da assistenti sociali e guardie venatorie”.
Roma, 16 ottobre 2012
Associazione "Animalisti Italiani Onlus"
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