martedì 16 settembre 2014

La Liguria “stoppa” i ricorsi. Attività venatoria garantita: approvata la legge “salvacaccia”

Liguria. Tempi duri per gli ambientalisti, almeno da Ventimiglia a La Spezia. La Liguria, infatti, è la prima Regione italiana ad aver approvato una legge che di fatto impedisce il blocco della caccia. I ricorsi degli oppositori, insomma, continueranno ad esserci, ma da quest’anno non produrranno più il fermo delle doppiette.

Questa mattina il Consiglio Regionale, due astenuti, tutti gli altri favorevoli, ha dato il via libera alla cosiddetta legge “salvacaccia”, presentata da Francesco Bruzzone, Lega Nord. La novità introduce “il principio in base al quale, in caso di mancanza o di sospensione dell’atto amministrativo con il quale viene annualmente emanato il calendario venatorio, la caccia prosegue senza interruzioni secondo i dettami delle leggi regionali e nazionali in materia”.

Siamo soddisfatti – ha commentato Bruzzone -. Se la magistratura amministrativa fornirà delle indicazioni la Regione le recepirà, però le sospensive del calendario venatorio non potranno più produrre la sospensione della caccia. Quindi in quei giorni in cui è sospeso il calendario venatorio la caccia non si fermerà e proseguirà secondo quanto previsto dalla legge nazionale e regionale”.

Abbiamo garantito la certezza del diritto: i cacciatori che hanno pagato quest’anno potranno andare a caccia senza rischio di interruzioni. La sospensiva – conclude Bruzzone – può essere chiesta, motivata, su alcuni punti. Se c’è una cosa che non va bene quella cosa viene sospesa e c’è un adeguamento ma non si può dire sospendo tutta la caccia perché c’è una virgola che non va bene. Non si può sospendere un’attività per cui i cittadini hanno pagato tasse statali e regionali anche molto salate acquisendo così un diritto che non si può toccare”.


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