Si teme per l'occhio. Le gengive, trapassate dai famigerati piccoli proiettili. Ottanta pallini, tutti dentro la testa
GEAPRESS – Centrato da un colpo di fucile da caccia tra Cassano delle Murge e Santeramo in Colle, in provincia di Bari. I fatti sono accaduti domenica pomeriggio intorno alle 18.00 e lo sfortunato protagonista è un cane pastore maremmano di circa tre anni di età.
A quanto pare il cane era riuscito ad allontanarsi da casa quando i suoi padroni hanno udito un colpo di fucile ed i guaiti del povero animale. Poco dopo il maremmano si è presentanto con la metà sinistra della testa grondante copiosamente sangue.
Immediati i soccorsi dell’Ambulatorio Veterinario “Amici a quattro zampe” di Acquaviva delle Fonti diretto dalla dott.ssa Flavia Saturno. Dal referto radiografico è stato così possibile potere visualizzare una ottantina di pallini di piombo. “L’ipotesi che al cane sia stato esploso un colpo di arma da fuoco da distanza ravvicinata – ha dichiarato la dott.ssa Saturno a GeaPress – potrebbe essere avvalorata dal fatto che i pallini sono molto concentrati e praticamente diffusi solo nella metà sinistra della testa”.
Il caso sarà ora affidato alle indagini dei Carabinieri, dove sembra che i padroni del cane siano intenzionati a formalizzare una denuncia.
Il pastore maremmano presenta seri problemi all’occhio sinistro. Sulla possibilità di un suo recupero la dott.ssa Saturno non si pronuncia. Le condizioni generali, però, non propendono per un rischio della vita. Parte dei pallini da caccia sono stati estratti nel corso dell’ intervento chirurgico, ma non pochi sono quelli inestraibili. Tra questi ci sono quelli che hanno raggiunto la scatola cranica la quale, per fortuna, non è stata perforata. Quella che appare malmessa e soprattutto la parte inferiore del lato sinistro della testa. Penosa la situazione della mandibola. Le gengive, ad esempio, appaiono perforate in più punti dal passaggio dei pallini di piombo.
Da oggi il cane ha iniziato a mangiare qualcosa. “Un fatto che ci fa ben sperare“, aggiunge la dott.ssa Saturno che nel corso della sua attività ha già dovuto soccorrere cani ridotti in queste condizioni. Un caso analogo è successo questa estate e poi, all’incirca un anno addietro, un altro cane centrato al petto. Per nessuno di loro si sono registrate sintomatologie collegate ad avvelenamento da piombo.
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